Numero 3 del 2011
Professione donna
Testi pagina 40
MITI E PAURE
QUANDO C'ERANO
LE STREGHE
di Tatiana Bertolini*
UN ARCHETIPO PRESENTE
IN QUASI TUTTE LE CULTURE
EUROPEE. LE DONNE ERANO CAPRI
ESPIATORI PER ESORCIZZARE
LE TENSIONI SOCIALI
e si volesse tracciare una storia della stregoneria nel
mondo occidentale, si dovrebbe spaziare nel tem—
po e nel territorio poiché la figura della stre-
ga è un archetipo presente in quasi tut-
tele culture europee, a diverse latitu—
dini e nelle più svariate situazioni.
Di fronte ad un fenomeno così diffuso un
tipo di ricerca può essere quello antropo—
logico. Risalire cioè alle radici del nostro
mondo e cercare un elemento che accomuni
popoli e tradizioni. Quello che troviamo è
il culto della Madre Terra: non è più un mi-
stero che all’origine la principale e più im-
portante divinità fosse femminile e rappre—
sentasse principalmente il concetto di maternità ,
ovvero il culto si basasse sul mistero della vita nel ci-
clo nascita e morte (non a caso in molte lingue antiche e
moderne questi due concetti sono al femminile). Secon-
do lo studioso Robert Graves, sostenitore di una fase prei-
storica matriarcale (cfr. I miti Greci ed. Longanesi, Mi—
lano 1954) anche Taveh all’origine sarebbe stata una di-
vinità femminile (cfr. I miti ebraici ed 1963). A seguito di
migrazioni di popoli provenenti da est, ma soprattutto a
seguito della scoperta che all’origine della fecondazione
di una donna non ci sono i fiumi o i venti ma l’atto ses-
suale, le società assumono una struttura patriarcale e con—
solidano la subordinazione della donna all’uomo, non solo
nel quotidiano ma anche, di riflesso, nei culti: Giove, ad
esempio, dopo aver sconfitto il padre che lo voleva mor—
to (Crono inghiottiva i figli appena nati) ingoia a sua vol-
ta la prima moglie Methis quando questa rimane incin-
noidonne | marzo | 2011
ta per tema di essere a sua volta detronizzato dal figlio,
e partorirà poi dalla testa Athena, la figlia del padre, pri-
mo esempio di donna maschilista. Cui farà da contralta-
re la sorellastra Artemide (Diana) dea della sorellanza.
Ma alla donna rimane, fino all’avvento del cristianesimo,
il ruolo di guaritrice, sacerdotessa e veggente (la greca Pi-
zia o la Sibilla latina). Sempre alla donna viene lasciato
la il compito di far nascere i bambini e accudire e lavare
i morti. Intanto l’immagine della donna viene erotizzata
(es. Venere di Milo) e si incomincia a pensare che il ses—
so debba essere tenuto il più possibile lontano dalla don-
na che, insaziabile di natura, è portata a praticarne in gran
quantità (vedi L’asino d’oro di Apuleio). Le cose si com—
plicano ulteriormente con l’avvento del Cristianesimo ed
in particolare con l’editto di Teodosio, che vieta qualsia-
si altro culto che non sia o il cristianesimo o l’ebraismo
— quest’ultimo è ammesso solo perché rappresenta la me-
moria storica del cristianesimo, per tutti i secoli seguen-
ti gli ebrei infatti saranno oggetto di persecuzioni e for—
zate conversioni.
Se le maghe, nel variegato e multiculturale impero romano
erano accettate (non risulta almeno ad oggi un processo
a carico di una divinatrice o di una sacerdotessa)
dopo l’editto sopra ricordato abbiamo il primo
caso di persecuzione sistematica. A Beneven—
to si trovava un importante tempio dedica-
to ad Osiride, la più importante fra le divi-
nità presenti della cultura orientale. Il cul—
to era officiato da una sacerdotessa presso
cui si recava chiunque avesse bisogno di un
consiglio, una cura 0 una semplice divina—
zione.
Con l’abolizione di tutti i culti il tempio ven-
ne chiuso ma, ugualmente di nascosto le perso—
ne continuavano a rivolgersi alla sacerdotessa che
divenne poi la famosa Strega di Benevento ed in
quanto tale perseguitata.
La posizione della Chiesa cattolica di fronte alla strego-
neria varia però nel tempo. Si può dire che fin tanto che
la gerarchia ecclesiastica mantiene un controllo sulla so—
cietà si arriva addirittura a negare (con il testo del Bur-
cardo scritto attorno al 1000) l’esistenza stessa delle stre-
ghe. Anzi si invita a diffidare di coloro che vantano po—
teri sovrannaturali poiché si tratta di persone che vogliono
solo abusare della buona fede del prossimo.
Nel momento in cui però la condizione sociale muta e
l’instabilità politica sembra prevalere, soprattutto si pa-
venta un diminuito potere della Chiesa, ecco allora che
viene riesumato il concetto di stregoneria e le donne, in
quanto soggetti deboli all’interno di una società pesan-
temente patriarcale e violenta, divengono il capro