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Numero 3 del 2011

Professione donna


Foto: Professione donna
PAGINA 5

Testi pagina 5

Q?
LA DONNA

DEL MESE

di Piera Francesca Mastantuono

lorinde Zéphir è Haitiana. Attual-

mente fa parte di WIDE, Women

Intemational Development Europe

con sede a Bruxelles, ed è compo-

nente della WILPF, Women Inter-
national League for Freedom and Peace, di
Ginevra. Nel 1987 ha fondato, e diretto per
dieci anni, il Centro nazionale e intema—
zionale di documentazione, d’informazio-
ne e di difesa dei diritti delle donne in Hai-
ti “ENFOFAN M”. Clorinde Zéphir ha stu-
diato letterature comparate e filosofia a Pa—
rigi. Ha intrapreso un viaggio in Europa e
in Italia per far conoscere la realtà di un pae-
se devastato dalla “catastrophe”, il sisma del
12 gennaio 2010. Il terremoto ha provocato
230.000 morti e 300.000 feriti, mentre ol-
tre un milione di persone vivono ancora nel—
le tendopoli di Port-au-Prince e a sud di
Haiti. Secondo Amnesty Intemational, nei
primi 150 giorni dopo il terremoto sono sta-
ti segnalati oltre 25 0 stupri. Un anno dopo,
quasi ogni giorno viene segnalato un abu-
so. La storia haitiana, dalla sua scoperta da
parte di Colombo nel 1492, alla conquista
da parte degli spagnoli, dei francesi, pas-
sando per l’indipendenza che la rende la pri-
ma Repubblica Nera nel 1804, fino alle ul-
time elezioni presidenziali in corso, è una
storia complessa e travagliata.

Qual è il ruolo delle donne ad Haiti?

Una delle vittorie del movimento fem-
minista haitiano è stata la conquista del
voto per le donne nel 1956, anno in cui
venne però eletto il futuro dittatore Fran-
gois Duvalier che rimarrà in carica fino al
1971, garantendo poi la successiva presi—

Clorinde Zéphir



denza al figlio Jean Claude che rimase al
potere fino al 1986. I loro governi saran-
no caratterizzati dalla violenza e dalla re—
pressione di dissidenti e movimenti. Oggi
l’ENFOFANM e la WILPF, due impor-
tanti movimenti a tutela delle donne,
rappresentano un punto di riferimento
molto importante, anche come legame con
la comunità internazionale. Purtroppo il
sisma del 2010 ha distrutto la sede del-
l’ENFOFANM portando via con sé quat-
tro donne dell’associazione. Nonostante
ciò, siamo riuscite, orgogliosamente, a far
uscire cinque numeri del nostro giorna-
le “Ayitr' Fanm”, fondato nel 1991.

Ora la maggior parte delle nostre energie
sono indirizzate al reperimento di risorse per
realizzare le iniziative ed i progetti. Tra i no-
stri obiettivi prioritari c’e quello di cerca-
re di garantire alle donne il diritto sul pro-
prio corpo e sulla proprietà della terra; inol—
tre, aumentarne la scolarizzazione e incre-
mentame l’irnpiego a livelli dirigenziali. At-
tualmente infatti la maggior parte di loro la-
vorano nel settore domestico oppure nel
piccolo commercio ambulante.
L’autonomia personale delle donne passa
innanzitutto per l’autonomia lavorativa: ave-
re una disponibilità economica implica
che le donne non debbano avere la neces-
sità di prostituirsi per mantenere se stesse
e le famiglie numerose delle quali fanno par-

te, come purtroppo spesso accade.

Per quanto riguarda la violenza di genere,
e del 2005 un decreto legge che ha intro-
dotto la pena fino a 10 anni per il reato di
stupro. Purtroppo, dopo il sisma, è au-
mentato drammaticamente il numero di
donne violentate anche a causa della pro-
miscuità nelle affollatissime tendopoli sor-
te dopo la catastrofe, e dei numerosi pro-
blemi ad essa collegati.

Cosa pensa delle elezioni elettorali in cor-
so e che vedono la candidatura di Mirlande
Manigat?

Le elezioni presidenziali sono partico-
larmente controverse e violente, anche
a seguito delle accuse di brogli elettorali,
poi sconfessati. Ed è uno dei motivi per
cui l’opposizione continua a chiederne
l’annullamento, ed il problema è rile-
vante poiché l’opposizione rappresenta
la società civile dopo la caduta di Du-
valier. Inoltre l’affluenza al voto è stimata
sotto il 50%. Nonostante ciò le elezio—
ni continuano e al ballottaggio di fine
marzo per la presidenza si presentano la
candidata Mirlande Manigat e il cantante
Michel Martelly [il cosiddetto “candi-
dato del popolo”, ndr]. La mia opinio-
ne sulla candidatura di una donna è che
Mirlande Manigat tenga molto a questo
ruolo [Mirlande è la moglie dell’ex Pre-
sidente Leslie Manigat, ndr].

Cosa può fare il popolo delle donne eu-
ropee per le donne haitiane?

Tutte le donne possono senz’altro far c0-
noscere la situazione haitiana. La diffu-
sione dell’informazione è fondamentale,
a tutti i livelli, nazionale e internazionale.
Uno dei nostri obiettivi è quello di crea-
re una rete tra le donne che si fondi sui
mezzi di comunicazione, tale da permet-
tere di portare avanti iniziative, progetti
e quant’altro a livello internazionale rea-
lizzando così un gruppo che collabori per
il medesimo obiettivo.

Occorre raccontare per informare.

2m... 320;?

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noidonne | marzo | 2011 o


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