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Numero 3 del 2011

Professione donna


Foto: Professione donna
PAGINA 11

Testi pagina 11

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di Barbara Bruni

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STOP ALL'USO DI BPA
NELLA PRODUZIONE DI BIBERON

A partire dalla prossima primavera l'uso del BpA, il Bisfe-
nolo, sarà vietato dall'UE nella produzione di plastica peri
biberon. Protesta il WWf secondo il quale, il composto -
molto utilizzato anche all'interno di lattine e altri imbal-
laggi per la conservazione degli alimenti - dovrebbe essere

bandito anche nelle sue altre applicazioni.

FOTOVOLTAICO IN ABRUZZO ('39
lnaugurati 15 impianti fotovoltaici sul suolo pubblico abruz-
zese. I Comuni interessati sono: Arielli, Canosa Sannita,
Crecchio, Carpineto Sinello, Dogliola, Mozzagrogna, Roc-
cascalegna, Sant'Eusanio del Sangro, tutti in provincia di
Chieti, nonché Cansano e Corfinio in provincia di L'Aquila.

Gli impianti genereranno una potenza di 15,2 MWp e con-
sentono un risparmio di emissioni di C02 di circa 12.750 ton

annue.
A RISCHIO I “PINGUINI ETICHETTATI" ®

Secondo uno studio francese pubblicato su Nature, gli
anelli metallici utilizzati per monitorare le popolazioni di
Pinguini influenzerebbero negativamente sia i tassi di na-
talità che di mortalità di questi uccelli.

Dopo aver monitorato per 10 anni - con un sistema sotto
cutaneo - 50 pinguini reali adulti con la fascia metallica e
50 senza, i ricercatori avrebbero scoperto che - probabil-
mente a causa del peso che affatica i pinguini con fascetta,
soprattutto mentre nuotano - il tasso di sopravvivenza per
i pinguini con banda metallica di sarebbe calato del 44% ri-
spetto agli esemplari non etichettati.

E ancora, i portatori di anello presenterebbero anche un
calo del tasso di natalità del 41%.

SCIOGLIMENTO DEI GHIACCIAI ,

Dagli anni '80 a oggi è diminuita la quantità di energia so-
lare che il ghiaccio riflette verso lo spazio.

A dirlo sarebbe un gruppo di studiosi del Michigan che - ana-
lizzando i dati provenienti dai satelliti che monitorano sia il
volume che l'estensione dei ghiacci mondiali - avrebbe sti-
mato che per ogni grado di aumento della temperatura il
potere riflettente diminuisce di una quantità tra 0,3 e 1,1 watt
per metro quadrato nell'emisfero Nord. Nell‘emisfero Sud
invece i ghiacci sembrerebbero più resistenti al caldo, anche
perché si trovano a temperature più basse.

In sostanza, mentre il raffreddamento del pianeta diminui-
sce aumenta l'energia assorbita; questo fenomeno è allo
stesso tempo vittima e causa del riscaldamento globale.

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SIAMO IN CERCA DI
UN MODELLO CAPACE
DI INTEGRARE
L'APPORTO DELLA
CULTURA FEMMINILE
E ASSOCIARE ALLA
DIMENSIONE DEL
DIRITTO QUELLA
DELLA CURA

ti in conflitto tra le
diverse figure pa-
rentali - ad esem-
pio, tra la madre
“portatrice” e la ma-
dre “committente” -
ciò che ha consiglia-
to il legislatore ad af-
fermare prudente-
mente l’illiceità dei
cosiddetti “ contrat-
ti di surrogazione”.
Ma, al di là dell’illi-
ceità giuridica, sorge la domanda se sia ammissibile - e saggio -
trasporre nel campo delicatissimo della riproduzione della vita
la logica dell’economia di mercato. La stessa tesi centrale del li-
bro — e cioè che il modello contrattuale nei rapporti parentali si
fondi sulla percezione della donna come soggetto autonomo -
mi pare assai poco persuasiva per almeno due ragioni. In primo
luogo, la Shalev appare a sua volta prigioniera dello stereotipo
dell’emotività: non solo sembra quasi vergognarsi del legame sim-
patetico profondo che si instaura tra la madre “portatrice” e il
nascituro e pretende di razionalizzarlo attraverso i1 contratto, ma
pare quasi ritenere che la razionalità sia il contrario del sentimento,
che si tratti di una facoltà a parte, rigidamente separata dal mon-
do delle passioni e delle emozioni. In realtà la Shalev si muove
ancora nell’ottica di un modello di razionalità tecnologico aset-
tico e neutrale laddove si tratta di evidenziare come ragionamento
pratico - che si ispira, anziché a una razionalità forte e geome-
trica, a una ragione ragionevole - è un pensiero intimamente con-
nesso all’azione, al sociale, ai dati mutevoli dell’esperienza. In se-
condo luogo, l’introduzione della figura del contratto non
muta sostanzialmente il vecchio ordine: è una forma nuova che
veicola valori vecchi. La sua logica è, ancora una volta, quella dei
diritti in competizione. Ma, occorre chiedersi, basta la via dei di-
ritti individuali per apprestare un quadro di garanzie per la li-
bertà di donne e di uomini e, soprattutto, per la tutela dei sog-
getti più deboli? Si tratta, a mio avviso, di una prospettiva riduttiva,
unilaterale, che dovrebbe far posto a una visione globale dei com-
plessi rapporti relazionali tra tutti i soggetti in gioco, specie per
evitare il rischio che non si presti la dovuta attenzione agli interessi
di chi non c’è ancora.

Ancora una volta, quello di cui siamo in cerca, è un modello ca-
pace di integrare in sé l’apporto della cultura femminile e, in par-
ticolare, di associare alla dimensione del diritto quella della cura.
Per questo spetta soprattutto alle donne che, nell’ambito di una
bioetica di genere, hanno elaborato una critica del sapere do-
minante alla luce della differenza sessuale, proporre percorsi a1-

ternativi, nuovi modi di rapportarsi al pensiero e al mondo.

‘kComitato Nazionale per la Bioetica

noidonne | marzo | 2011

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