Numero 3 del 2011
Professione donna
Testi pagina 38
UDI UNIONE DONNE IN ITALIA
UNA CAMPAGNA
DI SUCCESSO:
IMMAGINI AMICHE
a Campagna Immagini amiche si chiude oltre il ter-
mine: era stato fissato in un primo momento per il
25 novembre 2010, giornata mondiale contro la vio-
lenza alle donne, ma poi quante stavano lavorando per la
Campagna hanno protestato... “non ce la facciamo a fini-
re tutto per novembre!â€
A cosa corrisponde questa mole di lavoro? L’Udi ha cer—
cato innanzitutto di coinvolgere gli Enti Locali, propo-
nendo loro di assumere la Risoluzione del Parlamento Eu-
ropeo del 3 settembre 2008 in materia di “Impatto di pub—
blicità e marketing sulla parità tra uomini e donne†con
apposita delibera. Ad oggi hanno deliberato oltre 70 co-
muni che si impegnano anche a vigilare perché la paro—
la non resti solo sulla carta. E siccome una delibera di que-
sto tipo è necessaria ma non sufficiente, l’Udi ha chiamato
in causa direttamente le donne, sollecitandole a segnala—
re sul proprio sito immagini, video, spot lesivi e ad avviare
azioni concrete di contrasto.
Immagini amiche ha avuto come slogan “Se mi offendi non
vale†e due immagini: un cactus spinoso e una foglia gen-
tile. Il primo indica che le immagini nella nostra cultura sono
un problema spinoso per chi le produce e peri soggetti ai
quali sono rivolte.
La foglia rosa è presa a simbolo di quello che potrà fiorire
perché uno scopo della campagna è stato dimostrare che è
possibile, oltreché indispensabile/ più redditizia, una co-
municazione per immagini che non offenda le donne, lon-
tana da stereotipi e discriminazioni sessuali. L’Udi ha chie—
sto alle donne di segnalare Immagini amiche, sapendo che
sarebbe stato più difficile rispetto al proliferare di pubbli-
cità violenta e oscena, ma pure buoni esempi non manca—
no (vedi l’apposita galleria sempre sul sito dell’Udi). E per
promuovere una creatività rispettosa dei due generi, ha in-
detto il Premio Immagini Amiche rivolto direttamente a chi
opera nel settore.
Questo non ha impedito alle donne di organizzare forme
di protesta verso le immagini nemiche, la più comune ed
efficace delle quali si è rivelata la mail bombing: centinaia
e centinaia di email inviate alla committenza delle pubbli-
cità offensive, mail in cui le donne come cittadine e con—
sumatrici hanno espresso tutta la loro indignazione per l’uso
strumentale e lesivo di immagini del corpo femminile.
noidonne | marzo | 2011
pagine autogestite
dall'UDI a cura di
Claudia Lisi
Utilissima si è rivelata la denuncia allo IAP (Istituto di Au-
toregolamentazione della Pubblicità ).
“All’inizio - dice Pina Nuzzo sorridendo - qualcuna scrive-
va senza contarci troppo, sembrava un gesto senza speranza,
abbiamo invece scoperto che qualcosa in questo paese fun—
ziona. Molte pubblicità sono state ritirate. L’ultima in or—
dine di tempo e quella diffusa con un calendario artistico
realizzato da Oliviero Toscani. In esso l’uso sapiente del—
l’immagine rafforzava un messaggio offensivo per le don-
ne, come ha confermato con la sua decisione lo IAP: il pro-
blema, infatti, non è il nudo, ma l’uso sempre più osceno
e ammiccante del corpo, vestito o nudo che siaâ€.
La riflessione si è allargata anche ad altri settori della
comunicazione: a gennaio l’Udi in collaborazione con
l’Ordine Regionale dei Giornalisti ha organizzato a Lec-
ce un seminario di formazione e aggiornamento pro-
fessionale dal titolo “Giornalismo/i e sessismo/iâ€.
Ogni espressione linguistica, infatti, non solo rappre-
senta 0 descrive la realtà ma la crea. Qual è allora la re-
sponsabilità dei giornali nel proporre un’immagine ne—
gativa delle donne? È possibile utilizzare anche un lin-
guaggio non sessista? Certo, ma ci vuole impegno, for-
mazione e convinzione: il seminario ha suscitato gran-
de interesse ed è stato per l’Udi l’inizio di un dialogo
con l’ordine dei giornalisti che intendono riproporlo a
livello nazionale.
L’insieme delle iniziative che ognuna ha ritenuto di avvia-
re sono state raccolte e documentate in un quaderno bian-
co: il 4 marzo tutti i quaderni verranno consegnati alla Vice—
Presidente della Commissione dei diritti della donna e l’ugua-
glianza di genere.
A pochi giorni dalla conclusione della Campagna che av—
viene l’8 marzo, l’UDI può tirare un bilancio più che po-
sitivo, ricordando anche il riconoscimento del Presidente
della Repubblica con il suo patrocinio.
A chi le chiede le ragioni di un tale successo Pina rispon—
de così: “La Campagna, che si avvale del patrocinio della
Ministra delle Pari Opportunità Mara Carfagna, è andata
al cuore di un problema politico sociale e culturale. L’ab-
biamo fatto sollecitando il protagonismo delle donne. Ab-
biamo sdoganato la rabbia e il fastidio verso una certa rap—
presentazione del genere femminile, senza preoccuparci per
l’accusa di vetero-femminismo che puntualmente arrivaâ€.