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Numero 3 del 2011

Professione donna


Foto: Professione donna
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diffuso nel paese. Certamente l’alcolismo detiene una lun-
ga tradizione in Russia, dove una persona consuma me—
diamente oltre 17 litri d’alcool puro l’anno. Ma il traffico
di droga era un fenomeno relativamente nuovo. Alimen-
tato da frontiere più libere e maggiori capitali disponibi—
li, il business della droga era diventato un’impresa che ren-
deva al paese 15 miliardi di dollari l’anno. Il numero uffi-
ciale dei tossicodipendenti era aumentato in modo espo—
nenziale sino a toccare una cifra compresa tra i3,5 e i 4 mi-
lioni di persone. L’incremento delle droghe aveva provo-
cato la crescita dei reati connessi ad esse.

Ma quali sono le condizioni di Vita delle donne russe che
vivono in prigione? In Russia esistono attualmente 46 pri-
gioni femminili (in grado di accogliere non più di 38.500
persone) e solo tre per ragazze. Il tasso d’incarcerazione
femminile è quasi cinque volte superiore a quello registrato
nei paesi occidentali dell’UE. Ci sono, in tutto, 862mila
detenuti rinchiusi nelle prigioni (n. 7), negli istituti pe-
nitenziari per adulti (n. 657), nelle colonie penali (n. 160)
e negli istituti penitenziari per ragazzi (n. 62). Tra tutti que-
sti detenuti, le donne, dislocate nelle varie prigioni fem-
minili, sono 49mila, mentre 846 sono i bambini piccoli
(compresi i neonati), che vivono in sezioni speciali situate
all’interno delle colonie detentive per sole donne. Le co-
lonie femminili sono sparse nel paese un po’ ovunque; mol-
te prigioniere si trovano a scontare la pena a migliaia di
km. dal loro luogo di residenza, con una perdita dei le-

NOIDONNE

ÌÌΑl‘L-.:ÌÌIÌLÎ: | marzo | 20W



gami familiari e sociali. La Russia ha proceduto in anni
recenti a riformare i propri codici di giustizia penale, ma
l’uguaglianza e la tutela dei diritti delle donne, in conflitto
con la legge, non sono stati considerati punti prioritari del-
la riforma. Le donne che vivono nelle prigioni russe de—
vono affrontare le stesse sfide delle detenute di tutto il
mondo: il sistema carcerario è stato concepito e costrui-
to in un’ottica maschile, dalle infrastrutture all’accesso ai
servizi. Inoltre, nella Federazione russa non esistono in-
terventi mirati a ridurre il rischio di recidiva da parte del-
le detenute che escono dal carcere, programmi di rein—
serimento per facilitare il loro ingresso nella società dopo
aver scontato la pena, infine, non vi sono programmi d’ad-
destramento per il personale carcerario che lavora a stret—
to contatto con le rinchiuse.

Le condizioni carcerarie sono pessime. Le colonie fem-
minili sono sovraffollate: 60 donne per ogni stanza dor—
mitorio. Ogni donna possiede un letto (i letti sono a ca-
stello), una sedia e un mezzo tavolino. Può accedere al la-
vello e ai servizi igienici in qualsiasi momento, ma le è con—
sentito fare la doccia solo una volta la settimana (anche
d’estate). Questo limite dell’igiene personale è una del-
le maggiori lamentele delle detenute, insieme con quel—
la legata all’impossibilità di trascorrere un po’ del proprio
tempo da sole. Le prigioniere sono, inoltre, obbligate ad
indossare l’uniforme carceraria.

Vi è un’enorme disparità di trattamento per quanto ri-
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