Numero 3 del 2011
Professione donna
Testi pagina 31
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di Cristina Carpinelli
LA CRISI ECONOMICA PROVOCATA
DALLE POLITICHE NEOLIBERISTE
DEGLI ANNI NOVANTA HA COLPITO
SOPRATTUTTO LE DONNE.
NELLE PRIGIONI VIVONO
IN CONDIZIONI DRAMMATICHE
on la dissoluzione dell’URSS l’economia era col—
lassata e molte donne che avevano perso il lavoro
si ritrovarono da un giorno all’altro a delinque-
re. Ecco perché metà delle detenute del campo
correzionale di prigionia femminile UF 91/9, si-
tuato a circa venti miglia di distanza da N ovo-
sibirsk, la capitale della Siberia, sta scontando una pena
per traffico di stupefacenti. Le prigioniere sono oltre mil-
le e le cause d’internamento vanno dal possesso di dro-
ga, alla prostituzione (considerata in Russia un’attivitÃ
illegale), al furto sino all’omicidio (incluso il delitto pas-
sionale). Anche se è trascorso più di un ventennio dal-
la caduta dell’URSS, persiste un gran divario tra colo—
ro che hanno beneficiato dei frutti del libero mercato e
coloro che per varie ragioni sono rimasti esclusi dalla new
ARCERAIE
SENZA DIRITTI
economy e che vivono, dunque, in povertà . Certamen—
te la crisi economica innescata dalle politiche neolibe—
riste degli anni novanta ha colpito soprattutto le don-
ne: in quegli anni, nella sola Russia, furono eliminati 7,6
milioni di posti di lavoro occupati da donne. Solo una
su cinque non perse il lavoro. In concomitanza con l’au-
mento della disoccupazione, la quota di donne che com—
metteva reati era notevolmente aumentata sino a rag-
giungere il picco delle 376mila unità negli anni imme-
diatamente successivi alla riforma economica del 1992.
Nel solo anno 1995, nel campo femminile di detenzio-
ne di Mozhajsk (70 miglia ad ovest di Mosca), erano sta-
te rinchiuse ben 5.600 donne con l’accusa di omicidio.
I crimini compiuti dalle russe dipendevano da diversi fat-
tori, tra cui vi era anche l’abuso d’alcool e droga ampiamente
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