Numero 3 del 2011
Professione donna
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do passava per via Veneto creava silenzio intorno a sé. Era
bella da togliere il fiato anche perché possedeva dignità e
rispetto. Oggi questo mondo è veramente più difficile."
Poi abbiamo parlato del suo sito, di come ha creduto prima
di altri nel web, di come ha raccolto e archiviato tutto, e poi
ha assunto 18 persone partendo alla grande tenendo diviso
il pubblico dal privato, il lavoro dalle lettere personali. Mi ha
detto di avere
fatto uno sba-
glio non conse-
gnando a Umberto Eco le lettere ricevute nel 1962 quando
la RAI sottrasse a lei e a suo marito la conduzione del pro-
gramma Canzonissima per uno sketch su un costruttore edi-
le che si rifiutava di dotare di misure di sicurezza la propria
azienda. La satira fece emergere con evidenza la drammati-
cità della condizione lavorativa, provocando proteste e po-
lemiche. Tutto il materiale è andato distrutto. Mi racconta dei
regali che le arrivavano, di un signore che le spediva le uova
con due tuorli, di un capretto ricevuto, di espressioni d'affetto
ma anche di minacce per il suo impegno sociale e politico, di
pacchi sospetti, di polizia.
Le chiedo dello stupro: “Per molto tempo non ne ho par-
lato, mi sono tenuta dentro un dolore immenso, una feri-
ta che non si chiuderà mai. Non si può perdonare e nem-
meno dimenticare. Mi vergognavo nei confronti di mio fi-
qlio, sai non ero una ragazzina, ero una donna, una madre.
Poi spinta dagli altri ho scritto e sono andata in scena."
Mi guarda, capisce, mi stringe forte la mano e tutto quello che
riesco a dirle è “grazie."
Per me e per tantissime
altre donne quel monolo-
go è stato l'inizio della li-
berazione, la spinta per
parlare, per denunciare,
per buttare fuori.
Chiudendo questo mio
“viaggio nel coraggio di
fare cultura" rileggo l'ar-
ticolo che Luna e Giacomo
di MUMBLE: (un mensile
gratuito che esce in Emilia e on-line) hanno scritto su Fran-
ca Rame e Dario F0 mettendo in evidenza la diversità di ac-
coglienza “istituzionale" riservata a loro e a Marchionne, en-
trambi ospiti a Mirandola per motivi “culturali" differenti. Se
per il secondo sono stati stesi “tappeti rossi" per Franca è ba-
stata la rosa di una sconosciuta...così gira il mondo. A quel-
la rosa voglio aggiungere un piccolo, profumato ramo di mi-
mosa a nome di noidonne, MUMBLE: e di tutte quelle don-
ne che lei rappresenta con la sua forza, la sua fragilità e an-
chela sua stanchezza. Buon otto marzo Franca. I
STRATEGIE
LA PARITÀ
Sono Carla, ho sessant'anni e ho vissuto da ragazza il '68 e il movimento
femminista con le contraddizioni e gli entusiasmi che hanno distinto quel pe-
riodo storico e culturale. Quando ci sentivamo sorelle, alleate nelle lotte per
le conquiste di diritti che oggi sembrano acquisiti, il divorzio, ad esempio, e
la parità di opportunità nella carriera e nel trattamento economico sul la-
voro. Ma oggi? Tutti siamo più lontani dalla politica, i giovani in particolare.
E ci meravigliamo? I notiziari ogni giorno ci bersagliano con donne discinte
alla corte di chi governa il paese e veline al potere, che fanno le Consigliere
regionali, o addirittura le Ministre!
Carla Serrano, Gallarate (Mi/ano)
di Cristina Melchiorri
Cara Carla, molti rimproverano a Mara Carfagna di aver cominciato a fare p0-
litica nel 2006 e di essere diventata Ministro due anni dopo. Non ricordo di
aver letto che un politico o un giornalista si sia posto la domanda se que-
sta giovane e avvenente donna abbia manifestato capacità o dato buoni ri-
sultati nel suo mandato di Governo. Nessuno ha dato evidenza dei risultati,
neanche si é posto il problema. Per molti uomini, giovani e meno giovani, di
destra, di centro 0 di sinistra è scontato essere misogini. Ma noi donne? Noi,
che facciamo? Spesso non siamo da meno.
Nessuna difesa si è levata neppure dalle donne del suo stesso schieramento
politico. Ricordo un'intervista di Santanchè che dice di lei “ Quando una cre-
tina arriva ad un incarico importante significa che c'è vera parità â€. Siamo
nel marzo 2011 e più di quarant'anni sono passati dal femminismo. Non ab-
biamo fatto molta strada.
noidonne | marzo | 2011
I