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Numero 9 del 2016

Viva la scuola


Foto: Viva la scuola
PAGINA 6

Testi pagina 6

4 Settembre 2016
AVER CURA DEL MONDO
LA LEziONE
DEL partire da sé
Partire da sé: l’abbiamo insegnato urbi et orbi, ma - proprio come vuole il ruolo che non amiamo - quan-do arriviamo a noi, dopo tutte le incombenze che ci è
toccato svolgere nella giornata, ci troviamo così esauste da
prenderci tempo per noi per andare, al massimo, dal par-
rucchiere, immemori di quella soggettività autonoma che
deve cambiare un mondo così sofferente proprio perché fin
qui orientato da un genere solo.
Facciamo l’esempio di NOIDONNE. Tutti e tutte d’ac-
cordo che è una rivista speciale, perché nata nel 1944,
da donne che stavano facendo la Resistenza, poi fece-
ro la Repubblica, la Costituzione,
la cultura (e le leggi) per l’eman-
cipazione e la liberazione, poi la
politica, non solo femminile, della
prima Repubblica e della secon-
da per conservare la democrazia
di un paese da sempre diviso tra
progresso e conservazione. Oggi
politici, sindacati, enti pubblici,
ma anche associazioni e società
civile, tutti di tutti i generi auspi-
cano la sua nobile sopravvivenza.
Ma, se non mandano abbonamen-
ti e finanziamenti, gli auspici non
ne impediranno l’estinzione: “noi
donne”, non solo simbolicamente,
ultime.
In calce a questo esempio, è regi-
strabile il danno del paese: un ge-
nere intero (vale a dire il 52 % degli
abitanti) si trova ancora a remare
contro, mentre potrebbe usare bus-
sola, timone e vela con il contributo
delle proprie capacità di governo per riorientare la nave in
una rotta perigliosa.
Le donne, infatti, non sono né settarie né egoiste nel soste-
nere la necessità di partire da sé stesse, dai propri valori e
dai propri interessi: finché la cultura comune non metterà in
moto meccanismi di trasformazione sostanziale del siste-
ma che non obblighino le persone ad diventare neutre per
uniformarsi al modello unico, non saranno solo le donne a
restare subalterne.
Intanto il sistema, ormai globale e finanziario, incomin-
cia a fare paura perché i vecchi poteri ricorrono alle dro-
ghe per tenerlo in piedi. Speriamo
che a novembre gli elettori ameri-
cani non facciano scherzi e che la
Clinton - qualunque sia la simpa-
tia degli elettori - diventi la prima
donna Presidente degli Stati Uniti.
Dalla prospettiva istituzionale è
bene guardare all’Europa: oltre alla
cancelliera Merkel che governa la
Germania, ci sono Prime Ministre
in Norvegia, Scozia, Irlanda del
Nord, Polonia e Presidenti della
Repubblica in Lituania, Croazia e
Malta. Inoltre Alta Rappresentante
per la Politica Estera dell’Unione
è la nostra Federica Mogherini e
una marea di funzionarie occupa-
no dirigenze di alto livello in tutte
le cancellerie europee e nei mini-
steri. In luglio, dopo il disastroso
referendum Brexit, si è insediata a
Downing Street Theresa May, una
Prima Ministra al timone della Gran
Il mondo e glI statI hanno tanto bIsogno della cura femmInIle, non per tenere
In ordIne le case, ma per attraversare I luoghI dIffIcIlI deI fallImentI economIcI,
delle Ire deglI scontentI, deI conflIttI gIà mInaccIosI
di Giancarla Codrignani
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