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Numero 9 del 2016

Viva la scuola


Foto: Viva la scuola
PAGINA 31

Testi pagina 31

29Settembre 2016
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I MATRIMONI FORZATI
E IL FILM DI WAHIBA SALEH
di Zenab Ataalla
IPer la prima volta in un film si racconta la battaglia delle don-ne nubiane contro l’obbligo di sposare un uomo che sia nu-biano. A farlo è la regista Wahibah Saleh che in “Lo scontro
tra le donne nubiane e le tradizioni matrimoniali” parla di
come lei e le altre donne si siano alleate per combattere quel-
le regole matrimoniali imposte dall’esterno, ma che non hanno
nulla a che fare con la realtà delle cose.
“Mi sono trasferita a Il Cairo per motivi di studio quindici anni
fa. E anche se non ero in cerca di marito, sapevo di volere un
uomo che appoggiasse le mie ambizioni e che avesse la mente
aperta. E così un giorno senza che me lo aspettassi, ho cono-
sciuto quello che da qualche anno è diventato il mio compagno
di vita” racconta Wahibah Saleh.
Ma come dare la notizia in famiglia? L’unico modo per lei è sta-
to quello di ritornare a casa e parlare apertamente con i propri
genitori, affrontando a viso aperto la situazione.
“Sono rimasta con loro per un anno perché volevo a tutti i costi
convincerli che la decisione che avevo preso era quella giusta.
Non è stato semplice perché sono iniziati i litigi con mio padre
e le incomprensioni” racconta.
Lo stress è stato talmente alto che Wadibah Saleh è stata co-
stretta anche a rivolgersi ad uno psicologo per trovare un equi-
librio in quel caos emozionale, fino a quando “la mia famiglia
non ha accettato che l’uomo che amavo diventasse mio marito”
continua la regista.
Ma non è solo Wadibah a vivere questa esperienza, come lei
tante altre donne nubiane lo hanno fatto.
“Lo scontro tra le donne nubiane e le tradizioni matrimoniali” è
un racconto fatto proprio dalla voce di queste donne che spie-
gano il perché di questo divieto.
“Ormai la lingua nubiana sta scomparendo e con lei anche il
nostro patrimonio cuturale. È questo il motivo per cui ci si affida
al vincolo del matrimonio anche se si tratta di sposare un uomo
che non appartiene allo stesso rango sociale” dice.
Ma con il suo lavoro Wadibah Saleh vuole fare anche altro: ri-
badire l’importanza della scelta che una donna deve essere
libera di fare.
“Si deve scegliere quello che è più giusto per noi. Perché si
tratta della nostra vita, anche se questo significa andare contro
quello che pensa la nostra famiglia” dice.
C’è chi vede in tutto questo più che un modo di preservare la
storia e le tradizioni nubiane, una diffusione delle idee waha-
bite di quanti partiti per lavorare nei Paesi del Golfo, una volta
rientrati in Egitto si sono portati dietro quella scia di radicaliz-
zazione islamica che colpisce prima di tutto i diritti femminili. b
NEL SuD DELL’EgITTO LE DONNE LOTTANO cONTRO LE TRADIZIONI LOcALI cHE
IMpONgONO MATRIMONI TRA NuBIANI. E SI ScONTRANO cON LE LORO FAMIgLIE
La Nubia
una storia millenaria che risale
all’8000 a.c.
La Nubia si estende tra Aswan in Egitto e Dongola in
Sudan, lungo le sponde del Nilo, ma ci sono comunità
anche in Kenya, Uganda ed Etiopia.
La relazione della popolazione nubiana con il fiume è
sempre stata di profonda intimità dal momento che ogni
nubiano e nubiana lega la propria vita agli elementi che
animano le sue acque, che si trasformano in simboli in
ogni cerimonia che inneggia alla vita e di converso alla
morte. Da sempre considerata pacifica, la comunità
nubiana nel corso degli anni si è andata sempre più
isolando dal mondo circostante, subendo anche una
forte ingiustizia sociale che ha costretto molte famiglie a
lasciare le proprie case per trasferirsi nelle grandi città,
dove per meglio integrarsi hanno iniziato ad abbandonare
lentamente usi e costumi nubiani.
In questo modo un patrimonio culturale millenario sta
rischiando di scomparire.
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