Numero 9 del 2016
Viva la scuola
Testi pagina 48
46 Settembre 2016
La teoria della “prevenzione” non riguarda solo gli aspetti relativi alla medicina, è giusto parlare di pre-venzione anche nel campo del diritto di famiglia,
per cui è necessario che le persone sappiano come fare,
cosa fare e come comportarsi nei momenti di diffi coltà
che possono preludere ad una crisi matrimoniale.
È bene sapere che, nell’interesse dei fi gli, sarebbe innanzitut-
to opportuno non coinvolgere mai i minori, che devono esse-
re protetti da qualsiasi forma di “coalizione” o, comunque, di
strumentalizzazione per combattere l’altro genitore. I fi gli non
devono assistere ai litigi, non devono essere esposti a climi
maltrattanti o a momenti di tensione, occorre proteggerli da
qualsiasi malsana ingerenza del padre o della madre e ten-
tare, nei limiti del possibile, di creare un ambiente estraneo ai
confl itti coniugali, dove i minori possano respirare un’atmo-
sfera calma e serena, a prescindere dalla crisi familiare.
Innanzitutto, occorre sentire un avvocato, possibilmente
esperto nel ramo, che possa dare gli opportuni suggerimenti,
che sappia consigliare come muovere i primi passi, orientare
nei momenti di crisi, spiegare le alternative che si hanno da-
vanti: consapevolezza dei problemi, dei diritti e dei doveri, poi
separazione consensuale o giudiziale, affi damento condiviso
o esclusivo, quale regime di frequentazione è più opportuno
per i fi gli; verifi care la possibilità di chiedere il mantenimento.
Insomma, illustrare al coniuge o al genitore cosa potrebbe
fare e come potrebbe muoversi.
Spiegare alla parte che può chiedere il gratuito patroci-
nio, qualora il suo reddito non superi gli 11.000,00 euro
annui, ossia essere assistito da un avvocato che sarà pa-
gato dallo Stato.
In realtà le parti (coniugi o conviventi) dovrebbero imparare
a capire e rispettare le esigenze dell’altro, sia come marito o
come moglie, sia come padre o come madre, perché solo
dal riconoscimento dell’altro si può sperare in un una recipro-
cità di comportamenti e, quindi, in una risposta che sia del
medesimo contenuto.
Solo così dei coniugi maturi e dei genitori responsabili pos-
sono sperare di sottoscrivere un’equa separazione consen-
suale anziché combattere un’insana guerra giudiziaria dalla
quale non escono vincitori, ma solo sconfi tti.
COME CI SI SEPARA
di Simona Napolitani
mail: simonanapolitani@libero.it
FAMIGLIA
Sentiamo
l’Avvocata
Cara Bruna,
sono una mamma-nonna di 64 anni. Vivo in una città di provincia in
Umbria e la mia casa è in mezzo al verde in campagna. La mia vita
fi nalmente è tranquilla, amo leggere, viaggiare, andare a fare teatro,
scrivere poesie e trascorrere molte ore con i miei tre nipoti. Purtroppo
sono limitata nel camminare per problemi alle gambe e alla schiena.
Che dici del mio albero?
Dina
Cara Dina,
sei nella fase biografi ca del rispecchiamento della prima infanzia. Se-
condo la teoria biografi ca del medico B. Lievegoed la fase dai 63 ai
70 anni rappresenta il rispecchiamento dei primi sette anni di vita. È
la fase così detta ‘mistica’, con il prevalere del senso della meraviglia,
cioè con la capacità di meravigliarsi, proprio avviene naturalmente
al bambino piccolo. W. Goethe affermava che, in relazione alle fasi
della vita, il bambino è realista, il giovane idealista, l’uomo scettico e
l’anziano mistico. Non appena si arriva alla conquista di una natura
umana più matura la saggezza della cosiddetta
vecchiaia può manifestarsi in modo atemporale,
nel senso che è opportuno riconsiderare il sen-
so della vita per scoprire un mondo di valori e
interpretazioni totalmente differente da prima.
Con ogni passo spirituale, tipico di questa fase,
è come se si schiudesse un nuovo paesaggio
poetico! La vita immersa nel mondo naturale, la
tua campagna, la creatività e le attività artistiche
che fortunatamente caratterizzano tutta la tua vita
permettono anche di prevenire il senso di vuo-
to che può caratterizzare i grandi cambiamenti
dell’età e soprattutto le prove dolorose come gli
impedimenti di cui accenni. I limiti fi sici che rife-
risci purtroppo possono riguardare una parte della problematica del
grande cambiamento ma l’involuzione fi siologica che inizia già dai 42
anni d’età corrisponde anche a una profonda evoluzione di tipo spiri-
tuale, nel senso che se il nostro corpo si invecchia diminuendo le sue
prestazioni, contemporaneamente il nostro spirito tende verso una vera
e propria ascesa, migliorando qualitativamente tutta la nostra vita.
Il tuo albero ben disegnato sottolinea le seguenti tappe traumatiche:
anni 1,9 mesi; 27, 46;7mesi; 62.
La base del fusto denota una certa inibizione mentre le foglie costitui-
scono i primi segni della fecondità, dello sviluppo, del rigoglio. Solita-
mente le femmine disegnano più foglie rispetto ai maschi. La chioma
aperta con i rami che si estendono in tutte le direzioni sta a signifi care
la ricchezza delle aspirazioni, una peculiare sensibilità e il desiderio di
esplorare il mondo tendendo a una posizione maggiormente soddisfa-
cente. Le foglie, infatti, rappresentano la speranza di aspettare anche
il tempo dei frutti.
IL SENSO
DELLA MERAVIGLIA
LEGGERE L’ALBERO
dI BRUNA BALdAssARRE
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