Numero 9 del 2016
Viva la scuola
Testi pagina 40
38 Settembre 2016
Ni uNa meNos.
Verso
il corteo
NazioNale
del 26 NoVembre
di Silvia Vaccaro
Neanche quest’anno la violenza contro le donne è andata in vacanza. Circa cinquanta donne sono morte dall’inizio dell’anno e la risposta delle istituzioni, chiamate a contra-stare il fenomeno, è
parsa ancora del tutto inade-
guata. Non solo per via delle ini-
ziative messe in campo, come ad
esempio il criticato camper della
Polizia di Stato, ma anche per
via della scarsissima attenzione
nei confronti di quei soggetti che
combattono nel quotidiano, e da
anni, la violenza maschile attra-
verso servizi di supporto alle don-
ne e iniziative volte a cambiare la
cultura che dei femminicidi è alla
base. Quel patriarcato che non
si deve aver paura a nominare e
che a latitudini diverse si manifesta con tratti peculiari, e
che per fare una semplificazione brutale vorrebbe uomini
e donne sempre uguali nei secoli: i primi un gradino più su
delle seconde, convinti della loro superiorità e di poter ri-
La rete romana Io decIdo ha Lanciato
per L’8 settembre neLLa capitaLe un
nuovo appuntamento di discussione
pubbLica suLLa vioLenza sessista
in vista deLL’assembLea nazionaLe
deLL’8 ottobre e deLLa due giorni
iL 26 e 27 novembre a roma
vendicare il diritto al possesso della vita altrui, in particola-
re delle donne con le quali hanno avuto una relazione, che
sia o sia stata sentimentale o familiare. Da anni si discute
della necessità di un cambiamento culturale che parta
dall’educazione di genere nelle scuole, passi per una
narrazione mediatica delle donne, e di quelle che han-
no subito violenza, attenta e non ri-vittimizzante, e che
preveda la formazione del personale sanitario e della
polizia e il supporto ai centri anti-violenza, gli sportelli
auto-gestiti e le associazioni che offrono ascolto e rifu-
gio alle donne nei territori.
In Italia da nord a sud i centri antiviolenza sono in seria
difficoltà. Nella capitale lo scorso 27 giugno ha chiuso i
battenti lo sportello anti-violenza SOS Donna di Grotta Per-
fetta gestito dalla cooperativa sociale Be Free, e rischiano
di dover interrompere il servizio lo
sportello Assolei e il Centro Don-
ne Dalia. A partire da questo dato
e dopo l’orribile femminicidio di
Sara Di Pietrantonio, la rete roma-
na Io decido, nata a seguito della
mobilitazione delle donne spa-
gnole contro la proposta dell’al-
lora ministro Gallardòn di limita-
re nella penisola iberica il diritto
all’aborto, proposta in seguito riti-
rata e che è costata al Ministro la
poltrona, ha deciso di mobilitarsi
per prendere parola e agire per
contrastare la violenza maschile.
A cavallo tra giugno e luglio si sono susseguiti nella capi-
tale tre appuntamenti importanti: due assemblee pubbliche
e un presidio che ha portato a un incontro con la sindaca
Virginia Raggi, che ha ribadito l’importanza dei centri anti-
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