Numero 5 del 2014
Europee, come e perché?
Testi pagina 38
32 Maggio 2014
YE
M
EN
e li mandano a scuola. Non a caso, la Seconda Giorna-
ta Internazionale della Bambina e della Ragazza nel 2013
è stata dedicata all’Innovazione per l’Istruzione, che è la
miglior strategia preventiva e di sostegno per debellare le
nozze precoci. L’istruzione non è una panacea, ma è es-
senziale e costituisce lo strumento prioritario per combat-
tere il fenomeno. Integrata in programmi ad ampio spettro
e a lungo termine, rende la persona cosciente del valore
di sé e del futuro, crea competenze necessarie ad intra-
prendere attività lavorative, capacità di stringere relazioni
personali e sociali sane e positive, prendere decisioni con-
sapevoli sul proprio corpo e la vita, migliorando se stessa,
famiglia e comunità. Le conferme vengono non solo dal-
lo Yemen, ma anche altri paesi del mondo. A tutti i livelli,
internazionale e nazionale, sono state e saranno assunte
decisioni che si svilupperanno oltre il 2015, grazie all’impe-
gno delle Nazioni Unite, sei singoli Stati e di organizzazioni
come Girl Not Brides, che si è posta l’ambizioso obiettivo
di contribuire all’eliminazione del fenomeno delle baby-bri-
de entro il 2020. Dal punto di vista legale, al divieto di con-
trarre matrimonio prima della maggior età vanno abbinati il
diritto di istruzione obbligatoria per almeno 9 anni e l’effet-
tiva parità di accesso all’istruzione primaria e secondaria
di qualità. Lo status di donne e bambine è stato inserito nei
parametri di sviluppo per l’Agenda Post-Millennium Deve-
lopment Goals. Risale al dicembre scorso un Accordo tra
Ministri della Sanità e dell’istruzione cui hanno aderito 21
paesi africani per adeguare l’educazione alle esigenze di
bambine/i e adolescenti, anche in materia di educazione
sessuale. I progetti integrati di educazione e istruzione, da
realizzare in concreto nei vari paesi dovranno prevedere:
riduzione dell’abbandono scolastico femminile con incen-
tivi alle famiglie per la prosecuzione degli studi, azioni di
sensibilizzazione, prevenzione, formazione professionale,
assistenza sociale e sanitaria di qualità, educazione ses-
suale. Dovranno coinvolgere una pluralità di soggetti: so-
cietà civile, media, istituzioni, privati, gruppi religiosi, co-
munità internazionale, governi e leader locali. L’obiettivo è
offrire alle bambine la possibilità di plasmare il futuro che
desiderano e svolgere un ruolo familiare e sociale signifi-
cativo, una volta adulte. b
Seconda parte / fine.
La prima parte è stata pubblicata nel numero di marzo 2014
Lo status di donne e bambine è stato
inserito nei parametri di sviluppo
per l’Agenda Post-Millennium
Development Goals