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Numero 5 del 2014

Europee, come e perché?


Foto: Europee, come e perché?
PAGINA 37

Testi pagina 37

31Maggio 2014
YE
M
EN
LO
SCANDALO
DELLE
SPOSE
BAMBINE
sarsi. Il relativismo culturale non può tollerare, né giustifi -
care pratiche aberranti che assecondano tendenze pedo-
fi le, diritti di proprietà sugli esseri umani ed equivalgono a
reati come plagio, ratto, vendita, riduzione in schiavitù,
stupro di minori. Tutte le bambine devono poter esercitare
gli stessi diritti e fruire di eguali opportunità di scelta a pre-
scindere da status, famiglia e luogo d’origine, per quanto
è possibile nel contesto in cui si trovano. Dalla Dichia-
razione di Ginevra dei Diritti del fanciullo (1924) alla Con-
venzione internazionale sui diritti dell’Infanzia, passando
per la Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di di-
scriminazione della donna (1979), poco è cambiato: gli
obblighi etici assunti da Stati e comunità internazionale nei
confronti dell’infanzia non hanno valore giuridico vincolan-
te. “Troppi fi gli troppo presto!” denuncia LIesl Gerntholtz,
Direttrice della Divisione per i diritti delle donne di Human
Right Watch. Una ginecologa yemenita testimonia: “Quan-
do nel vostro paese le ragazze sono all’inizio della vita, nel
nostro paese le ragazze sono alla fi ne”. L’unione con e tra
minorenni è riconosciuta da sempre un importante fattore
demografi co e causa di gravidanza precoce. Sfrutta al
massimo la fase riproduttiva femminile e incrementa le na-
scite. Dei 16 milioni di adolescenti che partoriscono ogni
anno, circa il 90% sono già sposate. L’immaturità e l’inido-
neità a svolgere il ruolo di mogli e madri causano conse-
guenze relazionali e psicofi siche (fi no a morte da amples-
so forzato e suicidio) che impediscono lo sviluppo pieno e
armonioso, l’esplicazione e la realizzazione della persona.
Complicazioni da gravidanza e parto sono le principali
cause di morte per le ragazze nel mondo: con rischi 5 vol-
te superiori per le minori di 15 rispetto alle ventenni. I 2
milioni che si salvano accusano prolasso, rottura dell’utero,
fi stole da gravidanza e parto, lacerazioni a vescica, retto e
vagina, con disturbi cronici e incontinenza grave. Muoiono
imputridite nella vergogna, abbandonate da mariti e comu-
nità. Le baby bride hanno più probabilità di contrarre
l’AIDS rispetto alle maggiorenni sessualmente attive, per-
ché copulano con adulti malati e non sanno negarsi o esi-
gere l’uso del preservativo. Studi recenti condotti su 97
paesi dimostrano che ridurre il matrimonio precoce va a
benefi cio della riduzione della mortalità materna. Ci sono
rischi anche per il nascituro, con aumento della mortalità
perinatale e un rischio più elevato di mortalità. Patologie,
nati morti e morti di neonati sono più elevati del 50% per i
fi gli di madri sotto i 20 anni di età. Altre conseguenze rica-
dono su famiglia, società e nazione intera, ma conoscenza
e consapevolezza della reale portata sono ancora scarse.
Il matrimonio precoce è una delle ragioni di esclusione del-
le giovani dalla scuola. Obblighi di mantenimento e istru-
zione diventano superfl ui per la famiglia delle promesse
spose. Sono le madri per prime a dire: “Perché nutrire una
mucca che non è tua?”
Le più povere hanno maggiori probabilità dei maschi di
non essere addirittura mai iscritte a scuola o abbandonare
l’istruzione primaria (lo fa una su 5). Se riescono ad acce-
dere alla secondaria hanno invece una probabilità 6 volte
minore delle altre di sposarsi presto, curano meglio i fi gli
Il relativismo culturale non può tollerare,
né giustifi care pratiche aberranti che
assecondano tendenze pedofi le
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Foto di Stephanie Sinclaire


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