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Numero 5 del 2014

Europee, come e perché?


Foto: Europee, come e perché?
PAGINA 49

Testi pagina 49

43Maggio 2014
Orioli, Titta Cosetta Raccagni, Lidia Ravviso, Emanue-
la Rossi, Slavina, Roberta Torre, oltre a Tiziana Loporto
e Monica Stambrini, ideatrici del progetto) a realizzare
cortometraggi porno-erotici sono tante, a partire dall’i-
dea di “rispondere a un’esigenza, provare a colmare una
lacuna”, a quella di “raccontare come nasce e come si
scatena il desiderio” o sopperire ad una “mancanza politi-
ca, culturale e di immaginario”. Per finanziare l’ambizioso
progetto, che partirà nel luglio prossimo con la massima
libertà espressiva ed estetica, le registe hanno dato vita
ad una campagna di crowdfunding, tramite la piattaforma
Indiegogo e grazie ad Art for Porn, una vendita di opere
d’arte donate per la ‘causa’. “Abbiamo trovato molta più
attenzione e sostegno nel mondo dell’arte contemporanea
che non in quello del cinema; qualcuno pensa che sarà
difficile trovare attori uomini disponibili a lavorare in scene
di sesso esplicite ma forse scopriremo il contrario, anzi, se
siete interessati, fatevi avanti!”. I primi tre progetti ad esse-
re realizzati saranno i cortometraggi “Seratina”, di Anna
Negri, “Mano di velluto, di Regina Orioli e “Queen
Kong” di Monica Stambrini.b
NiNfomaNia
in due volumi
Già presentato ai Festival Sundance e Berlino, esce in Italia, nella versione ‘castigata’, Nymphomaniac voll. 1 e 2, ultima dibattuta opera ‘hard’ (o presun-
ta tale) del regista danese Lars Von Trier (Dancer in the
Dark, Dogville, Melancholia). Noto per le sue provocazio-
ni, l’autore intende qui esprimere la sua visione critica,
tragica e sarcastica del sesso, dell’autodeterminazione
e della vita, attraverso il racconto di Joe (un’anaffettiva
e sognante Charlotte Gainsbourg), una donna affetta da
ninfomania che si proclama come ‘essere vivente orribi-
le’ e delle sue innumerevoli relazioni sessuali, all’anziano
professore universitario Seligman, interpretato dall’attore
svedese Stellan Skarsgard,
il quale vuole giustificarne a
tutti i costi l’operato. Come
in una seduta psicoanaliti-
ca, lo sguardo del regista
entra nei meandri della
psiche e dei limiti umani,
confrontandosi, in manie-
ra complessa ed ironica al
tempo stesso, con i grandi
temi dell’arte, della filosofia,
della religione e della lette-
ratura, fra scene di sesso
e nudità, anche maschili,
esplicite (nella versione
hardcore del film sono stati
utilizzati attori porno come
controfigure) ma non così
sconvolgenti, e dotti divertissement ammiccanti, come la
pesca con la mosca, la sequenza numerica di Fibonacci o
la musica polifonica del grande Bach. Von Trier non smen-
tisce il suo stile e le sue idee corrosive, originali e mai ad-
domesticate. Indimenticabile il cammeo della grande Uma
Thurman, moglie tradita, nel vol.1 del film.
DoNNe e Natura
“iN Grazia Di Dio”
Acclamato da pubblico e critica - perfino Saviano ha lanciato
un appello pro-pellicola - l’ultimo film di Edoardo Winspeare
(Sangue vivo, Il miracolo), In Grazia di Dio, distribuito da Good
Films, racconta in modo sapiente e naturalista la crisi dell’Ita-
lia che lavora(va), attraverso un magnifico quartetto di donne,
caratteri e generazioni che, in Salento, a causa della chiusura
per debiti della piccola fabbrica tessile di famiglia, si ritrovano
loro malgrado a tornare a vivere in campagna:
la nonna vedova, vera anima pacificatoria del-
la famiglia, accetta la vita come viene, lavora
la terra e si risposa all’età di 65 anni; la nipote,
Ina, ribelle e scontenta, superficiale e contrad-
dittoria, passa il tempo fra un flirt e l’altro, sen-
za pensare a niente; Adele (vera protagonista
del film), madre di Ina, indurita ed incapace di
cogliere l’amore che la sfiora più volte, tenta
invano di controllare l’in-
controllabile, sentendosi
depositaria di ogni responsabilità; Maria
Concetta, sorella di Adele, coltiva il sogno
di lavorare con Ozpetek e canta nel coro
della chiesa. Disperse, amareggiate, gio-
iose o tristi, le quattro donne si stringono
e si respingono mentre riscoprono, senza
falsi sentimentalismi, le radici, la terra, il
baratto, la solidarietà ed iniziano a riconsiderare il senso della
vita e delle relazioni umane ed affettive. Inno alla terra di Puglia,
alla forza delle donne ed alla vita ‘ecologica’, il film ha avuto il
sostegno dell’Apulia Film Commission. Nessuna delle protagoni-
ste è attrice di professione, a partire dalla bella e brava Celeste
Casciaro, moglie di Winspeare, nel ruolo di Adele, e da Laura
Licchetta, figlia di Celeste, di professione estetista e truccatrice.


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