Numero 9 del 2016
Viva la scuola
Testi pagina 37
35Settembre 2016
INTELLIGENZA CONTRO FORZA.
CHI VINCE?
Le protagoniste femminili sono due giovani molto diverse
tra loro. Shu Mei è una monaca guerriera e Chun Yu una ra-
gazzina insicura. Con le sue prepotenze il figlio del signore
del villaggio terrorizza gli abitanti, che non osano ribellarsi,
e arriva a pretendere in moglie l’indifesa Chun Yu, anche
contro la sua volontà. La libertà è una conquista che non
si può delegare ad altri, spiega la monaca guerriera alla
piccola amica, che prende coraggio e impara il Kung Fu
per sfidare il terribile e gigantesco Wong. Il finale non lo
riveliamo e invitiamo a leggere e regalare questa graphic
novel dal romantico titolo “Pioggiadiprimavera” che fir-
mano Paolina Baruchello - traduttrice, appassionata di
Kung Fu e delle sue leggende - e Andrea Rivola - tra gli
illustratori più originali nel panorama italiano -. Una bella
favola che spiega con gentilezza ed efficacia un percorso
di empowerment femminile. Un ringraziamento all’editore
Sinnos che, dopo il successo di Cattive ragazze e Adesso
scappa, continua a promuovere contenuti rispettosi delle
donne e delle differenze in generale attraverso linguaggi
apprezzati dalle giovani generazioni, ma godibili anche da
un più vasto pubblico.
Paolina Baruchello e Andrea Rivola
Pioggiadiprimavera
Ed Sinnos, pagg 63, euro 10,00
CON LO SGUARDO INNOCENTE
DI UN BAMBINO
Un villaggio del Nord-Est dell’Ungheria ai confini con l’U-
craina. Una comunità di diseredati attaccati ad una terra
che c’è ma non sembra appartenere a nessuno dei suoi
membri, una famiglia protagonista e spettatrice di una vita
che le scivola addosso con giornate che si susseguono
senza speranze di cambiamento. Questo scenario è al
centro de I senza terra (Marsilio, 2016) dello scrittore un-
gherese Szilárd Borbély, nato a Fehérgyarmat, piccolo
centro situato non distante dalla frontiera con l’Ucraina e
la Romania. Si tratta del suo primo e ultimo romanzo dal
momento che l’autore è morto suicida nel febbraio del 2014
all’età di cinquantuno anni.
Quello di Borbély, è un
lavoro dai tratti presumi-
bilmente autobiografici:
a un’infanzia difficile si è
aggiunta, poco più di un
decennio fa, la perdita
della madre brutalmente
uccisa in una rapina. La vi-
cenda si svolge negli anni
Sessanta, sotto un regime
che ha già provveduto da
tempo ad espropriare le
terre. Gli eventi raccontati
nel romanzo si producono
davanti agli occhi di un
bambino che cerca di fug-
gire dalla realtà in cui vive
inventando una dimensio-
ne tutta sua, le cui regole sono dettate dai numeri primi.
Definito dal Nobel ungherese per la letteratura Imre Ker-
tész, recentemente scomparso, “la grande promessa
spezzata della letteratura ungherese”, Borbély è stato prin-
cipalmente un poeta e il suo romanzo, di grande respiro
letterario e umano, reso in italiano dall’eccellente traduzio-
ne di Mariarosaria Sciglitano, affronta temi e situazioni
difficili riuscendo a evocare atmosfere e stati d’animo con
uno sguardo poetico che arriva ad assolvere pietosamente
questo mondo di diseredati e descrive con tenerezza lo
sguardo del bimbo che osserva quanto avviene intorno a
sé e non giudica.
Massimo Congiu
Szilárd Borbély
I senza terra
(Titolo originale: Nincstelenek – Már elment a Mesijás?)
Ed Marsilio, pagg 264, euro 18,50
pp.34_35 LIBRI_settembre_2016.indd 35 03/08/16 17.25