Numero 4 del 2006

Testi pagina 24

aprile 2006 noidonne24
Ci sono molti modi per parlare dellavoro delle donne: le inchieste, i
dati, la saggistica, i convegni. E' ancora
scarsa però la narrazione in forma crea-
tiva del lavoro femminile, come se il lin-
guaggio artistico fatichi a trovare le
parole giuste per raccontare quella che
ormai è a pieno titolo un'esperienza cen-
trale nella vita delle donne. Per questo
come Consigliera di parità ho di recente
appoggiato un premio di narrativa che
raccontasse il lavoro delle donne, orga-
nizzato a Pescara, e per questo ho pen-
sato ad una nuova iniziativa: un pre-
mio fotografico che verrà lanciato l'8
marzo e che si concluderà nella setti-
mana del 1° maggio, per raccogliere
immagini dal mondo del lavoro femmi-
nile declinato in tutti i suoi molteplici
aspetti, da quelli più tradizionali a
quelli più innovativi. 'Donne al lavoro',
dunque, protagoniste in un duplice
senso: come oggetto della fotografia,
ma anche come soggetti. Infatti il con-
corso è riservato alle donne fotografe,
affidando al loro sguardo e al loro
obiettivo le molteplici chiavi di lettura
di questa variegata e complessa realtà.
Si può partecipare sia con stampe che
con foto in digitale, in bianco e nero o a
colori. Il concorso è aperto a tutto il ter-
ritorio nazionale e vedrà al collabora-
zione della FIAF e dell'Aternum
Fotoamatori Abruzzesi.
La premiazione avverrà
il 6 maggio a Pescara e
subito dopo si inaugurerà
la mostra con tutte le foto
pervenute, che rimarrà
aperta fino al 13 maggio.
Tutte le foto, vincitrici e non, potran-
no essere utilizzate dalla Consigliera di
Parità per illustrare materiali di comuni-
cazione inerenti alle proprie attività isti-
tuzionali citando il nome dell'autrice.
Le foto dovranno pervenire entro il
20 aprile 2006. Informazioni nel sito
www.provincia.pescara.it/consigliera
* Consigliera di Parità
Provincia di Pescara
Basta un “Clic”
Pescara / Concorso fotografico
* Maristella Lippolis
Piemonte
Nominate le nuove consigliere regionali
Promuovere l'occupazione femminile, sostenere le politiche
attive del lavoro e della formazione professionale, rilevare
violazioni della normativa in materia di parità, in colla-
borazione con le locali Direzioni Regionali e Provinciali
del lavoro, Inps e Organizzazioni Sindacali, fornendo con-
sulenza e patrocinio gratuito nei casi di necessità. Questi
alcuni dei compiti delle Consigliere regionali di Parità
ricordati in occasione della presentazione delle nuove
nominate per il Piemonte, l' avv. Alida Vitale (effettiva) e
l'avv. Franca Turco (supplente). La presentazione è stata
occasione anche per fare il punto sulla situazione dell'oc-
cupazione femminile nella regione. "In Piemonte la presen-
za femminile fra gli occupati, pur in crescita, resta comun-
que minoritaria (41,9 % a fronte del 58,1 di uomini).
Secondo le stime ISTAT la crisi industriale ha colpito
pesantemente le lavoratrici, con una flessione delle addet-
te all'industria di quasi il 25% tra il 2002 e il 2004, men-
tre è cresciuto sensibilmente il numero di donne occupate
nel terziario. Nel 2004 erano il 21,6% le donne occupate
nell'industria, il 2,9% nell'agricoltura e il 75,5 in altre atti-
vità. La presenza femminile nel terziario è del 53% del
totale, ma la quota sale al 66% nel settore dei servizi alla
persona e tocca il 77% nel comparto istruzione e sanità. Le
donne tendono a concentrarsi nel lavoro alle dipendenze:
le lavoratrici autonome sono appena il 22,6% contro il
33% degli uomini. Le donne sono fortemente sottorappre-
sentate fra i dirigenti e gli imprenditori, mentre si concen-
trano, nei dipendenti, fra gli impiegati esecutivi e nei lavo-
ratori autonomi fra le posizioni di carattere parasubordi-
nato, con ovvie ricadute sui livelli retributivi. Il 10,5 delle
lavoratrici dipendenti inoltre ha un'occupazione tempora-
nea, contro il 7,5 degli uomini, ma la quota di occupate
precarie sale addirittura al 41% fra le giovani fino a 24
anni, a fronte del 33% maschile".
Le ombre prevalgono sulle luci e alle Consigliere il compi-
to di agire nei confronti delle discriminazioni di "genere"
sul mercato del lavoro, che rappresenta uno tra i loro com-
piti più rilevanti.