Numero 9 del 2016
Viva la scuola
Testi pagina 24
22 Settembre 2016
Quante volte ci siamo sentite ina-deguate, in affanno, o incapaci di stabilire obiettivi e priorità nella
nostra vita? Probabilmente è accaduto a
molte di noi almeno una volta. Cosa fare
in quei casi? A chi rivolgersi? Se ad afflig-
gerci non sono traumi familiari o disturbi
relazionali complessi per i quali occor-
re uno psicologo o uno psicoterapeuta,
bensì ci danniamo su questioni concrete,
come, per fare due tra i tanti esempi, la
crescita professionale o il rapporto con il
proprio corpo, si può pensare di ricorrere
a un coach. Figura a metà tra il formatore
e il trainer nata per accompagnare lo svi-
luppo dei manager in azienda in America
negli anni ‘90, oggi il coach diventa perso-
nal oltre che tutor aziendale e il suo cam-
po d’azione si allarga a diverse sfere di interesse, tanto che
alcune stime, basate su un’indagine dell’International Coa-
ching Federation Global su coaching, consulenza e forma-
zione in 15 Paesi, parlano di un giro d’affari di due miliardi
di dollari nel mondo. Di questi, circa 850 milioni in Europa e
una ventina in Italia dove, nonostante la crisi, o forse proprio
in ragione di essa, attività e fatturato sono aumentati negli
ultimi quattro anni del 20 per cento. Di cosa significhi essere
coach e delle ragioni della crescita del settore ne abbiamo
parlato con Giovanna Giuffredi, una delle massime esperte
di coaching in Italia. Oltre a essere un Professional Certified
Coach, Giovanna è CEO di Life Coach Italy s.r.l, Direttrice di-
dattica di Advanced Coach Academy e Direttrice editoriale
della rivista di settore ‘Coaching Time’.
Quando e perché ha deciso
di diventare coach?
È stato un cammino a tappe, per progressioni successive,
attraverso cambiamenti e passaggi tra professioni solo
apparentemente simili. Solo per citare le tappe più salien-
ti, dopo la laurea in psicologia, ho approfondito il counsel-
ling rogersiano e la psicoterapia sistemico-relazionale e
ho lavorato come consulente nell’orientamento scolastico,
universitario e professionale per molti
anni. In seguito, come psicologa del la-
voro ho seguito molte aziende e come
valutatrice di programmi comunitari mi
sono dedicata alle analisi dei progetti fi-
nanziati nel mercato del lavoro. Nel frat-
tempo sono diventata giornalista pubbli-
cista e avevo ancora i miei pazienti, ma
c’era di fondo qualcosa che mi spingeva
a fare altri cambiamenti. Il filo condut-
tore è riconducibile alla ricerca di una
dimensione professionale appagante
che per me corrisponde alla possibilità
di aiutare le persone a sviluppare le loro
potenzialità. E solo quando ho incontra-
to il Coaching, ho lasciato andare tutte
le altre professionalità, per dedicarmi
completamente a questo straordinario
approccio, che utilizzo al cento per cen-
to nel mio lavoro, con i clienti privati, nelle aziende, nella
formazione dei futuri coach e per diffondere la cultura del
Coaching. Ho quindi fondato Life Coach Italy una società
di servizi, una Scuola di Coaching, Advanced Coach Aca-
demy e un giornale online dedicato a questo approccio,
‘Coaching Time’.
Il mestiere del coach non è regolamentato
da un albo professionale al momento e può
capitare di fare confusione tra formatore,
coach, o psicologo? Cosa ha di diverso un
coach rispetto ad altri professionisti?
Il Coaching oggi in Italia è regolamentato dalla legge n°4
del 14 Gennaio 2013 (Disposizione in materia di profes-
Un settore in crescita
con un’ampia presenza femminile
e tante possibili declinazioni,
una per ogni ambito della vita.
Intervista alla coach
Giovanna Giuffredi
di Silvia Vaccaro
DEL COACHING
O DELLE PROMESSE DI CAMBIAMENTO
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