Numero 4 del 2006
E ora scendiamo in campo noi
Testi pagina 12
aprile 2006 noidonne12
Non siamo condannati alla scelta tralo zapping eterno o la rimozione
dell'elettrodomestico per evitare di esse-
re vittime di un'offerta televisiva sempre
più trista e volgare. Recuperare la possi-
bilità di un rapporto sereno ed equili-
brato col video forse si può. Il riscatto è
affidato ad un'iniziativa interessante e
il Comitato nazionale "Per un'altra TV",
che a gennaio ha dato il via alla rac-
colta delle firme per una legge di inizia-
tiva popolare per la riforma del sistema
radiotelevisivo, è sostenuto da autore-
voli nomi del mondo della cultura, della
scienza e dello spettacolo. Da
Alessandro Haber a Margherita Hack,
da Claudio Amendola a Furio Colombo,
da Valeria Golino a Laura Perego a Alex
Zanotelli, le firme sono davvero tante in
un inedito miscuglio che lascia ben spe-
rare sulle contaminazioni, tutte positi-
ve, che può far nascere. "Ogni individuo
ha il diritto fondamentale e inviolabile
all'informazione sugli eventi della vita
sociale, politica e culturale in modo
pluralistico e rispettoso dei diritti fon-
damentali della persona". Così l'incipit
della proposta di legge che, richiaman-
dosi agli artt 2, 3 e 21 della
Costituzione, afferma il diritto alla
"libertà di formazione delle proprie con-
vinzioni morali, sociali, politiche, reli-
giose e culturali in genere, nonché la
libertà di manifestazione delle proprie
opinioni mediante tutti i mezzi di
comunicazione".
Il testo (è on line nel sito) è stato sti-
lato da un gruppo di lavoro formato da
giornalisti e giuristi che hanno raccolto
l'appello lanciato da Sabina Guzzanti
con il suo film "Viva Zapatero". L'idea di
fondo è quella di sottrarre il servizio
pubblico all'ingerenza dei partiti e rilan-
ciare intorno a questa proposta un
dibattito culturale. Per la raccolta delle
firme, possibilmente attraverso la costi-
tuzione di gruppi locali "Per un'altra
TV", c'è tempo fino a luglio, ma è meglio
affrettarsi anche per utilizzare i tavoli e
le piazze come momenti di incontro per
sollecitare tanti cittadini e cittadine a
riflettere sulla qualità dell'informazione
e dell'offerta televisiva in generale.
Tante firme, più consapevoli, divente-
rebbero anche più pesanti.
Proposta di legge
di iniziativa popolare
Ecco in sintesi le nuove norme in
materia di disciplina del sistema delle
comunicazioni audiovisive e sulla con-
cessionaria del servizio pubblico radio-
televisivo previste nella proposta di
legge.
Obiettivo principale:
regolamentare la materia per assicu-
rare il pluralismo, la libertà, l'obiettivi-
tà, la correttezza e la imparzialità delle
trasmissioni di reti pubbliche e private,
sottraendo il servizio pubblico all'inge-
renza dei partiti politici.
Strumenti operativi:
Consiglio per le comunicazioni
audiovisive
Composizione:
21 Consiglieri in rappresentanza
della società civile (11); Parlamento
(7); Regioni, Comuni e Province (3);
Compiti principali:
nomina il CdA (5 membri) della RAI
con funzioni esclusivamente gestionali,
sulla base di criteri di professionalità e
di indipendenza; nomina con gli stessi
criteri i componenti dell'Autorità per le
Garanzie nelle Comunicazioni; svolge
una funzione di indirizzo delle attività
pubbliche e private attraverso racco-
mandazioni rese esecutive dall'autorità
di garanzie.
Viene abrogata l'attuale Commis-
sione Parlamentare di Vigilanza e
indirizzo
Servizio pubblico RAI:
Consiglio di Amministrazione con
funzioni esclusivamente gestionali
(amministrative e tecniche). Cinque
membri selezionati attraverso concorsi
pubblici: eleggono nel loro ambito il
Presidente; nominano il Direttore
Generale.
Finanziamento:
Servizio Pubblico: finanziato princi-
palmente dal canone e per la parte resi-
duale dalla pubblicità.
Attività commerciali: finanziate
esclusivamente dalla pubblicità come
l'emittenza privata.
Per saperne di più
e organizzare un banchetto:
www.perunaltratv.it
perunaltratv@gmail.com
Comitato "Per un'Altra Tv"
Via del Gesù 56, 00186 Roma
334 8917914 - 334 3606680
Cogliamo l’onda, firmiamo
Radio e TV
proposta di legge di iniziativa
popolare per la riforma del
sistema radiotelevisivo
Tiziana Bartolini