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Numero 3 del 2014

Il mio, il nostro, il loro 8 Marzo


Foto: Il mio, il nostro, il loro 8 Marzo
PAGINA 52

Testi pagina 52

46 Marzo 2014
Il verde è il colore più capriccioso e ambiguo di tutta la tavoloz-za, che da un lato simboleggia la natura, la speranza, la fortuna e la libertà ma dall’altro è associato al veleno, alla rabbia, all’in-stabilità del denaro e persino al demonio.
ella storia il verde, per la diffi coltà di riproduzione naturale, ha
avuto poca diffusione tanto da non avere neppure una paro-
la specifi ca che lo defi nisse, si dovette attendere i romani che
chiamarono questa tonalità viridis ma non con-
ferendogli nessuna valenza e diffusione. Solo
con l’anno mille e l’adozione del verde per i pa-
ramenti liturgici della Chiesa questo colore avrà
un ruolo nell’abbigliamento e nell’arte.
Gli artisti già nel Medioevo capiscono di po-
ter ricavare il verde dalla mescolanza di blu e
giallo ed ecco che dal tardo Medioevo e nel
Rinascimento il verde entra a pieno titolo nella
tavolozza dei più grandi maestri pittori. Nel ‘700
diviene il colore della nova classe, la borghe-
sia, perché i nobili scelsero come sappiamo il
regale blu. Nel romanticismo il verde tocca l’api-
ce della diffusione; diverrà il colore della natura
da rappresentare, da imitare e da proteggere.
Sarà il segno di libertà, salute, sport ed ecolo-
gia. Colorerà tutto: le vesti, i parati, le porcella-
ne e i preziosi gioielli ricchi di smeraldi, agate
e malachite. Nel ‘900 la moda guarda al verde
con indifferenza, diremo noi lo snobba, perché
sempre più rappresenta una vera e propria ide-
ologia. La benzina verde, le vacanze verdi, le rivoluzioni verdi e
il verde Padania che con il colore in questione non hanno niente
a che fare. Ecco che quando compare sulle passerelle è sempre
associato ad altri colori come il blu, il viola e il fucsia tanto amato
da Saint Laurent. Il detto popolare toscano ci dice: “chi di verde
si veste, troppo di beltà sua si fi da , ritenendo il verde un tono
aggressivo, evidenziatore di tratti somatici e caratteriali rivelato-
ri di stati d’animo come l’ira ma anche della speranza. “Verde
peranza , infatti, e grande clamore ha destato la sposa in verde
presente nelle ultime collezioni parigine.
Da pisano voglio pensare al tappeto d’erba che circonda la
piazza dei Miracoli: non poteva che essere verde l’elegantissima
cornice di così tanta magnifi cen
za architettonica di marmo bianco
scintillante. E la storica residenza
Toscana, villa Roncioni, che ospita
la nostra collezione di costumi di
scena è immersa in un grande parco
con infi nite varietà di verdi ridondan
ti. È osservando la nostra sterminata
e variopinta collezione di manufatti sartoriali che abbiamo colto
l’occasione per suggerirvi di indossare il verde, quello dell’ira e
della rabbia ma il verde della libertà e della speranza!
TUTTE LE SFUMATURE
DEL VERDE
www.fondazionecerratelli.it
diegoarte@libero.it
“…mi ha colpito all’improvviso con l’accetta,
stavo mangiando al tavolo a colazione, poi mi ha trascinato
in bagno, ha proseguito colpendomi un’infi nità di volte,
se non fossi riuscita a reagire mi avrebbe ucciso…”.
Questo il racconto che la donna ha fornito al Giudice Minorile. Il
Tribunale Penale ha dichiarato il marito colpevole del delitto di
tentato omicidio aggravato e l’ha condannato alla pena di anni
dieci di reclusione. Il Tribunale per i Minorenni ha dichiarato il
padre decaduto dalla potestà genitoriale. Viene avviato il pro-
cedimento di separazione, da parte della moglie, nell’ordinanza
presidenziale, resa dal Tribunale, si legge che nei confronti del
marito è stata disposta la custodia in carcere con l’imputazio-
ne di tentato omicidio della moglie per avere l’uomo, all’inter-
no dell’abitazione familiare e alla presenza del fi glio minore di
anni 6, colpito con un’ascia la moglie ferendola gravemente…
per tale motivo è stata disposta dal Tribunale per i Minorenni la
sospensione della potestà paterna sui due fi gli minori, dopo tali
premesse, il Giudice della separazione affi da in via esclusiva
i fi gli alla madre e dispone che il padre veda i fi gli nei tempi e
con le modalità ritenute opportune dai Servizi Sociali ..e ove i
fi gli lo richiedano….
Secondo i Giudici, la priorità da salvaguardare resta sempre e
soltanto la ricostruzione del rapporto padre fi gli, a prescindere
dai comportamenti del genitore.
pesso, i fi gli rifi utano di incontrare il genitore, di cui ricordano
comportamenti maltrattanti sulla loro madre, in questi casi l’Au-
torità Giudiziaria ritiene che l’antitodo per il minore sia proprio
quello di avere un rapporto con la fi gura genitoriale di cui si ha
timore, perché solo ripercorrendo il trauma, solo affrontando il
padre violento, il minore può superare il dramma di ciò che ha
vissuto, diversamente, una frattura netta con il genitore compor-
terebbe una ferita non più guaribile.
Una cosa sembra certa: quale garanzia di buona genitoriali-
tà può dare per il futuro un genitore che ha commesso atroci
condotte? Quali garanzia di buona genitorialità può dare un ge-
nitore che ha causato un grave pregiudizio al fi glio asta un
programma di visite protette per far capire al padre le colpe di
cui si è macchiato e per evitare il protrarsi di comportamenti
inconsulti?
Forse solo uno stretto e serio programma di recupero della ge-
nitorialità e la verifi ca positiva di tale percorso può consentire un
tentativo di ricostruzione del rapporto padre fi glio.
MI HA COLPITO
ALL’IMPROVVISO
FAMIGLIA
Sentiamo
l’Avvocata
di Simona Napolitani
mail: simonanapolitani@libero.it
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