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Numero 3 del 2014

Il mio, il nostro, il loro 8 Marzo


Foto: Il mio, il nostro, il loro 8 Marzo
PAGINA 43

Testi pagina 43

37Marzo 2014
La nuova fatica letteraria di Marinella Fiume, Sicilia esoterica, per i tipi di Newton Compton editori, testi-monia lo spessore della grande studiosa e italianista.
La Fiume percorre l’isola in lungo e largo, scrivendo di uo-
mini, cavalieri, dei, alberi, funghi, manna, papiri, terremoti,
streghe, santi, medici e medichesse, narrati attraverso la
potenza della letteratura che si dispiega nei luoghi stessi.
Emblematici i megaliti dell’Argimusco, tra i Nebrodi e i Pe-
loritani, a nord dell’Etna, “un’alchemica Stonehenge sicilia-
na, in cui uno staff di giovanissimi esperti sa far parlare la
scienze al cuore degli uomini coniugandola con la magia,
la poesia, la musica delle sfere”. Abbiamo rivolto alcune
domanda all’autrice.
Mistero e realtà si fondono nella tua Sicilia esoterica.
É questa regione, nella sua bellezza e complessità,
una materia esoterica ante-litteram o cos’altro?
Il mio libro è idealmente diviso in tre sezioni: Luoghi, Sape-
ri, Personaggi. Tra questi ultimi ve ne sono alcuni antichis-
simi: da Ermete Trismegisto a Pitagora a Empedocle, altri
scomparsi da pochi anni: come il raccoglitore di tradizioni
etnee Santo Calì, o Antonio Nicoloso, che fu per tanti anni
la più vecchia guida dell’Etna, o Angelo D’Arrigo, cam-
pione del mondo di volo libero ed etologo, che io chiamo
“l’uomo uccello” riprendendo il mito di Icaro. Con questi
ultimi ho condiviso una preziosa amicizia e ho avuto il
bene di intervistarli lungamente e di apprendere da loro.
Come vedi mito e storia si intrecciano, come luoghi sape-
ri personaggi, da qui la complessità dell’Isola, come nel
caso delle presunte streghe che tra il Cinque e il Seicento
affollavano le tetre carceri dello Steri a Palermo, sede del
Tribunale della Santa Inquisizione siculo-spagnola, prove-
nienti da tutta la Sicilia. In chiave esoterica, l’uomo che
cerca la via del proprio cielo interiore è il Pellegrino, il
Viandante, che procede ad Oriente, perché passato, pre-
sente e futuro della vita sono divisi dalla mente dell’uomo
ma agiscono all’unisono nella sua coscienza e la infl uen
zano. Una dimensione del tempo che mentre sembra irra-
L’ALTRA
DIMENSIONE
DELLA
SICILIA
zionale si ricollega con la scienza. È questa quella che io
defi nisco materia esoterica.
La Sicilia esoterica è un luogo dell’anima e un luogo
fi sico, allo stesso tempo, fatto di persone e storie, in
alcuni casi, sconosciute ai più! Perché, secondo te?
Direi che se assumi questa prospettiva, da un lato nuova,
dall’altro antica quanto il mondo, tutta l’essenza dell’Iso-
la è esoterica, come ci suggeriscono i più grandi scrit-
tori siciliani, e inoltre c’è una prospettiva esoterica nella
topografi a dei pi disparati luoghi del pianeta. Dipende
dallo sguardo che sai gettare sul mondo. Allenare que-
sto sguardo per me è stato naturale, anche se frutto di
un lungo esercizio: devono incontrarsi sensibilità e cono-
scenza. Ma, se vuoi scoprire le mille “truvatùre” custodite
da arcane formule magiche che la Sicilia nasconde, devi
soprattutto osare e non fermarti intimidita davanti al pre-
giudizio, vero ostacolo e limite alla conoscenza. E questo
è più facile alle donne farlo.
Qual è quel pezzo di Sicilia esoterica, che hai racconta-
to, che più ti appartiene e perché?
Se proprio devo scegliere, opto per l’Etna, vero e proprio
catasto magico, sede di demoni infernali e della paradisia-
ca Avalon, dove continuano a vivere la loro vita immortale
Re Artù, la sorella Morgana e i cavalieri della Tavola roton-
da. E dove meglio del suo cratere i Templari avrebbero
potuto custodire il Santo Graal?
Mirella Mascellino

Versione integrale dell’intervista: http://www.noidonne.org/
blog.php?ID=05151


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