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Numero 3 del 2014

Il mio, il nostro, il loro 8 Marzo


Foto: Il mio, il nostro, il loro 8 Marzo
PAGINA 19

Testi pagina 19

17Marzo 2014
trice, da dieci anni convertita all’Islam che sull’8 marzo
ha un’opinione profondamente critica. In linea con la tra-
dizione basata sui fondamenti della religione di Maomet-
to e con l’interpretazione “femminista” propria di una
lettura approfondita del Corano: Da anni l’Islam
riconosce alle donne diritti che nessuna altra legge occi-
dentale moderna e democratica ci ha mai accordato, se
non di recente. Alludo al diritto di divorziare, di abortire, di
lavorare e di tenere per s il frutto del proprio lavoro. Di di-
sporre in completa autonomia dei propri beni, di votare, di
essere adeguatamente istruite, di scegliere il proprio spo-
so e di poter mantenere il proprio cognome anche dopo il
matrimonio. Purtroppo molti musulmani rinnegano a torto
tali diritti, così come l’Islam politico al Governo in un buon
numero di nazioni non li riconosce, il Corano però ce li
assegna. i domando uindi che isogno a iamo di
uesta falsa festa commerciale. Dobbiamo pretendere
rispetto e attenzione ogni giorno dell’anno. Nessun gran-
de uomo avrebbe mai potuto scrivere una sola riga senza
il contributo delle donne, delle madri, delle sorelle, delle
mogli e delle figlie. e l’uomo è da sempre la carrozzeria
ben visibile della Storia, la donna ne costituisce il motore
profondo. Ed è per questo che la Storia e l’uomo hanno un
enorme debito nei confronti della donna, debito che due
fiori di mimosa e un fiocchetto giallo un solo giorno l’anno
non bastano a saldare”.
UN POSTO
DI LAVORO
ALLE DONNE
VITTIME
DI VIOLENZA
CAMST OFFRE PERCORSI
DI INSERIMENTO LAVORATIVO
ALLE DONNE CHE FUGGONO
DA SITUAZIONI DI VIOLENZA.
DIECI LE ASSUNZIONI EFFETTUATE
AD OGGI. CREATO IL SITO
PUNTODONNE.IT
PER INFORMARE E OFFRIRE
Camst, gruppo leader nella ristorazione collet-tiva e commerciale, ha rinnovato, anche per il 2014, la convenzione con i Centri Antivio-
lenza della rete D.I.Re. (Donne in rete contro la vio-
lenza) per offrire percorsi di inserimento lavorativo,
presso le proprie strutture produttive (cucine, self
service, mense aziendali, …) dislocate in tutta Ita-
lia, alle donne che fuggono da situazioni di violenza.
Ad oggi sono dieci, su tutto il territorio nazionale, le
assunzioni che sono state effettuate nell’ambito del
progetto e, grazie alla nuova convenzione siglata, al-
tre donne potranno entrare a far parte del progetto.
I percorsi di inserimento lavorativo vengono attivati
in collaborazione con i Centri Antiviolenza che se-
guono le donne vittime di violenza, in base alle op-
portunità occupazionali, ed è garantita la massima
riservatezza, a tutela della sicurezza e della sere-
nità delle donne coinvolte. Nell’ambito del progetto
è stato creato anche il sito Internet PuntoDonne.it
(www.puntodonne.it). Il sito ha due obiettivi: informa-
re su studi, legislazione e iniziative in tema di dirit-
ti delle donne e offire strumenti concreti alle donne
in difficoltà che cercano sostegno e protezione per
uscire dalla spirale di violenza quotidiana. È la ONG
COSPE, da sempre attiva sui diritti delle donne in
Italia e nel mondo, a curare i contenuti.


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