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Numero 3 del 2014

Il mio, il nostro, il loro 8 Marzo


Foto: Il mio, il nostro, il loro 8 Marzo
PAGINA 24

Testi pagina 24

22 Marzo 2014
CIR food Cooperativa Italiana di Ristorazione
è una delle maggiori aziende italiane ed europee del settore
con 11mila dipendenti di cui 1.200 cuochi. È presente in 16
regioni e 70 province con quasi 500 milioni di euro di fatturato
e sviluppa la propria attività in tutti i segmenti della ristorazio-
ne collettiva (scuole, ospedali, aziende, case di riposo, mili-
tari e comunità), della ristorazione commerciale con ristoranti
self service e pizzerie, dei buoni pasto e banqueting. Abbia-
mo intervistato Chiara Nasi, avvocata e Presidente dal giu-
gno 2013 dopo aver ricoperto, in 18 anni, vari incarichi sem-
pre nella stessa impresa.
Lei è Presidente di CIR food da meno di un anno, che
esperienza sta vivendo?
Prima di assumere questo incarico ho fatto un percorso
abbastanza lungo all’interno di questa cooperativa. Ho
ricoperto diversi ruoli da responsabile dell’ufficio legale,
a direttore del personale, negli ultimi due anni ho affian-
cato come vice presidente il mio predecessore, che mi ha
consentito di vivere, sperimentare e capire l’azienda a 360
gradi, per essere pronta a prendere il comando. È una ere-
dità pesante, perché il precedente presidente Ivan Lusetti
ha fatto la storia di quest’impresa con 30 anni di successi
e la mia volontà è il raggiungimento di obiettivi altrettanto
importanti. Questo ruolo mi carica di responsabilità, ma
anche di tante soddisfazioni.
Come concilia la famiglia con i molti impegni che una im-
presa come la vostra richiede?
Da presidente non è cambiato tanto, perché gli impegni
erano molti già prima, quando ero direttore del persona-
le con 11mila dipendenti in tutt’Italia. È chiaro che ora ho
più responsabilità e devo essere sempre presente quando
vengono prese delle decisioni importanti, o si determina-
no linee guida e strategie per la
cooperativa. Lavorando su un
vasto territorio e volendo parla-
re direttamente con i nostri di-
pendenti e con tutti i nostri soci
devo muovermi molto. Quando
però sto con la famiglia mi de-
dico a loro staccando la spina.
o un figlio che ha sette anni,
probabilmente dovrei dedicar-
gli più tempo, lo so, ma cerco
di investire sulla qualità dei
momenti che con lui trascorro.
Bisogna anche avere una fami-
glia preparata, a volte sono più
preparate le aziende ad avere
delle manager al femminile che
non le famiglie, perché sono le donne a sentire maggior-
mente la responsabilità della casa e della famiglia, ma se
c’è collaborazione ci si riesce. Noi siamo un’impresa al
femminile, abbiamo il 90% di lavoratrici e siamo portati ad
andare incontro alle esigenze delle donne.
“Bisogna preparare le famiglie”, mi sembra una chiave di
lettura interessante…
Perché il marito e la famiglia devono assecondare, non
ostacolare e non far sentire in colpa per le assenze, e in
questo io sono molto fortunata del sostegno che mi viene
dalla cerchia familiare.
Qual è la cosa che la preoccupava maggiormente quan-
do ha preso questo incarico?
Molto banalmente è la solitudine del capo quella che mi
preoccupava. Il fatto di essere da sola al comando e di
Migliorare le abitudini di consumo alimentare, rispettare le lavoratrici e curare i
clienti. Sono gli obiettivi primari di CIR food, una cooperativa sostenibile
e socialmente responsabile. Intervista a Chiara Nasi
LA CULTURA DELLA QUALITÀ
NELL’ALIMENTAZIONE
PERCORSI COOPERATIVI
di Maria Fabbricatore


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