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Numero 3 del 2014

Il mio, il nostro, il loro 8 Marzo


Foto: Il mio, il nostro, il loro 8 Marzo
PAGINA 22

Testi pagina 22

20 Marzo 2014
L’agricoltura e la terra come scelta di vita.
Sono coltivatrici, allevatrici, imprenditrici. Sono l’altra metà del
settore rurale. E sono tante. Donne in Campo è l’associazione
nazionale che le ha riunite tutte, nel contesto più ampio della
CIA-Confederazione Italiana Agricoltori, e ha messo radici
nelle principali regioni italiane. I numeri parlano chiaro. Nel
corso dell’ultimo decennio è aumentato il peso delle aziende
agricole al femminile sul totale delle aziende agricole,
passando dal 30,4% del 2000 al 33% del 2010 ed è importan-
te notare come questo sia avvenuto in un quadro nazionale ed
internazionale di forte crisi economica. Le aziende agricole
con a capo una donna sono 531.860, circa 617mila lavora-
no in azienda come parente del conduttore, di queste
432mila in qualità di coniuge.
La presenza di forza lavoro femminile nel settore primario è
molto più massiccia in Italia che negli altri paesi dell’Europa
Occidentale. Secondo dati Eurostat, infatti, nel nostro Paese
sono 1,3 milioni le donne impegnate a vario titolo nell’agricoltura,
contro le 340mila in Stati come la Francia o la Germania.
Persino in Spagna, altro Paese europeo tradizionalmente
agricolo, le donne che lavorano nel settore sono circa 660mila,
la metà rispetto a quelle italiane. I segmenti più rosa sono
rappresentati dalle aree multifunzionali del settore, ovvero
l’agriturismo (39,2%) e il biologico (32,4%), ma anche il
orovivaismo , e il vitivinicolo , a maggior
parte di loro (29,5%) ha meno di 40 anni, il 28,9% ha un’età
compresa tra 40 e 54 anni mentre le over 55 sono il 26,7%.
Inoltre fra le più giovani il 10% sono laureate.
Tante agricoltrici, quindi, che in Donne in Campo trovano un punto
di riferimento fondamentale: è diffusa sul territorio, conosciuta per i
suoi mercati nelle principali città italiane e nota per il suo simbolo, il
papavero e la spiga, che colpisce la sensibilità e la fantasia dei cit-
tadini. E proprio l’Associazione di imprenditrici agricole della CIA,
insieme a tutto il sistema confederale, ha aperto in questi giorni la
sua quarta Assemblea elettiva, che si concluderà a Roma i primi
di giugno prossimo.
“Il bilancio di questi anni è estremamente positivo - afferma
Mara Longhin, l’allevatrice veneziana che è da anni a capo
dell’Associazione -. L’ambizione di rappresentare il mondo
agricolo da un ottica femminile per offrirlo alla ri essione
del sistema confederale è pienamente raggiunta e ci inor-
goglisce constatare come alcuni temi importanti siano
divenuti patrimonio della CIA portando a compimento l’in-
tento di integrare visioni e sensibilità diverse. In questi anni
la rete di donne in campo è cresciuta ed è stata capace di
elaborare spontaneamente una visione comune dello sviluppo
e progresso del settore agricolo e, contemporaneamente, di
svolgere egregiamente il nuovo ruolo di ‘palestra’ di rappre-
sentanza per le imprenditrici agricole che andranno a ricoprire
incarichi nel sistema CIA onfidiamo - aggiunge la presiden-
te - in un forte ingresso delle donne nella rappresentanza
confederale, fattore che può essere cruciale per consolida-
re ulteriormente la nostra casa comune”.
L’agricoltura è cibo e nutrimento, è salute, identità territoriale e
culturale, è rapporto con l’ambiente e creazione di paesaggi:
Innovative, intelligenti e creative:
insieme sono una forza e vogliono
contare. Le agricoltrici di Donne in
Campo camminano determinate verso
la loro quarta Assemblea
L’AGRICOLTURA
FARÀ RISORGERE
L’ITALIA
di Serena Giudici


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