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Numero 3 del 2014

Il mio, il nostro, il loro 8 Marzo


Foto: Il mio, il nostro, il loro 8 Marzo
PAGINA 33

Testi pagina 33

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Con la firma di diverse
colleghe e colleghi del Gruppo
PD, ho presentato in Regione un
progetto di proposta di legge alle
Camere che attribuisce il “diritto
di elettorato attivo nelle elezioni
regionali, provinciali, comunali e
circoscrizionali ai cittadini che hanno
compiuto il sedicesimo anno di
età”. In Italia il suffragio universale
è stato introdotto il 2 giugno 1946
in occasione del Referendum per la
scelta fra Monarchia e Repubblica
quando, per la prima volta, anche
le donne maggiorenni poterono
partecipare al voto.
Successivamente la neonata
Costituzione fissò nella maggiore età
(18 anni a partire dal 1975) il limite
minimo per svolgere l’elettorato
attivo alla Camera e nei 25 anni
quello per il Senato. Lo stesso limite
venne adottato anche per le elezioni
amministrative e regionali, oltre che
per i referendum.
A distanza di quasi 70 anni da
quella scelta si è aperto un dibattito
che non riguarda solo l’Italia ma
tutta l’Europa, sull’opportunità
di abbassare la soglia per la
partecipazione alle sole elezioni
amministrative da 18 a 16 anni. Ci
si chiede da tempo se questa può
essere una riforma utile a cogliere
i grandi cambiamenti che hanno
riguardato la nostra società negli
ultimi decenni. Una società dove
informarsi e partecipare è più facile,
dove la scolarizzazione di massa
ha portato ad un innalzamento del
livello culturale generale e dove i
ragazzi, almeno per certi aspetti,
maturano più in fretta. Una società
che, soprattutto in un momento così
incerto, ha bisogno di dare fiducia ai
propri giovani, di affidare la propria
ripresa anche al loro dinamismo,
all’entusiasmo, alla capacità che
hanno di apprezzare le opportunità
che stanno nel cambiamento senza
timori o preclusioni mentali.
Si tratta, insomma, di valorizzare
una risorsa non meno importante
dell’esperienza e della ponderatezza
di chi i 16 anni li ha passati da
tempo. Nel contempo abbiamo
l’obiettivo di responsabilizzare i
ragazzi nei confronti della loro
comunità attraverso la possibilità
di scegliere gli amministratori
a cui affidare la gestione della
propria quotidianità. Coinvolgere
i più giovani nella cosa pubblica,
spingerli ad informarsi e a
partecipare, significa da una
parte arginarne il distacco dalla
politica, dall’altra offrire strumenti
per rafforzare i loro diritti ed
opportunità.
locandina dello spettacolo “Corpi impuri”
Evento organizzato dall’Assemblea Legislativa
dell’Emilia-Romagna in occasione
della Festa della Donna
“NON HO L’ETÀ”?
PROPOSTA ALLE CAMERE
PER GIOVANI CITTADINI
di Rita Moriconi
consigliera regionale PSI-PD


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