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Numero 3 del 2014

Il mio, il nostro, il loro 8 Marzo


Foto: Il mio, il nostro, il loro 8 Marzo
PAGINA 40

Testi pagina 40

34 Marzo 2014
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UN MUSEO
TUTTO PER S È
di Costanza Fanelli
IL NATIONAL MUSEUM OF WOMEN IN THE ART È UN LUOGO
CHE RACCOGLIE LE OPERE ARTISTICHE DELLE DONNE
E CHE VALORIZZA UN ALTRO MODO DI FARE ARTE
È stato il primo e forse è ancora l’unico Museo d’arte dedi-
cato tutto e solo alle donne. È situato a Washington, in una
delle arterie principali del centro vicino alla casa Bianca, la
e or Avenue, in un edifi cio elegante con una storia par
ticolare. Era stato progettato e realizzato agli inizi del ‘900 per
essere il Tempio dei Massoni, ma dal 1983 è stato acquistato
e restaurato in modo magnifi co per ospitare una prima gran
de raccolta privata di opere d’arte di donne, divenuta la base
espositiva di quello che è oggi il Museo, divenuto dal 1981
un’istituzione privata non profi t che vive di donazioni sia di
singoli (e sono tantissime le donne che contribuiscono) sia di
enti e aziende. Oggi il National Museum of Women in the
Art è uno dei più segnalati a Washington, meta di visite da
tutti gli USA, e ospita mostre, promuove eventi, produce cul-
tura per le donne in tutti i sensi. Il merito di tutto questo è di
una coppia di appassionati d’arte, Wilhemina e Wallace
Holladay, che girando per il mondo si innamorarono dello
stile di una pittrice del 17° secolo, Clara Peeters, ma tornan-
do in USA si accorsero che in nessun libro d’arte si faceva
menzione di questa pittrice. Gli Holladay cominciano così nel
1960 a raccogliere opere d’arte di donne, creando il nucleo
della collezione che oggi si può ammirare seguendo un per-
corso espositivo organizzato per epoche e per scuole e stili.
Nel 1987 il Museo organizza la prima grande esposizione
delle artiste americane (1830-1930). Da allora più di 200
esposizioni e grandi mostre si sono susseguite. Il luogo è
magnifi co. ntrando ci si sente accolte in una residenza prin
cipesca con scaloni e salone da ballo, ma l’antico si sposa
con la più moderna impostazione dei musei di oggi. Il Museo
infatti non è solo luogo di esposizioni permanenti e mostre,
ma è un’istituzione che promuove iniziative culturali e di pro-
mozione dell’arte delle donne in ogni settore, anche nel cam-
po della musica, organizzando scuole e corsi di formazione,
premi e borse di studio per chi non ha mezzi adeguati oltre
che talento. Presso il Museo sono funzionanti una Biblioteca,
un Archivio e un Centro di Ricerca avanzatissimi che abbrac-
ciano periodi storici e ambiti geografi ci diversi. L’atmosfera è
calda, tante donne danno informazioni, su un grande tavolo
c’è il caffè a disposizione e un cesto di frutta e comodi tavoli-
ni invitano a fermarsi. Ma la caratteristica di questo Museo è
che il campo di esplorazione e valorizzazione delle produzio-
ni femminili è amplissimo e non si limita alle opere di singole
donne. Quando lo scorso gennaio ho visitato il Museo c’era
una mostra di grandissimo interesse storico oltre che artistico
sull’evoluzione nel tempo e geografi ca della produzione
delle “trapunte” in stile patchwork, con un lavoro espositivo
che ripercorreva pagine e tipologie di un lavoro artistico delle
donne a torto considerato solo “artigianato casalingo e pove-


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