Numero 3 del 2014
Il mio, il nostro, il loro 8 Marzo
Testi pagina 49
43Marzo 2014
impersonare il ruolo di un malato terminale di AID è
capace di infondere al personaggio un indelebile carat-
tere ribelle ed anarchico, amante degli eccessi, simbolo
di un certo tipo di machismo dell’America countr ’, ma
capace di trasformarsi di fronte all’impatto con la malat-
tia fino al punto di riscattare, pur senza sentimentalismi,
la sua intera esistenza. Altrettanto intenso, nel ruolo del
transgender, il musicista ed attore Jared Leto, che ha af-
fermato o provato un grande amore per questo perso-
naggio a on era un uomo che voleva vivere da donna,
era una persona che si identificava totalmente con un
genere diverso dal suo. Io non volevo interpretare uno
stereotipo o un clich , cosa già fatta in troppi film perciò
ho incontrato persone transgender, che hanno condiviso
con me la loro vita e mi hanno dato lezioni preziose. An-
che grazie a loro ho intrapreso un viaggio per scoprire il
mio lato femminile e creare una vita interiore per questo
personaggio: si attraversa una storia sperando che toc-
chi una corda in se stessi che venga in aiuto nel comuni-
care l’interiorità del nostro personaggio .b
ALL’INSEGNA
DEL CINEMA ‘INDIE’
LA XIII EDIZIONE DEL ROME
INDEPENDENT FILM FESTIVAL
Come di consueto il Festival RIFF, da tredici anni par-te attiva della scena culturale romana, torna con una settimana ricca di offerte cinematografiche fra film,
cortometraggi e documentari indipendenti , e numerose
anteprime europee e mondiali. Fra i principali temi affron-
tati dalle opere selezionate, molti quelli dedicati, a vario ti-
tolo, al mondo femminile: nella sezione lungometraggi ita-
liani, ad esempio, dove saranno presentate diverse opere
prime, da segnalare The Stalker di Giorgio Amato, sul fe-
nomeno dello stalking:
el mio percorso di
studi sono rimasto mol-
to colpito dalla tematica
dello stalking - raccon-
ta il regista - ed alcune
esperienze personali mi
hanno portato a fare del-
le riflessioni, potendo conoscere cosa può scatenarsi nella
testa di un uomo. Così è nata l’idea di questo film, storia
di una coppia al capolinea’ nella quale l’amore finisce. Lei
si rifà una vita, lui no e non smette di torturarla psicologi-
camente, seguendola, minacciandola. Un tema purtroppo
di attualità . Argomento delicato ed in-
consueto quello del film di apertura del
Rome Independent Film Festival, dal ti-
tolo eturn o ero’ di ean anish, con
Minnie Driver come attrice protagonista.
Il film tratta il tema, troppo spesso dimen-
ticato, dei bambini nati morti, e dei trau-
mi e delle conseguenze che tale evento
può arrecare nella coppia in attesa. ra
gli altri titoli, sul tema ‘giustizia’ interes-
sante il documentario ‘Enzo Tortora’ di
Ambrogio Crespi e rancesco arozzi e,
su salute e lavoro, app Good ear’ di
Elena Ganelli e Laura Pesino; per la tute-
la dell’ambiente Iriria ni atierra’ di Carmelo Camilli. Due
documentari biografici, infine, Un intellettuale in borgata’
su Pier Paolo Pasolini e emporar road’ di Giuseppe Pol-
licelli e Mario ani su ranco attiato. Il RIFF, diretto da
Fabrizio Ferrari e realizzato con il sostegno dell’Assesso-
rato alla Cultura, Creatività e promozione Artistica di oma
Capitale, il contributo del Ministero dei eni e delle Attività
Culturali e del urismo DGC e il contributo dell’Assesso-
rato alla Cultura e Politiche Giovanili della egione Lazio,
si svolge dal al marzo al uovo Cinema L’Aquila e
ospiterà le principali proiezioni del festival su www.rome-
filmmar et.com, la nuova piattaforma dedicata alle pellico-
le indie provenienti da tutto il mondo, promossa dal RIFF,
che vanta una ricca library fra corti, lungometraggi e do-
cumentari indipendenti.
.C.