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Numero 3 del 2006

Libera di scegliere. Speciale 60 anni voto alle donne


Foto: Libera di scegliere. Speciale 60 anni voto alle donne
PAGINA 36

Testi pagina 36

noidonne marzo 2006
noidonne pag 36
"Se istruiamo un ragazzo istruiamo
una persona, se istruiamo una ragazza
istruiamo una famiglia e una nazione".
Rita Levi Montalcini e la Fondazioneche porta il suo nome è impegnata in
progetti che vedono le donne al centro
dell'attenzione, nella convinzione che
"con l'istruzione si sconfigge l'ignoranza
che è alle radici della povertà e della
fame". Con questa autorevole presenza e
all'insegna di questo messaggio è stato
presentato dall'Assessora provinciale
alle Pari Opportunità Nerina Antonini
Ponti il progetto "Un convitto per le
ragazze Tuareg", in occasione della gior-
nata di cooperazione internazionale
promossa dalla Provincia di Perugina.
Coinvolti i ragazzi delle scuole medie e
superiori attraverso la Presidenza della
Giunta, gli assessorati alle politiche
comunitarie e pubblica istruzione e con
il patrocinio della RAI Segretariato
Sociale. Il progetto durerà cinque anni e
avrà l'obiettivo di costruire un convitto
e di erogare borse di studio destinate
alla scolarizzazione secondaria e all'e-
ducazione sanitaria di 30 ragazze tua-
reg dei villaggi della città di Agadez
(Niger) nella convinzione che sia giusto
sostenere e aiutare le giovani donne dei
paesi in via di sviluppo, dove si lotta
ogni giorno per la sopravvivenza e dove
è negato l'accesso all'istruzione e alla
formazione alla quasi totalità delle
appartenenti al sesso femminile, come
riferisce anche l'ultimo rapporto Unicef.
Dalle barriere tra cultura umanistica e
scientifica alla rivoluzione informatica
e digitale fino al sistema cognitivo e
sistema permissivo, i giovani presenti in
rappresentanza delle scuole aderenti al
progetto: "Properzio" di Assisi, i "Trezzi"
e "Scalpellini" di Foligno, il Liceo
Scientifico "Salvatorelli" di Marsciano,
"Mastro Giorgio" di Mocaiana, "Bonazzi
Lilli" di Ponte Felcino e la scuola media
"Antonietti" di Bastia Umbra" hanno
tempestato di domande il Premio Nobel,
che ha risposto con cura, lanciando un
forte messaggio educativo. "Credo nel-
l'importanza della ricerca, dello studio,
dell'impegno e dei problemi sociali.
Guardate il mondo intorno a voi con
ottimismo e disinteressatevi a voi stessi.
Tocca a noi aiutare in tutti i modi i
popoli che hanno bisogno e l'istruzione
ha un ruolo fondamentale. Rispettiamo
le popolazioni diverse in base alle loro
capacità cognitive che non differiscono
dalle nostre". Rita Levi Montalcini ha
sottolineato anche come nuovi spazi si
stiano aprendo con l'era digitale e che
questa rivoluzione ha distrutto le
distanze, creando un vero villaggio glo-
bale dove la solidarietà ha un'altra pos-
sibilità di sviluppo. Nell'occasione è
stata conferita a Rita Levi Montalcini la
Laurea Honoris Causa in
Comunicazione Multimediale da parte
del Magnifico Rettore Francesco Bistoni
per la "capacità profusa di comunicare e
divulgare il tema della ricerca anche
attraverso gli strumenti più all'avan-
guardia". Il Progetto per le ragazze
Tuareg e l'organizzazione degli eventi
promossi sono coordinati da Lorena
Pesaresi (Resp. Ufficio pari opportunità)
e da Daniela Grilli (Resp. Ufficio politi-
che comunitarie) della Provincia di
Perugia.
Regione Emilia Romagna e RU486
Informazione completa, ma scelta sull'uso o meno lasciata al
medico e alla donna. La Regione Emilia-Romagna è intervenu-
ta così sul tema della pillola RU486. Una decisione assunta
dalla Giunta e condivisa dalla maggioranza dell'Assemblea
legislativa, che ha approvato nei mesi scorsi una risoluzione
votata anche dal gruppo Uniti nell'Ulivo Ds.
"Alle Regioni non compete approvare o bocciare sperimenta-
zioni e la RU486 è stata sperimentata ed è già utilizzata in
molti Paesi - ha sottolineato in aula l´assessore alle politiche
per la salute Giovanni Bissoni a chiusura del lungo dibattito -
. Abbiamo affermato che non riteniamo utile una nuova spe-
rimentazione e abbiamo inviato indicazioni alle Aziende sani-
tarie dove si afferma che la RU486 può essere utilizzata solo
nel rigoroso rispetto della 194 e del decreto ministeriale
sull´acquisizione di farmaci all´estero e solo all´interno delle
strutture ospedaliere. Abbiamo messo in primo piano il rispet-
to della donna, la responsabilità del medico, l´informazione
completa alla donna sul farmaco.
Abbiamo poi fatto un ampio confronto con le direzioni sani-
tarie dove abbiamo registrato una piena convergenza e la dis-
ponibilità del Servizio sanitario regionale di rispondere in
maniera positiva alle richieste della donna riguardo alla
RU486. Le indicazioni che abbiamo fornito non sono un vin-
colo ma uno strumento a disposizione dei medici". "Sul tema
della RU486 - commenta la consigliera regionale Gabriella
Ercolini - qualcuno, a partire dal ministro Storace, ha cercato
di portare avanti l'ennesima crociata sulla pelle delle donne,
senza considerazione alcuna né per la loro dignità, né per la
loro sofferenza.
Il compito primario che dovrebbe invece stare a cuore a tutti,
ministro in testa, è garantire la salute delle donne, favorendo
l'uso di uno strumento meno invasivo rispetto all'intervento
chirurgico, applicato da anni in molti Paesi europei e che è
assolutamente in linea con la stessa legge 194". "La Regione -
aggiunge Laura Salsi - ha assunto una decisione "giusta, demo-
cratica e legale", che si muove nella direzione di garantire alla
donna la piena libertà nel momento di questa grave decisione.
E' stata una decisione "democratica" perchè amplia il campo
dell'autodeterminazione della donna, dandole un'opportunità
in più e consentendole di soffrire meno, al di là della sofferen-
za psicologica. Ma è anche una decisione legale perchè assun-
ta nel pieno rispetto delle leggi vigenti".
Una Nobel per le ragazze Tuareg
Perugia
istruire le donne per aiutare le famiglie e le nazioni, è la ricetta di Rita Levi Montalcini


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