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Numero 6 del 2016

Settantesimo: partimmo dal voto - Speciale Rebibbia


Foto: Settantesimo: partimmo dal voto - Speciale Rebibbia
PAGINA 44

Testi pagina 44

42 Giugno 2016
D
opo il successo alla Quinzaine di Cannes
2016, è uscito nelle sale italiane La pazza
gioia, ultima creatura nata dal matrimonio
professionale (e dall’antica amicizia) tra il
regista e sceneggiatore toscano Paolo Virzì
(Ovosodo, Tutta la vita davanti, Il capitale umano, La pri-
ma cosa bella) e la regista e sceneggiatrice Francesca
Archibugi (Mignon è partita, Il grande
cocomero, L’albero delle pere, Il nome
del figlio). Se la regia di Virzì riesce a
raccontare storie a tutto tondo ed a di-
rigere con acume attrici ed attori, fra
quotidiana diversità ed aspirazioni/
deviazioni sociali, il tocco della Archi-
bugi è personalissimo nel disegnare
il disagio e la complessità dei perso-
naggi femminili entrando profonda-
mente nel loro intimo, con delicatezza
ed incisività: da qui scaturisce l’equilibrio e la godibilità
di un film ben riuscito, nella forma e nella sostanza, che
parla di psicopatologia della vita di tutti i giorni, cercando
di non creare una demarcazione netta tra la linea della
pazzia e quella della ‘normalità’. Le due protagoniste in-
fatti, la fanfarona ed inarrestabile contessa decaduta Be-
atrice Morandini Valdirana (nel ruolo una Valeria Bruni
Tedeschi in stato di grazia) e la fragile ex-cubista tatuata
Donatella Morelli (una brava Micaela Ramazzotti), pro-
fondamente ferita dalla vita, sono entrambe approdate in
una comunità terapeutica per donne con disturbi mentali,
sottoposte a misure giudiziarie. Fra le due imprevedibili
creature nascerà un’inattesa amicizia ed uno spregiudi-
cato sodalizio che le condurrà ad aprirsi l’una all’altra ed
a fuggire per qualche giorno, Beatrice in cerca di liber-
tà ed emozioni forti, Donatella sulle tracce del figlio che
le è stato strappato e dato in adozione: “Volevo che le
due protagoniste facessero questo
iter narrativo - racconta la Archibu-
gi - un incontro, una fuga ed il ritorno
a casa”. Il mondo reale, sembra uno
dei temi del film, è pieno di follie e,
come dice il regista: “Spesso le per-
sone interessanti, da raccontare, sono
quelle fuori degli stereotipi, quelle che
sbagliano. Non bisogna aver paura
dei matti, ma di quelli che ne hanno
paura”. Da segnalare anche l’interpre-
tazione di Valentina Carnelutti nel ruolo della psicologa
‘tosta’. Le musiche affidate a Carlo Virzì e le belle location
in terra toscana completano una pellicola capace di far
ridere e piangere, come si conviene all’arte del cinema. b
A tutto schermo
Diverte e commuove il nuovo film
Diretto Da virzì, co-sceneggiato
Da francesca archibugi, con una
straorDinaria valeria bruni teDeschi
IN FUGA
DALLA REALTÀ
di Elisabetta Colla
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