Numero 4 del 2011
Noi uomini sull'orlo di una crisi
Testi pagina 43
IL TORMENTO
DELL'ANIMA
Mirella Macel/ino
E sono creta che muta, i versi
del poeta Giovanni Pennisi
aprono e chiudono e danno il
titolo al romanzo d'esordio di
Mavie Parisi, vincitore della
quarta edizione di ‘Pensieri
d'inchiostro'. Biologa, con un
curriculum da ricercatrice ne-
gli States, Mavie Parisi sceglie
la scuola italiana diventando
docente di Scienze matemati-
che alla secondaria di primo
grado a Catania. Dichiara che
al primo posto per lei c'è la
scrittura, per vivere meglio. È
la storia di Kita Narea, brillante
gallerista, che ama, soffre e ri-
schia la vita per la solitudine in
cui sprofonda dopo l'abban-
dono del marito. L'elabora-
zione del lutto sarà un per-
corso difficile. Nonostante la
sua vita sia ricca e piena di in-
teressi è duro affrontarne una
nuova senza il compagno e pa-
dre dei figli. Scopre la chat,
Mavie Parisi
I E SONO CRETA CHE MUTA
cui colmare il deserto emotivo
in cui piomba il suo animo. In-
treccia due relazioni con uo-
mini che sembrano placare il
suo tormento, ma solo appa-
rentemente. Il vuoto prende il
sopravvento. Affoga il suo di-
sagio nell'alcol. La partenza
dei figli col padre acuisce il suo
dolore, risvegliandole la co-
scienza. Capirà che l'incontro
con gli uomini è solo nel cor-
po. L'anima rimane tormen-
tata e sola. L’illusione fugace
di domare la sua inquietudine
la mette in crisi. L'abisso in cui
precipita le restituisce la spe-
ranza e la vita: se stessa, i fi-
gli e il lavoro.
una dimensione umana di-
sperata di solitudini e infelici-
tà quotidiane. Comincia la sua
ricerca cieca di qualcuno con
MAVIE PARISI
E SONO CRETA CHE MUTA
Ed PerroneLab, pp.323 Euro 18,00
ECONOMIA DEL DONO E SOCIETÀ DI PACE
ì
0all'8 al 10 aprile (CAollegno, ililla 5) SI svolge E 8-10APRILE2011 ’
l Incontro naZIonale Economia del dono e So- g ECONOMM on DONOESOCEW D. m:
cietà di Pace" per iniziativa delle associazio- “EM’AUGHAN A '0le '
ni culturali Laima e Villa 5 e della Libreria Edi-
trice Psiche 2. L'evento è pro-É
mosso e realizzato da donne, ma
desidera coinvolgere uomini e;
donne di qualsiasi orientamento
sessuale, politico e religioso. “Eco- É
nomia del dono. Teoria e Pratica"
è il tema della conferenza dell’ospite d’onore Genevieve Vaughan, ricercatrice ame-
ricana e teorica di un sistema economico basato sulla logica materna del dono.
“Nelle Società di Pace, che fondano la loro esistenza sull'economia del dono, le E
donne hanno un ruolo determinante e sono esempi di una collettività egualita-
ria in cui non esiste lo stupro, né altre forme di violenza su donne e bambini, né
tantomeno la guerra" sostengono le organizzatrici, che hanno l'obiettivo di rea- É
lizzare a Torino, nel 2012, una Conferenza Internazionale sulle Società di Pace in-
vitando rappresentanti di società matrifocali presenti sul pianeta insieme a stu-
diose/i di questi temi per discutere e immaginare un mondo più equilibrato per
tutte/i. I seminari in programma sono multi-disciplinari: dalla decrescita, alla spi-
ritualità , dalla danza alla salute del corpo, fino allo studio dei popoli mediterra-
nei pre-patriarcali.
Informazioni nel sito: www.laima.it
DONNE/UOMINI:
SFIDA.... ALL'ULTIMO LIBRO
Le statistiche parlano chiaro: gli uomini tendono a
comprare libri che poi finiranno archiviati su uno scaf-
fale senza essere mai aperti, mentre le donne sono
lettrici avide per il 48%.
A presentare la ricerca è stato recentmente il quo-
tidiano inglese The Observer, che ha appunto os-
servato le abitudini di lettura dei due sessi, finendo
col classificare buona parte delle donne come “page-
turners" (lettrici che
. voltano continua-
mente le pagine di
un libro, leggendolo
voracemente) e
' “shelvers†(soggetti
che si limitano ad
acquistare libri sen-
za effettivamente
leggerli), la maggior
parte degli uomini.
Non pochi degli in-
tervistati al riguardo
hanno sottolineato
come il divario
emergente dalla sta-
‘ tistica possa essere
dovuto al maggiore
tempo libero di cui godono le donne, tuttavia sem-
bra potersi parlare di scuse non fondate: oggi anche
madri e mogli sono sempre in movimento, divise tra
famiglia e lavoro, faccende e mansioni. Non ha più
senso analizzare i dati in funzione di stereotipi su-
perati ed occorre una maggiore obiettività .
Inoltre, per chi possa pensare che si tratti di dati pret-
tamente anglosassoni, si sottolinea come allo stes-
so modo in Italia sia stata la casa editrice Feltrinelli
ad affermare che il 60% dei lettori complessivi sono
donne (dati del 2010).
In molti sostengono che la scelta di leggere, più fre-
quente per le donne in momenti di relax, sia legata
ad un'emotività diversa che porta le signore ad ap-
passionarsi maggiormente a questo hobby rispetto
all'altro sesso. Qualunque sia la motivazione, i dati
non lasciano dubbi: le donne leggono di più e più ve-
locemente degli uomini. Per correttezza è da sotto-
lineare, infine, come le statistiche abbiano evidenziato
un calo nel numero dei libri letti ogni anno da parte
di italiani ed italiane in generale.
Alessandra Pennello
noidonne | aprile | 2011