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Numero 4 del 2011

Noi uomini sull'orlo di una crisi


Foto: Noi uomini sull'orlo di una crisi
PAGINA 13

Testi pagina 13

biamo delle linee di indirizzo da par—
te dell’assessorato che ribadiscono an-
cora che la responsabilità dei colloqui
è appannaggio del personale medico;
le associazioni di volontariato, come
credo sia giusto, possono rappre-
sentare un aiuto a cui rivolgersi in cor—
rispondenza a un’espiicita richiesta da
parte della paziente. La nostra regione
è riuscita fino ad oggi a ‘tenere a bada’
le richieste di inserimento delle as-
sociazioni pro life nel programma di
assistenza, un buon lavoro sia del—
l’assessorato che degli operatori. Spe-
ro si continui su questa strada”. Esi-
stono infatti eccellenze molto im—

portanti nel sistema: “credo che si
possa sottolineare il grande lavoro che
negli ultimi anni è stato fatto per ri-
servare lo spazio di diritto alle im—
migrate. L’aver previsto accanto agli
spazi consultoriali anche spazi utili ad
accogliere le donne che si trovano in
Italia magari da pochissimo tempo.
Sono spazi nati nel 1997, che c0-
minciano ad avere una loro storia, ne—
gli anni si sono man mano profilati
come possibilità per le straniere di
usufruire degli stessi servizi messi a di—
sposizione delle italiane.

In Emilia-Romagna, e non credo sia
un caso, il tasso di Ivg (Interruzioni

Volontarie di gravidanza) tra le don—
ne immigrate è diminuito in maniera
straordinaria, di questo aspetto im-
portantissimo non si parla mai ab—
bastanza”. “Nella nostra regione, -
continua - c’è un altro aspetto molto
importante: si è deciso nel tempo di
sostenere l’autonomia professionale
delle ostetriche, sia nei consultori che
nei punti nascita. Questo si traduce
nella possibilità di seguire in piena au-
tonomia le gravidanze secondo pa-
rametri idonei caso per caso, dalla gra—
vidanza ad alto rischio a quella fisio-
logica, lavorando sul campo in ma—
niera efficiente e mirata”. I

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UISP / SPORT E POLIS SPOVÎPGVÎUÎÎÌ

di Paola Lanzon

Lo sport fa politica se ha in mente un’idea di società e chiari valori di riferimento.
Una priorità politica dell’ UISP: il rispetto tra generi e la dignità della donna

“Uno dei primi studiosi del pensiero politico fu Aristotele, il quale, sostenendo la natura essenzialmente po—
litica dell'uomo, in, zoon politicon, animale politico] affermava che questi, inevitabilmente, fosse destinato
a vivere una vita politica, solidale con gli altri esseri umani; se così non fosse, sosteneva Aristotele, l'uomo
stesso si troverebbe a essere o una belva, fuori dal consorzio umano, o un dio che nella sua onnipotenza
non ha bisogno degli altri. La politica è ineiiminabile dalla vita dell'uomo: come Aristotele diceva che chi
afferma l'inutilità della filosofia la può sostenere solo argomentando filosoficamente cosi si potrebbe dire
che colui che proclama la sua contrarietà alla politica, fa necessariamente politica" [Wikipedia]. Lo sport
è un attore sociale, costruisce società. Lo sport in sé, però, non è né buono né cattivo: dipende. Lo sport
può essere formazione del carattere ...ma può essere al contrario un'esperienza di vita traumatizzante [ la
famosa ginnasta Nadia Comaneci, stella indiscussa della ginnastica artisca mondiale, fu stuprata per anni
dal proprio allenatore, per citare un caso estremo]. Lo sport può essere prevenzione, salute, benessere...
ma può essere doping e danno per il corpo se praticato male e in misura eccessiva. Può essere integrazione,
educazione alla tolleranza, alla fratellanza... può essere tifo razzista negli stadi e violenza sui campi da
gioco. Può essere opportunità di pari opportunità per le donne, conoscenza del proprio corpo e occasione
di crescita personale... può essere la tratta delle donne e delle ragazze obbligate a prostituirsi in occasione
dei grandi eventi sportivi: merce e mercato. Dipende. L'Uisp è interlocutore attivo delle istituzioni a tutti i
livelli, soggetto civico. Lavora al fianco delle istituzioni, nella scuola pubblica, e in rete con il terzo settore
nel suo complesso promuove la cultura dei diritti e del rispetto. La nostra idea di sport è politica.

noidonne | aprile | 2011



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