Numero 4 del 2011
Noi uomini sull'orlo di una crisi
Testi pagina 40
REDAZIONALE
CAMPIDOGLIO ROSA PALLIDO
Sono tre le elette in Consiglio comunale
e In giunta c’è solo una donna
È evidente che la presenza di una sola donna in giunta,
insieme a 11 uomini, non rappresenta quel principio di
equilibrio contenuto nello Statuto del Comune di Roma
che prevede una presenza equilibrata di uomini e donne.
Ovviamente questo è chiaro anche al sindaco Alemanno;
ed era chiaro anche nel momento in cui la giunta è stata
da lui varata. È possibile che il potere maschile dentro ai
partiti sia così forte da far 'correre il rischio‘ ad un Sin-
daco di vedersi azzerata una giunta? È cioè possibile che
un primo cittadino, che dovrebbe garantire la rappre-
sentanza di tutti i cittadini, sia ostaggio di un sistema?
MONICA CIRINNÀ. "II Pdl è un partito estremamente ma-
schilista e sessista, credo che ormai sia chiaro a tutti la vi-
sione che il suo capo Silvio Berlusconi abbia delle donne...
Su questo aspetto il sindaco Alemanno non si è
differenziato affatto, anzi si è rivelato, fin dal
primo giorno del suo mandato, ostaggio delle
scelte del suo partito e delle correnti che lo
compongono, ha avuto le mani legate pratica-
mente su tutto, a cominciare dalla composi-
zione della sua giunta. Nell'ultimo rimpasto abbiamo
visto come si sia dovuto piegare ai diktat dei colonnelli del
Pdl che gli hanno indicato solo nomi di uomini, e questo è
avvenuto in barba alla normativa comunale che gli impo-
neva di rispettare invece una equa rappresentanza e paritÃ
di genere. Un sindaco che preferisce violare Io Statuto del
Comune che amministra, conoscendo i rischi in cui incorre
di vedersi azzerare la giunta, pur di accontentare la sua
maggioranza, è un sindaco che non rappresenta come do-
vrebbe tutti i cittadini e incapace di amministrare come si
deve una città ".
GEMMA AZUNI. "Un sindaco è obbligato a
rispettare ed eseguire ciò che Io Statuto
del Comune gli impone, e deve pretendere
che i partiti facciano lo stesso. || sindaco
Alemanno doveva dunque rispettare per
primo, essendo lui il primo cittadino di Roma, le
leggi dell’istituzione che rappresenta. Ciò non è avvenuto e
questo è molto grave. Come è grave che non abbia fatto
presente iI regolamento comunale ai partiti, che non abbia
segnalato questo obbligo di tutelare la rappresentanza
femminile all'interno dell’istituzione che amministra. È
troppo comodo, e allo stesso tempo è il segno di una forte
debolezza politica, piegare le leggi per accontentare gli ’ap-
petiti’ del suo partito".
La vicenda della Giunta di Roma ha mostrato che dentro
i partiti la rappresentanza femminile non è tenuta in
conto e questo sistema di potere rischia di non garantire
ai cittadini la giusta rappresentanza. Cosa pensa di ciò
che è avvenuto all'interno della maggioranza a proposito
della Giunta del Comune di Roma?
LAVINIA MENNUNI. "Lo stesso Sindaco ha ammesso che
l'unica grave pecca dell'attuale giunta, è data dal fatto che,
nella sua composizione attuale, vi sia una sola
donna. Le donne infatti, hanno un livello di
preparazione di grande qualità e pertanto,
awalersene, è necessario per non sperperare
tale patrimonio ponendolo al servizio delle
istituzioni".