Numero 4 del 2011
Noi uomini sull'orlo di una crisi
Testi pagina 37
Cosa intendi dire?
Che è un uomo di trent’anni più vecchio di me. Aper-
to quanto vuoi, ma sempre attento al ruolo che le don-
ne di famiglia devono avere. Non siamo sposati, ma ci
occupiamo l’uno dell’altro, siamo una coppia, lui ha i
suoi doveri io i miei. Sono certa che dopo un po’ non
gli piacerebbe vedere gli sguardi di altri maschi su di
me, anche se vivessimo in Francia vestirei più o meno
come faccio qui.
II tuo compagno è un architetto famoso, ha vinto an-
che dei premi per dei progetti realizzati a Teheran,
perché non lavori con lui?
Perché voglio conservare la mia autonomia. Nel suo stu-
dio ci sono una trentina di persone tra architetti, ingegneri
e tecnici, e mi pare sufficiente. Non gli darei niente di più
di quel che già ha. Preferisco lavorare dove sono adesso
anche se guadagno poco.
Credi in Dio?
Credo ci sia un’energia. Quando ho problemi penso ci sia
qualcosa o qualcuno che mi aiuta. Non prego, non vado
in moschea ma credo che Allah sia dentro di noi. È un pen-
siero positivo che mi aiuta.
Ti senti uguale ai maschi?
No. Ovviamente no. Ma capisco cosa vuoi dire, nel mio
paese le donne non riescono ad esprimersi. Le leggi sono
per l’apartheid e non c’è equilibrio con gli uomini. I ma-
schi possono sposare fino a quattro donne e le donne non
possono dire niente. La maggior parte dei Mullah ha più
i VENTI DI GUERRA
di Emanuela Irace
mogli. Essere poligami non dipende dal potere economico
del capo famiglia, ma dalle condizioni sociali e cultura-
li. In genere succede a chi è di bassa condizione sociale
ed è molto religioso.
Sei felice?
Sì, credo di sì. Ho un lavoro, un’automobile e una casa
che non devo pulire perché c’è chi se ne occupa. Abito
in uno dei quartieri più belli di Teheran, vado in vacan-
za e non ho problemi economici; anche se voglio fare ac—
quisti nelle boutique del centro, quelle occidentali, dove
una borsa costa l’equivalente di uno stipendio medio, p0-
trei comprare ma non lo faccio. È una questione di abi—
tudine più che di orgoglio.
Come passi il tempo libero?
Tempo libero ne ho poco. C’è la spesa, preparare la cena. . .
e poi c’è la tv. Guardo soprattutto sitcom americane tra-
dotte in farsi. Non seguo la politica. Non leggo i giorna—
li e non condivido tutte le restrizioni che questo Gover-
no ci impone. Se potessi andrei a vivere altrove, negli Usa
forse, dove ho tanti amici, 0 in un paese europeo, non so.
Come vedi il tuo futuro?
Come adesso. Penso che la mia Vita l’anno prossimo sarÃ
come oggi.
Vuoi dei figli?
No. Non voglio figli perché penso sia molto difficile. Se
avessi un figlio non avrei più possibilità di essere me stes-
sa. Sarei mamma, il che è un’altra cosa.
l l CONCETTI E AUTORI
| aprile | 20