Numero 4 del 2011
Noi uomini sull'orlo di una crisi
Testi pagina 28
E | R Emilia-Romagna
PRIMAVERA DI DIRITTI
COME CONIUGARE PASSATO
E FUTURO ALL’INSEGNA
DELLA LIBERTÀ
E DELLA PARTECIPAZIONE
DEMOCRATICA
di Marco Monari
Presidente Gruppo PD Regione Emilia-Romagna
esteggiare il 25 aprile nell’anno del 150° dell’Unità d’Italia assume,
pertutti noi, un signiï¬cato ancor più denso di gratitudine verso
le partigiane e i partigiani che seppero - in un’epoca buia di bar-
barie e di persecuzioni - rialzare la testa e combattere per la dignitÃ
del nostro Paese, per il suo affrancamento dal regime nazifascista.
LO sforzo che come Regione Emilia-Romagna stiamo compiendo, non da
oggi, è quello di declinare tutte le politiche territoriali in ottica trasversale
e comprensiva del punto di vista di ge-
nere, con l’intento primario di impe-
dire qualunque forma di discrimina-
zione verso le donne, fare della di-
versità un valore e della parità una con-
quista. Riteniamo, io credo a ragione,
che l’essere impegnati in questo com-
pito sia un lascito diretto di quanto le
combattenti e i combattenti di allora
ci consegnarono come eredità dei
loro sacriï¬ci. L’idea di un’Italia più giu-
sta, in cui donne e uomini collaborassero a formare una nazione dalla qua-
le fossero bandite violenza ed emarginazione. La strada da percorrere è
ancora lunga, come ci dicono classiï¬che internazionali che purtroppo ve-
dono l’Italia arretrare pericolosamente, in questi anni, nelle classiï¬che
che misurano il livello delle pari Opportunità effettive praticato.
L’auspicio che consegno alle colonne di questo periodico storico, ra-
dicato nell’associazionismo e nei movimenti femminili, è di non ar-
rendersi. Manteniamo vivo tutti insieme lo spirito del 25 aprile e con—
tinuiamo a lottare peri diritti sanciti dalla nostra Costituzione. Per una
società in cui la parità e il rispetto reciproco si affermino nella realtÃ
di ogni giorno.
REDAZIONALE
I CONSULTORI,
PATRIMONIO
DI OGGI E DI DOMANI
di Paola Marani
consigliera regionale, responsabile welfare PD di Bologna
la stessa età ha la legge 194 â€Norme per la tutela sociale della
maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanzaâ€.
Quella stagione ha segnato fortemente il percorso di emancipazione
delle donne che, irrompendo nel mon-
do del lavoro, riuscirono a caratteriz-
zarla con battaglie decisive peri dirit-
ti civili e sociali. Dal momento che tan-
te nostre ï¬glie, le ragazze di oggi,
non sanno da dove si partiva, occorre
recuperare una memoria senza la qua-
le è difï¬cile conseguire nuovi traguar-
di. L’attuale basso livello di pari op-
portunità ci impone del resto di non ab-
bandonare il terreno delle politiche di
genere e di aggiornare una lotta che
continua ad essere culturale. Una consapevolezza espressa con forza
dalle donne nelle piazze d’Italia il 13 febbraio scorso, anche perché si
ha la netta sensazione che nulla sia assodato: basti pensare agli at-
tacchi alla 194 che si ripetono ciclicamente e che, negando la libera scel—
ta della donna, perpetuano la logica della colpevolizzazione piuttosto
che quella delle opportunità e dei diritti. Eppure la nascita dei Consultori
si accompagnò a una straordinaria partecipazione delle donne, che sep—
pero connotare questi servizi nei contenuti di tutela della salute, ma
anche di accessibilità , sburocratizzazione, innovazione. In Emilia-R0-
magna, grazie a numerosi prowedimenti ï¬nalizzati alla piena e cor-
retta applicazione della 194, i Consultori hanno ampliato le loro fun-
zioni oltre la salute della donna, la sessualità e la procreazione, ver-
so un’integrazione con i servizi sociali. Ciò ha consentito di estende-
re il diritto alla tutela della maternità ben oltre la nascita, comprendendo
il sostegno alla genitorialità e all’educazione dei ï¬gli. Un approccio che
ha fatto sì che in ogni distretto si mettessero in campo programmi in
grado di affrontare anche problematiche abitative, di lavoro, di sostegno
scolastico, di interventi nei confronti di disabili, non autosufficienti e
immigrati. La verità è che solo grazie all’integrazione fra servizi sociali,
centri per le famiglie e consultori, è possibile realizzare un sistema di
azioni efficaci per sostenere la maternità e la genitorialità , così da ri-
muovere gli ostacoli che si frappongono alle scelte di procreazione e
consentire ai giovani di impegnarsi nella costruzione delle loro scel-
te di vita.
Il nostro sistema di welfare è ï¬n qui riuscito a tenere insieme svilup-
S ono passati oltre 30 anni dai primi Consultori Familiari e circa