Numero 6 del 2016
Settantesimo: partimmo dal voto - Speciale Rebibbia
Testi pagina 24
22 Giugno 2016
Settanta anni fa milioni di italiane votarono emozio-nate per la prima volta. Da allora molto è cambiato sul ruolo delle donne nella nostra società e sulla loro
presenza nelle posizioni di potere. Ma non abbastanza.
È importante che le donne siano consapevoli di quanto
raggiungere la parità dipenda da loro stesse. Nessuno ci
regalerà l’uguaglianza, ma dovremo continuare a conqui-
starsela giorno per giorno.
Una stima del World Economic Forum ha valutato che, an-
dando di questo passo, in Italia si raggiungerà la parità tra
ben 118 anni. Un dato che certamente fa venire i brividi e
che ben riassume la complessità dalla condizione femmi-
nile nel nostro paese.
Per quanto sia opinione comune e condivisa che la parità
di genere in Italia sia ancora più lontana da raggiungere
rispetto ad altri paesi occidentali ed europei, è innegabile
comunque che in questi 70 anni il ruolo delle italiane nella
società sia comunque cresciuto, a cominciare dalla parte-
cipazione politica: dalle 21 donne elette nell’Assemblea Co-
stituente nel 1946 siamo arrivate a 284 parlamentari nelle
ultime elezioni politiche del 2013. Ben più significativo, forse,
è il dato delle donne presenti nelle amministrazioni comunali
in qualità di consigliere, sindache o assessore. Qui si mi-
sura infatti il peso effettivo delle donne nella classe politica
italiana, più ancora che nel dato parlamentare che rappre-
senta il punto più alto ma anche più elitario di una carriera
da amministratrice. Ebbene, gli archivi delle elezioni locali
ci restituiscono per i Comuni una presenza di donne che è
salita da 8.556 amministratrici nel 1985 a 33.870 nel 2014.
Una crescita quadruplicata, anche se insufficiente, essendo
rimaste ancora il 26 per cento del totale.
Un altro dato interessante su cui riflettere ancora è che
la classe politica femminile che abbiamo ora è il risultato
ultimo di un cambiamento sociale che ha visto le donne
affermarsi sempre di più nella vita pubblica, dove per vita
pubblica intendiamo la vita che si svolge al di fuori delle
mura domestiche, che riguardi lo studio, il lavoro o la par-
tecipazione sociale. Negli ultimi anni infatti si è registrata
in Italia una crescita progressiva di presenza delle donne
nella società: è aumentato in modo considerevole il numero
di donne che studiano, sia tra le diplomate che tra le lau-
reate. Se nel 1995 il tasso di partecipazione delle donne
nell’istruzione secondaria superiore era il 79,7 per cento,
nel 2011 si è arrivati al 94,5. Dato ben più vistoso quello
delle laureate: nella fascia di età 30-34 anni il tasso di istru-
zione terziaria delle donne era del 18,4 per cento nel 1995
ed è arrivato al 29,1 per cento nel 2014. Un progresso,
seppur ancora insoddisfacente e nonostante la crisi, si è
visto anche nell’occupazione femminile: la percentuale di
occupazione femminile è passata dal 37,5 del 1995 al 47,2
Un bilancio sui traguardi raggiunti
e sul cammino da fare. Che chiede
ancora grande impegno e convinzione
di Giovanna Badalassi
La Lunga
maratona
per La parità
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