Numero 4 del 2014
Poker Doppio. Otto ministre su 16, ma non è democrazia paritaria
Testi pagina 22
20 Aprile 2014
Tra i comparti economici strategici per la cre-
scita e lo sviluppo economico un’attenzione particolare va
dedicata all’Agenda Digitale e all’ICT (Information and
Communication Technology), che rappresenta un im-
portante fattore di innovazione. A livello europeo1 que-
sto comparto valeva infatti 498 miliardi di Euro nel 2010,
l’equivalente del 4,1% del PIL dell’Unione Europea (EU27),
con importanti prospettive di crescita per i prossimi anni.
Anche in questo settore l’Italia deve però recuperare
un forte ritardo, partendo in svantaggio dalla 50a posizio-
ne tra 144 paesi di tutto il mondo per capacità competitiva
nell’ICT (NRI Index 20132). Tra le strategie che devono an-
dare a comporre l’Agenda digitale è indispensabile una
particolare attenzione al ruolo delle donne nell’ICT. Le
donne, si sa, non hanno storicamente avuto un gran fee-
ling con la tecnologia, anche se è stato ampiamente dimo-
strato che il gap non è certo dovuto a caratteristiche biolo-
giche, quanto a modelli educativi stereotipati che ne han-
no condizionato le scelte formative e professionali. La
crescita progressiva di donne tra i consumatori di pro-
dotti legati all’ICT, che si è comunque verificata negli ul-
timi anni non ha ancora colmato il gap di genere: a livello
globale un report dell’ONU3 ha stimato che vi sono al
mondo 200 milioni di donne utenti di ICT in meno ri-
spetto agli uomini. Questa differenza viene interpretata
nelle strategie di marketing dell’ICT come un potenziale
segmento di mercato in crescita, con delle ricadute signi-
ficative sull’economia complessiva: è stato infatti stimato
che ogni 10% di aumento di accessi a internet produce
una crescita dell’1,38% del PIL. Questa prospettiva è tanto
OCCORRE
UN’AGENDA
DIGITALE
PER LE DONNE
Le donne rappresentano un segmento di mercato emergente per le ICT (Information and Communication
Technology). Mentre le multinazionali propongono prodotti e servizi destinati ad un pubblico femminile e
cercano di promuovere una maggiore presenza di donne tra le loro forze lavoro, la politica non ‘vede’ questa
opportunità e i vantaggi economici e sociali correlati. Occorrono strategie specifiche nella formazione, nel lavoro,
nella ricerca e nella conciliazione. Occorre un’Agenda Digitale per le Donne.