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Numero 3 del 2016

L'8 marzo allo specchio, interviste a Maraini, Nicolini, Urbinati


Foto: L'8 marzo allo specchio, interviste a Maraini, Nicolini, Urbinati
PAGINA 18

Testi pagina 18

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NOIDONNE
Marzo 2016



Intrecci

Approfondisce il discorso Rosangela Pesenti, ricor—
dando che la crisi, i suoi caratteri e là soggettività politica
delle donne vanno affrontate con parole chiare superando
specialismi e autoreferenzialità. La crisi della democrazia
ci rimanda alla nascita dello stato sessista dall'origine, una
matrice mentale che parte da Hobbes e arriva alla nostra
Costituzione che, nonostante i passi avanti, riassegna alle
donne l'essenziale funzione familiare. Dimentichiamo che il
patriarcato ha superato differenti modi di produzione dall’e—
tà antica alla età feudale, dal capitalismo oggi alla globa—
lizzazione. Se in ogni epoca delle donne vengono cooptate
dal potere al suo servizio, oggi l'emancipazione di alcune
è pagata sulla pelle di altre. Siamo ancora dentro questa
storia, nonostante le donne siano state I’imprevisto della
storia soprattutto nell’ultimo secolo.

Rosanna Marcodoppido riparte dalla libertà femmi-
nile nell’intreccio con i legami d'amore. Il concetto di libertà
ridefinito nella consapevolezza della centralità che assu—
mono le relazioni nella nostra vita: una libertà all‘interno dei
legami e delle responsabilità e che ha in sé, chiarissimo, il
concetto di limite. Oggi la ricerca scientifica e tecnologica
ha aperto nuovi scenari che portano miglioramenti della
vita, ma anche nuove onnipotenze e preoccupanti dipen—
denze che pongono nuove domande. Dobbiamo tornare
ad occuparci di ciò che sta accadendo nel nostro scenario
interiore perché e lì che in buona parte si costruisce iI sen-
so dello stare al mondo e l’idea stessa di politica e di pace.
lI desiderio di libertà e quello d'amore ne sono componenti
fondamentali.

Stefania Cantatore sottolinea come stiamo scon—
tando la grande illusione di aver pensato che le conquiste
degli ultimi quaranta anni fossero per sempre e non pas—
saggi che potevano essere messi in discussione sottova—
lutando la sempre rinnovata capacità di riposizionamento
del dominio maschile. Se negli anni ‘70 abbiamo saputo
convincere e raccogliere i| desiderio femminile, oggi siamo
deboli anche per una scarsa interlocuzione con tante altre
donne? come le donne migranti di Lampedusa che in un

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film sono le protagoniste di una storia di immigrazione che
non ascoltiamo.

Lia Migale ribadisce l’importanza di pensare in termini
globali da femministe per capire come muoversi e come
affrontare il “contemporaneo" che oggi sono i/le migranti
affrontando la velocità delle notizie e dello spostamento di
masse umane e i legami con territori dati per morti e in re-
altà sottratti alla sopravvivenza di molti. Nel caos si chiede,
pensando a Roma, se non è arrivato il momento di pensare
a una propria rappresentanza.

Laura Greco lavora alla cooperativa A Sud, che si oc—
cupa di questioni ambientali e sociali in cui spesso e de—
bole l‘approccio di genere. Questo nonostante sulle donne
in particolare siano piu gravi gli impatti ambientali e siano
loro le protagoniste della sussistenza e della resistenza alle
devastazioni nel sud del mondo ma anche nei sud del nord

ND OIDONN
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