Numero 6 del 2016
Settantesimo: partimmo dal voto - Speciale Rebibbia
Testi pagina 12
10 Giugno 2016
“VOLEVAMO CAMBIARE IL MONDO”
E VOGLIAMO CONTINUARE A FARLO
Femminicidio, schiavitù, immigrazione e cittadinanza europea, guerra e pace,
integrazione, lavoro e autodeterminazione, tra i temi aFFrontati nella tre giorni
di lavori congressuali dell’udi (roma 6/7/8 maggio 2016)
“Sono passati settanta anni da quando si svolse a Firenze nel 1945 il Congresso che, dai Grup-pi di Difesa della Donna, diede vita all’UDI e in quello stesso anno venne finalmente ricono-
sciuto il voto alle donne, realizzando così compiuta demo-
crazia. La memoria delle battaglie condot-
te richiama oggi il dovere di una costante
partecipazione alle vicende del Paese per
inverare quotidianamente i valori alla base
della nostra convivenza civile. Nella cer-
tezza che dai lavori e dal confronto delle
vostre idee potranno scaturire spunti di ri-
flessione nell’interesse della nostra comu-
nità formulo a tutte voi i più sinceri auguri
di buon lavoro”. Con queste parole il Presi-
dente della Repubblica Sergio Matterella
ha salutato il XVI Congresso nazionale
dell’UDI - Unione Donne in Italia - che
si è concluso lo scorso 8 maggio a Roma.
Messaggi importanti e affettuosi sono arrivati anche dalla
Presidente della Camera Laura Boldrini e dalla Vicepre-
sidente del Senato Valeria Fedeli, che nel suo messaggio
ha ricordato come il loro Congresso rappresenti “una stra-
ordinaria occasione di confronto e discussione sul presente
e sul futuro dell’Unione Donne in Italia. Queste ricorrenze
conferiscono al vostro appuntamento un significato ancora
più profondo, che permette di guardare al futuro consape-
voli del contributo che il movimento delle donne ha dato e
ancora potrà dare alla qualità della nostra democrazia, al
consolidamento delle nostre istituzioni, alla partecipazione
nella costruzione dell’agenda politica dell’Italia”.
Sulla ricorrenza dei 70 anni dal voto si è soffermata anche
la Presidente della Camera Laura Boldrini, che ha sotto-
lineato come esso “costituisce un importante momento di
riflessione sulla funzione del femminismo ai nostri giorni, da
analizzarsi attraverso le tappe lungo le quali si è sviluppato
il processo di emancipazione delle donne italiane - preci-
sando che - c’è ancora molto da fare perché venga ricono-
sciuto alle donne ciò che è delle donne; il loro valore, la loro
storia e tutte le conquiste raggiunte verso l’eguaglianza”.
Una tre giorni di dibattito vivo e confronto acceso, che ha
sviscerato tutte le questioni del mondo viste con sguardo
di donne e del femminismo in cui UDI è da
sempre parte attiva.
“Fare un congresso non è cosa semplice
- ha ricordato la Responsabile nazionale
UDI Vittoria Tola salutando la folta platea
del Congresso nella sua relazione molto
condivisa - e non lo è in particolare per
un’associazione di donne che lavorano
in modo volontario e senza mezzi se non
quelli che noi investiamo in questa pas-
sione. Donne che già sostengono le loro
molteplici attività locali e nazionali, pagano
la loro partecipazione quando vengono a
Roma o partecipano a iniziative nazionali.
La nostra ambizione è e rimane, se la vogliamo dire con la
battuta fulminate del personaggio di Meryl Streep in ‘Suf-
fragette’, non protestare ma fare la legge. In tutti i sensi.
Mentre siamo costrette tutti i giorni a protestare nonostan-
te tutte le nostre conquiste. A partire da leggi che stanno
dimostrando da tempo di essere sempre più svuotate. Lo
di Barbara Leone
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