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Numero 8 del 2014

Viaggiatrici


Foto: Viaggiatrici
PAGINA 45

Testi pagina 45

39Luglio-Agost 2014
cosa sia, gli artisti… non li conosco, credo piuttosto che si-
ano persone che lavorano a qualcosa con grande energia
e alla fine…all’incidente della natura… non ci credo.
Che cosa resta oggi della Danza rispetto alle sue origini?
Sappiamo che la tragedia e la commedia nel teatro Greco
sono l’espressione stessa della città. Troppo spesso è pas-
sato sotto silenzio il fatto che i tre grandi tragici greci erano
dei generali dello Stato e gli spettacoli erano un gesto Poli-
tico, non dimentichiamo che gli attori erano dei soldati e che
i ruoli da donna erano interpretati da uomini e che la “non
presenza agli spettacoli“ da parte del popolo era sanzionata
con la pena di morte… Dunque gli spettacoli teatrali erano
verifiche, ed erano organizzati a scopo educativo. Lo sport
e l’educazione erano strettamente legati alla vita della città.
Oggi consideriamo queste opere come culturali ed artistiche
e tendiamo a dissociarle dalla vita politica.
Danza, tragedia, Grecia…Sappiamo che tempo fa Lei ha
accettato una sfida importante lanciatale da una gran-
de donna Melina Mercouri: dirigere una Compagnia in
Grecia. Qual è l’eredità di Melina Mercouri, oggi, dopo
il suo impulso alla rinascita della cultura e delle arti in
Grecia?
Oggi l’eredità di questa grande donna del cinema e del tea-
tro mondiale è purtroppo dimenticata, credo che nessuno sia
profeta in patria. I greci sono anche esterofili, generalmente
ritengono che tutto ciò che viene dall’esterno sia migliore ed
abbia più valore aggiunto. Con Melina e altri artisti dello stes-
so periodo, la Grecia ha vissuto un periodo d’oro o forse solo
un momento di grande fermento culturale grazie all’ondata
di artisti greci restituiti al loro paese dopo un periodo di esilio
politico. C’era a quel tempo una sorta di rinascita, una sor-
ta di speranza, che purtroppo crollò per cause economiche
nell’arco di meno di un decennio. Questo periodo ha coinciso
con l’evoluzione della mia Compagnia. Presto Melina partì per
gli Stati Uniti, anche io lasciai la Grecia... sì Melina mi aveva
dato carta bianca per il mio lavoro e le mie creazioni. Entrambi
eravamo impegnati in due percorsi paralleli: costruire un re-
pertorio e una compagnia professionale...
La preponderante presenza femminile nella sua compa-
gnia è frutto di una scelta? Quale ruolo hanno le donne nel-
la co-progettazione, nello sviluppo delle sue coreografie?
Non si tratta di una vera scelta, è un fatto obbligato... Sì, gli
uomini sono una merce rara nella danza, ma ancor di più
qui in Grecia, e spesso ho fatto ricorso a danzatori italiani
e francesi. Devo dire che le donne generalmente sono più
coinvolte nel lavoro, una forma di curiosità artistica e intel-
lettuale. Sono loro che hanno costituito la fonte naturale di
ispirazione per le mie diverse creazioni. b
(1) GIGAKU Les Dionysies Niponnes ou les Avatars de Dionysos sur la
route de la soie de Paulette Ghiron Bistagne (GITA-Montpellier,1994)
La versione integrale dell’intervista è su http://www.noidonne.org/blog.
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