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Numero 8 del 2014

Viaggiatrici


Foto: Viaggiatrici
PAGINA 32

Testi pagina 32

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45 articoli per dieci ambiti di intervento. Dopo i princìpi, le finalità e le definizio-ni, si comincia con il Sistema di rappre-
sentanza, vale a dire: norme di riequilibrio (quale la
doppia preferenza) che
dovranno essere inseri-
te nella prossima legge
elettorale regionale; ap-
posita sezione di genere
nell’albo delle nomine
di competenza regionale;
applicazione delle norme
nazionali per la parità
di accesso nelle società
controllate della Regio-
ne; valorizzazione del-
le buone pratiche nella
predisposizione di tutti i
bandi, forme di collaborazione, selezioni. Nel capito-
lo dedicato a Cittadinanza di genere e rispetto delle
differenze, previste iniziative di tipo educativo per “fa-
vorire in tutte le scuole di ogni ordine e grado un ap-
proccio multidisciplinare e interdisciplinare al rispetto
delle differenze e al superamento degli stereotipi”; la
Regione promuove l’istituzione di borse di studio per
tesi di laurea in differenze di genere, “l’intitolazione di
spazi pubblici a donne meritevoli ed esemplari”, so-
stiene i centri di documentazione e biblioteche delle
donne, si impegna ad “assumere un linguaggio non
discriminante, rispettoso dell’identità di genere”.
Per quanto riguarda Salute e benessere femminile,
si vuole garantire “parità di trattamento e di accesso
alle cure con particolare riguardo alle differenze di
genere e relative specificità”, attraverso la formazione
del personale sanitario e la “promozione di campagne
di comunicazione, informazione e sensibilizzazione”.
I Piani sociosanitari si adeguano all’approccio della
medicina di genere volto alla cura personalizzata.
Inoltre, rilancio dei servizi consultoriali e un percorso
di accoglienza integrato e multidisciplinare, il cosid-
detto ‘codice di prevenzione’ dedicato a chi subisce
violenza, per l’accesso a tutti i Pronto soccorso del
territorio regionale, ga-
rantendo riservatezza e
protezione. La Regione
favorisce l’accesso delle
donne e delle bambine
alla pratica sportiva e, in
collaborazione col Comi-
tato regionale per le co-
municazioni (Corecom),
favorisce “una più inci-
siva copertura mediatica
dello sport femminile
praticato a tutti i livelli”.
Sulla Prevenzione alla
violenza di genere i cardini sono i Centri antivio-
lenza e le Case rifugio. Centri e servizi distribuiti
“in maniera uniforme sul territorio”, potenziato il
“coordinamento regionale dei Centri antiviolenza
quale fondamentale interlocutore per la pianifica-
zione di settore”. Incremento del patrimonio immo-
biliare dedicato: “la Regione e gli enti locali possono
individuare immobili da concedere in comodato d’u-
so ai Centri” e “il Comune … una soluzione abitativa
temporanea ed attribuirla direttamente alla donna”.
Introdotti il Piano regionale contro la violenza di
genere (di durata triennale) e l’Osservatorio regio-
nale di monitoraggio permanente, anche per “favo-
rire il coordinamento di tutti i soggetti istituzionali
e non impegnati sul tema”. Grande attenzione, sia
sul contrasto che sulla prevenzione, ai reati di “tratta
e riduzione in schiavitù”, ai “matrimoni forzati” e
al fenomeno delle “mutilazioni genitali femminili”.
Inoltre, favoriti percorsi di inserimento lavorativo e
formativo e, in accordo con le Asl, percorsi sia per
Dalla rappresentanza all’occupazione, Dalla salute
alla prevenzione Della violenza contro le Donne:
ECCO LA “LEGGE QUADRO PER LA PARITà
E CONTRO LE DISCRIMINAZIONI DI GENERE
DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
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