Numero 2 del 2014
Piccoli stereotipi screscono
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di Anna Pariani, presidente Gruppo regionale PD
Nonostante i pesanti tagli ai trasferimenti statali degli ul-timi anni, anche per il 2014
la Regione ha scelto di non ridurre
le risorse dedicate alla sanità, mante-
nendo un rapporto tra costi e qualità
dei servizi che ci pone in assoluto ai
vertici nazionali, tanto da essere pre-
si come riferimento per la definizio-
ne di gran parte dei costi standard
nelle politiche di spending review. A
pressione fiscale invariata, dunque, la
sanità pubblica emiliano romagnola
è garantita e cresce di 70 milioni il
fondo per la non autosufficienza.
È chiaro che a fronte di 9 punti di Pil
persi dal 2008 e una disoccupazione
all’8,9% non possiamo “cantare vit-
toria” o dire risolti i tanti problemi
derivanti dalla crisi economica. Pos-
siamo però scegliere, come abbiamo
fatto, di non operare tagli al bilan-
cio delle politiche di welfare, di non
lasciare solo nessuno e continuare a
investire nel sociale quale baluardo
di quei diritti e servizi alla persona
che rendono più forte la comunità.
Questo è possibile perché l’Emilia-
Romagna è la Regione meno inde-
bitata d’Italia e ha ridotto del 20%
la spesa per il suo funzionamento;
perché non ci siamo fermati mai,
modificando l’organizzazione dei
servizi, eliminando molte inefficien-
ze e semplificando le procedure, in
un percorso di riforme a 360° che
continuerà fino al termine della le-
gislatura. Abbiamo anche utilizzato
interamente i fondi strutturali euro-
pei e investito nella capacità di spesa
dei nostri Comuni, allentando a li-
L’EMILIA-ROMAGNA NEL 2014
PROSPETTIVE DI UN SISTEMA
IN MOVIMENTO
vello territoriale i vincoli del patto di
stabilità e consentendo a molti enti
locali di investire le risorse in bilan-
cio per opere pubbliche che danno
occupazione e ossigeno alle imprese.
Come dichiarato dal Presidente
Errani nella relazione annuale di
mandato, ci siamo dati molteplici
obiettivi: da una grande attenzione
al mondo del lavoro, alla tutela di
disoccupati, inoccupati, persone in
cassa integrazione o in mobilità, fino
alla difesa del territorio emiliano-
romagnolo, al patrimonio che dalla
costa all’Appennino richiede di es-
sere mantenuto e valorizzato. Con-
fermato anche in futuro l’impegno
della ricostruzione nella zona colpita
dal terribile sisma del 2012 e l’inve-
stimento sullo sviluppo delle attività
produttive, sulla loro internaziona-
lizzazione e innovazione, così come
sul fondo di finanza agevolata e so-
stegno dei consorzi fidi per le azien-
de in difficoltà di tutta la regione.
Fra le novità e i segnali positivi per
il 2014, segnalo infine il lavoro del-
la Commissione assembleare pari
opportunità, di cui faccio parte.
Dopo un intenso percorso di incon-
tri e audizioni che hanno coinvolto
le rappresentanze, l’approvazione
unanime di 8 atti di indirizzo vol-
ti a rafforzare i diritti femminili in
ogni campo, sarà presto in discussio-
ne il progetto di legge quadro “per
la parità e contro le discriminazioni
di genere”. Una normativa che valo-
rizzerà il contributo e il ruolo delle
donne nelle istituzioni, nel lavoro,
nella società, per cambiare in meglio
tutti insieme e finalmente alla pari.
La valenza
regionale
del progetto
M.I.R.E.
In occasione del Convegno “Ospitiamo
il futuro” (23 novembre 2013, Centro L.
Malaguzzi di Reggio Emilia), la presidente
dell’Assemblea legislativa regionale
Palma Costi è intervenuta definendolo
un “sogno collettivo”, i cui punti di forza
sono «il contesto in cui nasce, fortificato
da un network educativo legato ai diritti
dell’infanzia, la sinergia tra Reggio
Children, il sistema sanitario reggiano
e un centro d’eccellenza come l’Irccs
dell’Ospedale Santa Maria Nuova». La
presidente Costi ha sottolineato dunque
questo «patrimonio di capitale umano,