Numero 1 del 2014
DemoBoom, vivere un pianeta affollato
Testi pagina 53
47Gennaio 2014
L’OROSCOPO DI PREDIZIONI
SEMI-SERIE
E PRONOSTICI
POSSIBILIZOE
CARA ARIETE,
ho letto da qualche parte che la geniale e sempre ar-
guta scrittrice Dorothy Parker ha voluto sulla sua lapi-
de questo epitaffi o: “Scusate la polvere”. In queste tre
parole Parker mette insieme il suo celebre umorismo
nero e una fulminante presa in giro del prototipo della
casalinga perfetta, che si preoccupa dello spolvero
anche dall’aldilà. Mi sembra che se ne possano trarre
almeno due insegnamenti: 1. mai dimenticare il lato
comico di ogni faccenda; 2. spolverare, a conti fatti, si
rivela perfettamente inutile.
CARA TORO,
per te alcuni versi di Patrizia Cavalli, dal suo Datura:
“Meccanica, legata, ubbidiente,/in schiavitù biologica
e credente. Basta,/scivolo nel sonno, qui comincia/il
mio libero arbitrio, qui tocca a me/decidere che cosa
mi accadrà,/come sarò, quali parole dire/nel sogno
che mi assegno”. Proprio così: nel sogno si congiun-
gono la massima libertà (può accadere di tutto) e la
massima costrizione (mi accade e non posso decidere
nulla). Poiché continui ad avere nel tuo segno un ag-
guerrito Marte, che ti spinge verso la praticità e gli
affari, ti propongo, per tutta risposta, di abbandonarti
alla forza dei sogni...
CARA GEMELLI,
scriveva il poeta Paul Valery nei suoi Quaderni: “A vol-
te, in mezzo a questa quantità di specchi di curvature
diverse, o di fotografi e, mi capita di non sapere più chi
sono, o di chi si parla, né quale volto scegliere”. La
tua proverbiale ecletticità potrebbe rivelarsi stancante,
in questo inizio d’anno. Sarebbe forse più prudente e
saggio scegliere uno solo tra i mille volti rifl essi nello
specchio, almeno fi nché Plutone e Urano non riman-
gono un po’ ostili. Ma ci interessa davvero, essere
prudenti e saggi?
CARA CANCRO,
il fotografo Luigi Ghirri diceva che il motto dell’Eccle-
siaste “Niente di nuovo sotto il sole” andrebbe total-
mente rovesciato: non c’è niente di antico sotto il sole,
tutto può essere guardato con occhi nuovi. Anzi sono
proprio le immagini più consumate da uno sguardo
stereotipato che nascondono nuovi punti di vista. Un
nuovo sguardo, è l’augurio che ti faccio per l’anno che
sta arrivando, con Giove e Urano lì a sostenerti...
CARA LEONE,
per inaugurare questo 2014 ti dedico la brevissima
poesia di Giorgio Caproni dal titolo Constatazione:
“Non c’ero mai stato. M’accorgo che c’ero nato”.
Viene citata alla fi ne del fi lm di Emma Dante Via Ca-
stellana Bandiera, rivelandoci che la strada dove si è
svolta la maggior parte dell’azione del fi lm è quella
della casa d’infanzia della protagonista. Voglio usarla,
però, per invitarti a rifl ettere su quanti luoghi o situa-
zioni, che ci attirano o ci allontanano, risuonano con
altri spazi e altri momenti della nostra vita. Questo
potrebbe spiegarti il perché di molte cose.
CARA VERGINE,
se sei una tipica rappresentante del tuo segno saprai
di apprezzare questi versi di Dorothy Parker, di cui ho
già utilizzato l’umorismo nero nell’oroscopo dell’Ariete:
“I rasoi fanno male; i fi umi sono freddi;/l’acido mac-
chia; i farmaci danno i crampi./Le pistole sono illegali;
i cappi cedono;/il gas fa schifo. Tanto vale vivere…”.
Poiché Giove sarà un tuo alleato per tutto l’anno, che
sarà bellissimo, posso permettermi di scherzare an-
che sul suicidio (che del resto Parker tentò più volte
nel corso della sua vita). Ma niente paura: è solo per
consigliarti di mettere a frutto, in modo creativo e non
deprimente, il tuo insuperabile pessimismo.
CARA BILANCIA,
“Questa vita è una carnefi cina senza immaginazione”,
scriveva il giovane Giacomo Leopardi nello Zibaldone
di pensieri. Poiché il tuo anno si presenta gratifi cante
e fruttuoso da un punto di vista molto pratico e con-
creto, ti ricordo di non dimenticare il lato creativo, im-
maginifi co, sentimentale, sfruttando anche il bell’in-
fl usso di Nettuno che sosterrà il tuo segno nel corso
di tutto il 2014. Mi rendo conto che è imperdonabile
da parte mia usare Leopardi come suggerimento per
la vita sessuale, ma tant’è: sto parlando anche del
sesso.
CARA SCORPIONE,
lo scrittore Francesco Cataluccio, in L’ambaradan del-
le quisquiglie, insieme di brevi racconti in cui si me-
scolano fi nzione e memoria, dice che vorrebbe scri-
vere un’autobiografi a come un quadro di Arcimboldo.
Al posto di frutta e verdure, vorrebbe mettere i pezzi,
i materiali che letteralmente lo hanno costituito. Quali
sono i fi lm, i libri, i sogni, le persone che abbiamo in-
contrato e che sono divenuti una parte di noi? Capirlo
potrebbe rivelarsi, oltre che interessante, una guida
per le nostre azioni.
CARA SAGITTARIO,
Travis Banton, famoso costumista della Paramount
negli anni Trenta, ha detto di Carole Lombard: “Nes-
suna sapeva portare gli abiti come lei, li indossava e
subito se li dimenticava!” Così defi niva la disinvoltura,
l’eleganza, ma anche, in fondo, una particolare forma
di saggezza. Quella che, nel suggerirci di dimenticare
le nostre qualità, ci permette di farle risaltare anco-
ra di più. Proprio quello che sarai in grado di fare tu
nel corso del prossimo anno, con l’aiuto di Giove e
Nettuno.
CARA CAPRICORNO,
tempo fa mi è capitato di parlare con un restauratore
molto bravo. Mi ha spiegato che l’asticella che a volte
si applica dietro una tavola dipinta deve frenare il mo-
vimento del legno, ma non bloccarlo completamente.
Dato che il legno continua comunque a muoversi, a
gonfi arsi o piegarsi, un’eccessiva rigidità, infatti, con-
durrebbe sicuramente alla sua rottura. C’è bisogno
che io espliciti ulteriormente il mio consiglio per il
nuovo anno, o sono stata abbastanza chiara?
CARA ACQUARIO,
per celebrare le tue qualità visionarie ti propongo que-
sta famosa affermazione di Erasmo da Rotterdam: “Le
idee migliori non vengono dalla ragione, ma da una
lucida, visionaria follia”. E va bene, lo so, questa la
conoscono tutti, però è una frase bellissima! E voglio
usarla per augurarti buon anno, brindando alle idee
folli e insieme lucidissime di cui sono spesso capaci i
brillanti rappresentanti del tuo segno.
CARA PESCI,
scriveva Kurt Vonnegut: “Noi siamo quel che facciamo
fi nta di essere, sicché dobbiamo stare molto attenti a
quel che facciamo fi nta di essere”. Poiché il prossimo
anno sarà per te davvero positivo, ricco di stimoli e
di possibilità inaspettate che potrebbero realizzarsi, ti
consiglio di fare attenzione a quello che fai fi nta di
essere, ovvero, secondo Vonnegut, a quello che sei.
La strada che intraprendi potrebbe infatti davvero
condurre a risultati concreti, i tuoi sogni avverarsi,
quello che fai fi nta di essere divenire quello che ef-
fettivamente sei.
Gennaio