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Numero 1 del 2014

DemoBoom, vivere un pianeta affollato


Foto: DemoBoom, vivere un pianeta affollato
PAGINA 48

Testi pagina 48

42 Gennaio 2014
T
antele soddisfazioni già ottenute dalla regi-
sta spagnola Celia Rico per il suo cortome-
traggio, opera prima, Luisa no está en casa:
l’ultima è il Premio per il Miglior Cortometrag-
gio Nazionale ottenuto al Festival FIJR 2013,
la bella rassegna di cortometraggi che si svolge ogni
anno a Granada - principalmente nella bella location
del Teatro ‘Isabella La Cattolica’ - legato ad un’idea
semplice ed originale al tempo stesso: il guasto del-
la lavatrice, e la necessità di andare in una lavanderia
a gettone, fanno aprire gli occhi ad una donna di 85
anni che - sottomessa da sempre al marito machista
e dedita esclusivamente a compiti domestici - decide,
fi nalmente, di abbandonare casa e marito. NOIDONNE
ha intervistato la regista, che ha ricevuto il premio per
“la capacità di sintetizzare la vita intera di una persona
con nitidezza, ottimismo ed incitazione alla ribellione”.
Come nasce questo corto e perché, secondo te, sta
vincendo tanti premi?
Nasce dal desiderio di dare voce a tante donne invi-
sibili e dedite all’abnegazione assoluta, oltre che dal
desiderio di introdurre i semi di una ribellione che vada
a riconquistare un territorio, quello della volontà. Luisa
è questo: una donna che arriva fi nalmente a dire quel-
lo che vuole, una donna che riacquista la voce. Cre-
do che il corto è stato così ben accolto perché, in un
modo sottile e naturale, mostra la dimensione umana
ed eroica di un personaggio che pronuncia qualcosa
di apparentemente semplice come un NO. Penso che
il corto riesca ad esprimere qualcosa di universale con
cui chiunque si può identifi care.
 
Pensi che ci siano molte donne nella condizione, in
Spagna ed in Europa, che vivono la condizione de-
scritta nella sua opera?
Naturalmente credo di sì, perciò ho raccontato questa
storia. Io non sono un’attivista o un’esperta di questioni
di generema mi rattrista, come qualsiasi altro cittadino
che apre il giornale, vedere come il conservatorismo
trionfante in Spagna e in Europa farà fare passi da gi-
gante all’indietro, come se non avessimo imparato nulla.
I dati sulle pratiche ‘machiste’ tra le giovani generazioni
sono agghiaccianti. Come regista ero in diffi coltà a rac-
contare ancora una volta la vecchia storia delle donne
sottomesse, a casa. L’unico modo in cui mi sento vera-
mente attivista è quello di cercare di rendere visibile ciò
che il meccanismo del quotidiano rende invisibile e di
mostrare quello che abbiamo visto mille volte come se
fosse la prima volta. Una donna mette la lavatrice. Mia
nonna. Tua nonna. Mia madre. La tua. Io, tu stessa.
IL CORTOMETRAGGIO DI CELIA RICO,
‘LUISA NO ESTÁ EN CASA’,
VINCE COME MIGLIOR
CORTOMETRAGGIO AL FIJR
di Elisabetta Colla
A TUTTO SCHERMO
UNA LAVATRICE
ROTTA
E LA FORZA
DEL NO


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