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Numero 1 del 2014

DemoBoom, vivere un pianeta affollato


Foto: DemoBoom, vivere un pianeta affollato
PAGINA 52

Testi pagina 52

46 Gennaio 2014
Da un anno a questa parte sono triplicate le segnalazioni dei cittadini che si rivolgono alla Federconsumatori esa-sperati dai disservizi della società Edison. Si spazia da
problemi di fatturazione ai conguagli esosi e immotivati a di-
scapito, sempre e comunque, del consumatore. Nonostante
esista un protocollo di conciliazione con le Associazioni dei
Consumatori e sia attivo un canale di comunicazione e recla-
mo diretto con la società, quest’ultima continua ad ignorare si-
stematicamente i diritti degli utenti. Le conciliazioni con Edison
non funzionano: più
del 60% di quelle inol-
trate dalle associazio-
ni dei consumatori,
dall’attivazione del
protocollo nel 2009
ad oggi, sono dichia-
rate non procedibili,
a causa della cessa-
zione del contratto del
cliente con Edison. Un
dato disarmante, se si
pensa che il 60% de-
gli utenti che riscon-
trano problemi con tale società non possono fare altro che
rivolgersi alla giustizia ordinaria, con un conseguente spreco
di tempo e di denaro, nonché con un inevitabile intasamento
dei tribunali. Quel che è peggio, è che, nonostante le ripetute
richieste di riapertura del tavolo di confronto da parte delle
Associazioni, per apportare modifi che costruttive e migliora-
tive ai regolamenti in essere, da parte di Edison tutto tace. La
società rinvia di mese in mese, lasciando deteriorare ulterior-
mente il rapporto del contenzioso in essere tra azienda e con-
sumatore. Federconsumatori, alla luce di questa insostenibile
situazione, rinnova alla società la richiesta di rimettere mano al
protocollo per introdurre le modifi che necessarie, per riqualifi -
care la conciliazione paritetica nell’interesse del mercato e dei
consumatori, includendo tutte quelle conciliazioni che ad oggi,
ingiustamente, vengono tagliate fuori.
Tutto corre velocissimo.....ma è importante fermarsi e so-stare, per valutare e farsi domande anche solo per po-chi minuti.... Osservare gli accadimenti da luoghi diver-si, in momenti diversi, insomma da punti di vista nuovi.
La visualizzazione in 3D di fi lm, oggetti e immagini ha aperto
nuove frontiere e ci costringe ad osservare le cose in modo di-
verso, più approfonditamente, tenendo in considerazione molti
aspetti. Questo metodo di osservare le cose deve entrare nella
nostra consuetudine, deve essere per noi un approccio naturale.
Diremo che per essere alla moda si dovrà osservare le cose e
gli eventi da molti punti di vista e in tempi diversi. Come ormai
i lettori di questa piccola rubrica avranno capito la moda non
è e non deve essere relegata alle proposte di passerelle più o
meno celebri, sarebbe un errore!
La moda è molto di più. La moda è un osservatorio privilegiato
attraverso il quale poter scorgere chiaramente ogni sfaccet-
tatura degli eventi, i suoi risvolti politici, sociali ed economici.
Non si parlerà soltanto di “moda” ma di “modi”. Modi di fare,
modi di produrre, modi di gestire, modi di pensare, modi di
parlare, modi di camminare, modi di osservare.
Osservare, azione fondamentale che richiede distanza dalle
cose, silenzio e discernimento.
Osservare è necessario per progettare il nuovo, vincente e du-
raturo. Osservare permette di visualizzare aree libere di azione
dove poter costruire e realizzare un nuovo progetto.
Ecco allora che è di moda osservare attentamente con l’obbiet-
tivo di costruire e dare vita ad un progetto. Il progetto è il sale
di ogni esistenza. È di moda osservare, progettare e realizzare.
OLTRE LA MODA, ‘MODI DI…’
www.fondazionecerratelli.it
diegoarte@libero.it
EDISON:
IN UN ANNO
I CONTENZIOSI
SONO TRIPLICATI
di Viola Conti
DONNE
E CONSUMI
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