Numero 43 del 1948
Marisa Rodano parla alla Camera/Zara Algardi: una donna giudice nel Foro di Roma
Testi pagina 4
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Thomas, mentre Camilla cer-
15 'cava di portare qualche soc-
corso ai feriti, raduno Johnny
Morandi, .Kinger e Gustafson
poco distante e disse loro che non si po-
teva. sperarein nessun socmrsoimme-
diato, e che l'unica cosa da fare era
cercar di resistere il più possibile.
Gustafson, il segretario dello scienzia-
to osservò — Il cervello forse. resistere
alla pazzia se riusciamo a distrarci, ma.
non passeranno .altre ventiquattro ore
senza che i nostri piedi e le nostre ma-
ni non siano congelati; Non siamo cer-
to agguerriti per sopportare una tem-
peratura polare...
Kinger, il produttore americano disse
che lui non se la sentiva aiîatto di sop—
portare una simile agonia, — Non sono
' mai stato fermo passivo e inattivo un
solo minuto della mia vita — disse —
e non comincerò adesso, proprio per
aspettare la. morte. Se qualcuno se la
sente di venire con me i0 vado in cerca.
di soccorsi. Se cadrò, cadrò almeno nel
tentativo di aver compiuto qualcosa di
utile per me eper gli altri,
. Francesco Morandi fece per parlare: la.
- pensava certo come Kinger, era un uomo
d’azione anche lui: ma. poi si volse,
guardò Camilla che era intenln a far
bere qualche goccia di latte condensato
al turco, e non disse più niente.
Thomas dissuase Kinge :
— Le dislanze qui sono incalcolabili,
e non c’è probabilità certo di trovare
luoghi abitati: a che scopo disperderci?
Voi potete essemiutilequrpoiehesie-
te forte ed in buona salute,
-— Utile a che?
-—‘- Vi sono degli arbusti: per quanto
i rami siano umidi e quasi marciti pos-
siamo sperare di fare del fuoco: ?nché
abbiamo fuoco possiamo sopravvivere, e
inoltre è l‘unica segnalazione che ci sia
. possibile dare.
— Quegli arbustirnon si accenderan—
-nomai!
—— Possiamo recuperare della benzina
e questa ci aiuterà molto Metteremo il
legno tagliato ad asciugare vicino al,
fuoco .e sarà così una riserva senza ?ne.
——— Va bene —— disse Kinger — eccoci
ridotti alla parte di maiali, e guai a
noi se il fuoco si spegne. Se il mio se-
gretario non stesse tanto male gli direi
di prendere appunti per il prossimo ?lm:
benché la nostra sia una situazione già
troppe volte sfrutlata al cinematografo .
_ e quindi stucchevole 'per il pubblico, vi
si può sempre trovare qualche cosa di
nuovo. '
—— Possiamo'anche ricavare dai rot-
tami dell'apparecchio qualcosa che rie—
sca. almeno a ripararci e a riparare il'
fuoco dal vento: sarà un lavoro fatico-
so ma dobbiamo tentarlor?nchè siamo
ancora in ÎOÎZG.‘
Improvvisamente Francesco Morandi
- disse:
—. Non dite niente alla bambina_
Lo guardarono sorpresi, ——' Di che
bambina parlate? — chiese Kinger,
-— La ragazza... — continuò imbaraz-
zato Morandi — E molto giovane e .po-
' trebbe essere presa dell'angoscia.
ì—MaCaInillasatutto—disse’l'ho-
4mas -—— Sapeva anche prima di voi che
la nostra situazione è disperata e che
probabilità soltanto su
cento di essere individuati, Camilla è
una ragazza in gamba, enon si spaven-
ta di nulla, '
C’Q
’ ' Non si trattava di coraggio, si trat—
tava di pazienza, e di abitudine‘al sa-
cri?cio: si trattava della capacità di
sopportazione della gente povera: la‘
scuola della miseria e delle privazioni
che ella aveva frequentato ?n dall'infan-
zia dava ora il suo risultato, Edith crol-
lò dopo ventiquattm ore, abituata agli
agi, al benessere, ad una vita facile e
comoda, Camilla resiste, non lauto per-
chè fosse più giovane, quanto perché era
stata abituata nei giorni neri a saltare i
pasti; a vivere solo di un po' di verdu‘
,'ra mal condita, a faticare e sgobbare
.quando sua madre o Lisa. erano malate,
a resistere al freddo e sopra tutto a non
lamentarsi, '
Mentre Edith, Kinger _e lo stesso Gu- .
slafson furono annientati dopo .
tempo, sopratutto perché il loro spirito
schiera del nostro
.vacillò prima del loro ?sico, lei resiste:
se si sentiva mancare pensava 5a Lisa,;
quando lavava cumuli di panni sporchi
anche durante l’inverno, quando i gelo-
ni la .straziavano, e continuò a tagliar
legna con le braccia doloranti. senza la-
mentarsi. Durante l'agonia dello scien-
ziato che mori di li a poco fu lei che
l'assistè mentre Edith e Gustafson si
abbandonarono a crisi isteriche di or-
rore: ma Lise le aveva insegnato che
non bisognava aver paura della gente
' Per migliaia o migliaia di lami‘lie italiane la casa è rap—
E LASSETM presentata da on limo mirto, dal'inlornn di una roccia,
INVERNALE? da una conda. Slollcll, dlmeenpali, bambini alfa—ali, madri
rienle dalla miseria formano questa triste e abbandonata
_ _ popolo L'invernocon i nei rigori renderà ancor più disperata e
dif?cile la vira di alieni di cittadini. Il Governo che aveva 'd dovere di strappa“ dal:
miseria e dall‘umiliazione si è ‘.— i farli parlano —— (oralmente disinteressato. Le-forxe
democratiche popolari che sentono III-anni si. necessario aflronhrc decisamente questo,
problema, indicano nuovamenle ci responsabili del Governo la via da mire. Per. prime,
le donne democratiche, attraverso lo loro organizzazione —— l'uol —— 'd I9 dicembre
“cureranno, io grandi mm di fronte a tutto] paese, l'incapacità del
Governo di provvedere concretamente all‘assistenza invernale. Inoltre "IDI propone che
l'esiguz somma di ,4 miliardi del 'c fondo assiale-ix; invernale: venga esclusivamente
assegnata per le mense e per l'astinenza ai minori anziehi essere ripartita fra le
spese generali dell‘Aso Post-Bollire. una delegazione dell‘ubl nazionale, accompagnata
delle onorevoli ?omnîni, Midollo e siero Schiavoni, è stola
volo dall'on. Manzo, al quale lu prescolare il piano di z
per una somma di' un I.3M.I14.g05. L’on. Manuali: assicurato di ”molare delta
pianoprm i Minirloro del TesoroL'Ancora una volta H Governo è chiamato ed adem-
piere ad uno dei più urgenti doveri: alla su indifferenza reagìnnno le masse popolari
che sta. per morire, e la morte aveva
bussato tante volte nel grande casamen—
to dove aVevano vissuto che lei sapeva
tutto del suo approssimarsi, ed aveva
impaaato a vincere il disgusto e lo sgo
mento, con l’umana pieta
Francesco Morandi, nhe pure, con
Thomas era uno dei più coraggiosi e te—
naci. più di una volta fu preso dalla
furia, perse la pazienza ed imprecò_ Ca-
milla non lo fece mai, Nel suo sangue
vi era la rassegnata pazienza trasmessa-
le da sua madre e da suo padre: da
sua madre che mai si era. lamentata di
una vita grama. e aveva‘lavorato ?no
all’ultima. ora della sua vita quando già
il dolore le attanagliava le reni: e di
suo padre, che possedeva l’umile pazien—
za dei « poveri cristi» convinti di d°-,
ver piegare la schiena e di dover sop-
portare per una legge-implacabile ed ine-
sorabile ‘
Fu lei che compose la salma del gran-
de uomo morto. '
E sopratutto fu utile in quel ”fran-
gente il suo spirito pratico, l’ingegnosi—
tà di colei che è abituata ad adattare
per il meglio le più umili cose; dove
gli uomini e le due donne americane
impacciate si trovavano battuti, riuscì
va lei con il suo buon senso di ragaz—
za che malgrado i sogni e le respirazio—
ni era. stata abituata a far di tutto:
lavar le pentole, accendere il fuoco, te—
nere viva la braga, medicare una feri-
ta, aggiustare uno strappo, cucinare con
il minimo indispensabile. La chiamava. '
no il loro piccolo angelo. Thomas dice—
va con le lagrime agli occhi — mai
l» scorsi giorni, rice-
lenza 'mvernale UDI
la T.A.I, troverà una hostess girl mi—
gliore di te, Camilla! .
—— Temo che dovrà farsenza di m ,
purtroppo, ormai —-—, lei sorridem —— Ad
ogni modo non mostrano troppa-«premu-
ra di dovermi...
Ognuno reagiva secondo il suo carate
tere a quella lenta lotta contro la mor—
te, a-quello spegnersi snervante di ogni
speranza di salvezza: il turco si era
tramutata in una specie di orso selvag-
gio che rispondeva solo a. grugniti, e
mamo ma MITI m
Camilla Resi, ?glia di operai studia fa.
meramente per riuscire ad ottenere la li-
cenza llceale. La ragazza vive in un gru»
commenta della pe?yerîo con lo suo nu-
merosa famiglia. Proprio la ma in cui
il mdu Pietro, viene condotto a ma
dal compagni dì fabbrica perché svenuto
sul lavoro, il ?danzato Massimo che è
meccanico all‘aeroporto di Clamplna,
vorrebbe ?ssare la data delle nozze. Hm.
simo però ha parlato u Camilla delle
"hoslesn—gîrls" e la fanciulla decide di
tagliere questo a?mclnante lavoro. Vo
all‘aeroporto. supero le r ed inizia
la nuova vita. Durante prima viaggio
che ha per meta Londra, conosce una
giovane ragazza olvoclulma, che è stato
seritturata per glrare un film; ambedue
alloggiano all'Hotel Savoy. Insieme tru-
scanmlap?msrmlaelanmaami—
ca, Marlù’Cmui, le con?da dl aver con.
dato Mali ?no a due anni prima. Al
suo rizoma ln famiglia Camilla delude
tutti; perché decide, per stare più conio.
da, di andare ad abitare in albergo. E
propria in albergo, un giunto viene la
sua famiglia. che lei non riceve per paura
dl fare cattiva ?gura davanti alle su: clo-
ganti amiche. Durante un sua viaggio a
Non: York e ospite di una vlogglatrlcr
ambasciata in aeroplano. Al' “tomo scop—
pia una tempesta fudosla?ma e Pappa.
recchlo è costretto ad attenere a Tam.
nova. Nell‘incldente muoiono quattro per.
me e'Camalo e ferita ad una spalla.
La situazione del supemlll, isolati dal
_numdo, si va foczmio disperata. .
che Camilla doveva imboccare quando
veniva il momento di distribuire le ul—
time scarse razioni: e Kinger e 'I‘how
mas' avevano spesso scatti violenti di
furia e «bisticciavano con tanta acredi-
ne da far supporre che si odiassero. Ca-
milla soltanto conservava il suo tene-
ro e paziente atteggiamento di coraggio.
Un solo leggero aiuto le veniva. dalla
vecchia signora. americana, la. quale,
rimessasi miracolosamente dal male di
fegato con quel digiuno forzato, dava. -
molto maggior esempio di energia o di
resistenza di sua .?glia, che era ridotta
?sicamente come una megera, e come un
essere senza intelligenza nè discernimen—
to per quello che riguardava lo spirito.
'La vecchia diceva spesso che i suoi
genitori erano stati pionieri del West e
che lei da. bambina avevaksopportato ta-
li fatiche e visto tali tragedie da farle,
paragonafe quest'ultima della sua. vita
ad una bazzecola.
Gustafson cercava di tenere il controllo
del tempo, e quando disse che, secon-
do lui, erano già trascorsi tre giorni da
quando erano li, Edith cominciò a mu-
golare come una lupa e a dire cose in— '
sensate; che voleva andare almeno una
volta ancora-al cinematografo. e che
voleva vedere un'aiuola. con dei ?ori.
Francesco Morandi ad un tratto chia-
mò Camilla: era bianco come uno spet-
tro e i suoi occhi erano pieni di angoscia,
«— Non sento più una mano ._ disse
-— E come se fosse completamente mor-
ia: ?no a qualche minuto fa. mi dole—
va orribilmente,» adesso; non la pom
più muovere... , ,
' —— Mi faccia vedere —- fece Camilla,
sciogliendo la mano dalla. pezza che in
mancanza di guanti Francesco si era
' avvolto intorno — un po' di massaggio
le farà; bene, vedrà... Le ho detto tinte
volte che non deve mettersi le mani ac—
canto al fuoco dopo che è stato nella'
boscaglia a procumr legna. Ma lei non
vuole darmi retla, mai. .
——— Lei lo sa che quel povero ragazzo,
James Manu, il socio di Kinger ha
_ tutt'e due le gambe congelate? Se si »
salva gliele dovranno amputare...
« Questo lo so, ma lei non si deve
impressionare. Dipende soltanto dal fat-
to che non può muoversi, che non può
mettere in circolazione il sangue, '
— E atroce... Io non vivrei se mi
dovessero amputare una mano‘
— Che lavoro fa, nella. vita? —— lei
domandò.
Luirise, con ironia:
—— Oh, non sono un operaio, grazie
i a Dio. Sono proprietario di quattro enor.
mi fabbriche, ho ottomila uomini che
lavorano per me, Ma questo non- signi—
?ca niente: non potrei sopporlare di
essere menomato. Mi ucciderei.
— Nessuno dei suoi operai ha mai
perso una mano, sul lavoro? —- lei do-
mando risentita.
—— Si, abbiamo avuto qualche infor-
tunio: ma gli uomini sono subito in- ‘
dennizzati,
——— Ma per un operaio perder la ma-
no signi?ca la miseria. l'abbrutimento,_-
l'inutilita 0h, conosco bene isocoorsi