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Numero 43 del 1948

Marisa Rodano parla alla Camera/Zara Algardi: una donna giudice nel Foro di Roma


Foto: Marisa Rodano parla alla Camera/Zara Algardi: una donna giudice nel Foro di Roma
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E stato un po’ una. sorpresa — per
quanto 'ottimìstiche potessero essere le
previsioni iormulabili già alla vigilia ——
il risultato di questo convegno che ha
radunato a Roma per la prima volta
le rappresentanti delle dipendenti stata.-
li, parastatalì e da Enti locali, perché in-
detto e organizzato in un lasso di tem-

Durante una manifestazione popolare
a Bondcno (Ferrara) la polizia ha
eseguito una' selvaggia aggressione
mitraglùmdo l'asilo infantile.

— si, signora, noi shmo le FORZE
DELL’ORDINE. Il Governo (composto dai
PARTITI DELL'ORDINE) si serve dì noi
per tutelare la pace, la "annualità, h
sicurezza dei cittadini

LA FESTA DELLE MAMME - Le mamme di‘Ca-
stelnuovo Sotto (Reggio E.) hanno avuta una
lesi: Ill?'a per loro: gliel'ha organista}:
I’DDI e si è nella nella sala del Consiglio
Comunale. l'bîmbî hanno rieevulovverl premi

po estremamente breve; nè si era potu-
to cedere all’esigenza di o?irgliene un

margine superiore, dato che proprio lav

lotta di questa categoria è attualmente
nel suo pieno sviluppo,

Dopo il notevole e brillante intervento
di Rina Picolato, responsabile della
Comm, Femm. della C.G.I.L;, con calo‘
re e a volte con vivacità, le cranici lian—
no trattato problemi particolari, di ca—
tegorie e di province: la maestra. comin-
ciò cosi a vedere come il suo problema
particolare s’inserisse nel problema della
postelegraionica; la statale sentiva che
una richiesta dell’infermiera. era anche
una sua richiesta. È nato cosi, precisa—
mente così, quel grido d’unità che rappre.
senta il risultato più positivo, secondo
noi, del convegno, in quanto garanzia
delle vittorie che non potranno mancare
a una, lotta che centinaia di migliaia di
donne combatteranno insieme

Impossibile riferire su tutte le questio—
ni trattate, numerose al punto che le ri-
chieste relative n‘sultano nella mozione
conclusiva (la quale è stala consegnata
poi al Sottosegretario Giovannini) ben
ventuno. I problemi principali, comuni
a tutte le categorie rappresentate, son
risultati essere quello dei licenziamenti
e quello relativo alla tutela della mater-



FIRENZE, 25 novembre 1948

. su e svolte il Convegno

nità. Il primo, particolarmente scottan-
te e d’attualità, riguarda soprattutto
le statali che in questi giorni sono pm—
prio oggetto d’un principio d’o?ensiva
da parte del governo, alcuni esponenti
del quale hanno osato affermare che u le
donne lavorano per le calze di ny-
lon eccetera Diceva. la dottoressa Lu-
pi, della Federazione Nazionale Statali:
«Ma se anche qualche caso esiste, se
qualche donna lavora per poter soddisfi»
re i. propri capricci, esistono anche al-
cuni uomini certamente che vmma m
u?rlca'o per permettersi le sigarette ed al—
trz' piccoli ”lussi”... Perchèballora que-
sto dei licenziamenti dovrebbe essere un
provvedimento rivolto in blocco contro
le dorme? n. Quanto al secondo (tutela
della maternità) si è. ravvisato da parte
delle convenute la necessità dell’appro»
vazione del progetto di legge Noce e
della sua applicazione, v i

I problemi delle dipendenti dai m0—
nopoli sono stati ottimamente trattati
dalla torinese Ardito e dalla perugina
Equatori. La prima ha messo in luce le
condizioni di grave disagio in cui ver-
sa la categoria ed ha insistito perchè ne

venga riveduto l’ordinamento giuridico;'

la seconda ha completato il quadro illu—
strando la situazione delle cemitrici del.
le foglie di tabacco che compiono un
lavoro antiigienico, in ambienti malsani,
e per giunta vengono assunte di tre me-
si in tre mesi, il che impedisce la ma-
turazione di qualsiasi diritto.

DAL DIARIO DI UNA DONNA FIORENTINA

La maestra. milanese Rugarli ha par-
lato sull'insu?ìcienza dei locali, che ilîh

‘ pedisce l’apertura di nuove scuole e il '

riattamento di quelle danneggiate; ha
chiesto inoltre che si riveda. il trattamen-
to ,economicq percependo le insegnanti
di ruolo 20 mila lire mensili

Tra le postclegrafoniche notevole l'in-
tervento della romana Alunni che ha
chiesto l'abolizione del I 3. grado, il pas-
saggio nei ruoli e l’istituzione di scuo—
le professionali. Una rivendicazione par.
ticolare viene pure avanzata dalle in—
fermiere degli ospedali psichiatrici cui
una disposizione toglie il diritto al po-
sto in caso di matrimonio.

La Conforto di Roma ha parlato per
le insegnanti delle scuole materne tra
le quali impera la disoccupazione; il
motivo, essa ha detto, sta nel fatto che
il ?nanziamento di queste scuole fa par—
te delle spese facoltative dei vari Co-
muni_ Vale per tutti l'esempio del quar—
tiere Trionfale di Roma dove dei quattro
asili- esistenti prima della guerra nem—
meno uno è stato riaperto; al loro posto
?oriscono ora ben sette istituti religÎOSi
dOVe naturalmente chi vuol manderei
propri bambini deve pagare. E in essi
le insegnanti vengono compensate per.
?no con 5.000 lire al mese! Per le dipen-
denti da Enti Locali èintervenuta la
milanese Boccalini, trattando sopratutto
il problema dei licenziamenti. Una dot—

toressa ?orentina, la Montanini, ha fatto

un brillante intervento sui problemi dei
medici degli ospedali, ed ha tenuto a
porre in rilievo l’esigenza dell’unità tra
i lavoratori di ogni categoria.

Tale esigenza è. stata anche illustrata .

al Convegno da Minnie Tato che, a no-
me del Comitato Direttivo dell'UDI,
ha invitato le statali ad a?ìancarsi a
tutte le/altre lavoratrici per la difesa
dei loro diritti e della pace minacciata.
« L’ UDI —, essa ha detto —— è oggi più
che mai l’organizzazione femminile che
con maggiore coraggio si è posta alla
testa di tutte le lavoratrici che sosten-
gono una dura lotta per la realizzazione
delle loro giuste richieste »._ In rappre-
sentanza dell'UDI ha partecipato al Con-
vegno anche la dott. Ida Tnmullinì,
membro della direzione del Partito Re-
pubblicano Laico.

I lavori sono stati chiusi da un di—
scorso dell'on, Di Vittorio, Segretario
Generale della C.G.I.L. u Il governo —
egli ha detto — vorrebbe cacciare le
dorme dagli uf?ci; ma mm darebbe quei
pasti agli. uomini disoccupati, e realiz-
zerebbe così delle economie aumentando
la miseria in miglim‘o e migliaia di fa—

: miglia xx Ed ha detto inoltre: a Si vuol

condannare le dorme alla schiavitù del
bisogno, che può essere la chiave di una
più mpia schiavitù... n C, M_





Stamane ho letto sul gior-
nale che un gruppo di donne
di Firenze sono andate dal-
l'Arcivescovo Della Costa per
chiedergli cosa pensa della pus
ce. L’Arcivescovo ha a?erma—
lo di voler anche lui la pace,
ma alla domanda di una del—
le delegate se è bene o no che
l'Italia entri nel blocco occi-
dentale, ha risposto che per
una nazione. povera come la
nostra è bene aderire al bloc—
co_ Poi si è ri?utato di rispon—
dere ad altre domande. Ed al—
lora io pensa che probabilmen-
te anche lui sentiva che ciò che
diceva rum era giusto e che
anzi era convinto che il bloc-
co occidentale non ha certo
l'intenzione di aiuiarci, ma di
farci fare la guerra. Altre dora
ma sono andate anche dal sin—
daco Fabiam' il quale ha det-
vta di essere nemico della bom—
ba atomica a contrario ad una
partecipazione italiana al bloc-
co occidentale La cosa ,mi
sembra molto giusta.

26 novembre
Oggi siamo andate adorna/n—
dare il parere del segretario

a

dell’ANPI e del segretario dal—
la Camera del Lavoro sulla
pace. ’Dico "siamo“ perché
questa volta ci sono voluta
andare anch’io Ci hanno di.
mostrato come De Gaspen' con-
duca una politica di guerra
insieme al governo americano
e che sopratutto ”01' dorme
possiamo fare molto per i'm—
pedina un altro, sanguinoso
con?itto. Alle cinque siamo
malate alla stazione a saluta-
re Elsa Massar‘,.-la nostra dala
gaia) che partiva per Buda-
pest: tutte le fabbriche ci
karma dato dei regali per por—
tare al Congresso.

27‘ novembre
Domani nel mio rione ci io-
rù una grande festa della pace.
All’ UDI si è ?m‘to di prepara.
re la bandiera della pace e gli
spillim' con le colombe, Dama-
m‘ verrà- u?a dorma a parlare
a noi e agh‘ uomini sulla pace,
Andrà tutto bene?

28 novembre

.Sono andata alla manifesta—
zione della pace con mio ma—
rito. Prima rum ci valeva ve—
nire, ma poi è stato contento

di essere venuto C’era imita
gente e quella che ha parla-
to ha detto che oggi in tutto
l’Italia la gente si riunisce to—
me noi per parlare della pace,
e che se tuttiinsieme ci oppor
remo allè manovre guerrafon-
dale, riusciremo a garantire la
pace all’Italia e agli altri p0-



Questa è

poli. Anche. mio marito mi ha

detto che bisogna dire n:hia-'

ramerde che la guerra mm la
vogliamo. Domani andrò al.
l'UDI per sentire se c’è qual-
che altra cosa da‘jare in di.
fesa della pace.

Gina Carena, casalinga



Ia' grande bandiera portata dalle delegate italiane a Iu-

danesi al Il Congresso lnlernnionale delle donne per la Pace. i stato
confezionata dalle donne dell’UDl dinPrah col ricavato della vendita
delle eolombine delle Paco. (Nella foto, le dirigenti dell'00! di
Prato con Elsa Musei, la penultima a destra del primo gruppo, rap-
presentante delle lavoratrici fiorentine a Budapest. AI suo fianco
sinistro è la Segretaria dell’01”. di Prato, Vincente Mattesini)

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