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Numero 7 del 2006

Violenza: in bocca al lupo


Foto: Violenza: in bocca al lupo
PAGINA 45

Testi pagina 45

noidonne luglio - agosto 2006 45
Sola su di un palco con un leggio,senza alcuna musica in sottofondo a
distrarti; la si inizia ad ascoltare, ci si
abbandona alle sue parole, si viene col-
pite dalle rassomiglianze con amiche e
conoscenti, noi stesse, si ride e ci si com-
muove. Alla fine si rimane rapite da
quei racconti e la si sente amica. Amica
come una persona che ha capito. Lo
spettacolo è quasi un documentario - la
sua essenza è metafisica, poetica, esem-
plare. E ti rendi conto che quello spetta-
colo potresti vederlo ovunque, li a tea-
tro o in una stanza. E' vicino, ti senti
vicina. L'incontro con Maila avviene a
Prato, nella sua casa che sta proprio di
fronte alla baracca, un vecchio deposi-
to degli attrezzi ristrutturato che è
diventato il Teatro La Baracca: 70 metri
quadrati utilizzati per le prove del grup-
po, in cui fino a 80 persone possono
partecipare agli spettacoli.
Come nasce la passione per il teatro?
Nasce nel periodo universitario, ma
diviene il mio lavoro quando decido di
abbandonare il posto fisso per speri-
mentare la vita di attrice. Le prime espe-
rienze a Roma, poi ho recitato a Londra
e in Spagna. E qui ho lavorato tanto e
imparato tanto.
Dal teatro per bambine e bambini, al
teatro che parla di donne. Un per-
corso casuale o un progetto preciso?
Mi piace molto lavorare con bambi-
ne e bambini, anche se mi interessava
anche fare qualcosa d'altro. L'occasione
che ha segnato l'inizio di "Cuori di
donne" è stato un invito di un comune
della zona. Ho intervistato alcune
donne del luogo e le ho riproposte attra-
verso il teatro.
Come nasce un personaggio?
Se le prime le ho cercate, oggi molto
spesso mi accade di incontrare donne
che poi diventano parte dello spettaco-
lo anche casualmente: alla fine di un
mio spettacolo, attraverso una lettera
(nello spettacolo il personaggio della
"ladra" è un cammeo affascinante, ndr),
o per strada. Dagli stimoli ricevuti
nasce il personaggio.
Per descrivere un personaggio si fa
ricorso anche al dialetto. Sul palco
riesci a parlare in milanese e in napo-
letano, in toscano e in un italiano
stentato così come quello di molte
immigrate. Perché questa scelta?
In teatro devi essere pronta a imper-
sonare realtà diverse, lingue diverse.
D'altra parte il dialetto, il gergo, i modi
di fare sono pennellate che aiutato ad
approfondire un ritratto.
Cosa significa fare "teatro politico"?
In che modo credi che l'artista
debba/possa impegnarsi e in che
modo?
Il termine "politico" assume oggi
molti significati, non sempre positivi.
Nel definire l'attività come politica, fac-
cio ricorso alla sua etimologia, ovvero
al greco "polis", città; e quindi un teatro
che si rispecchia e si confronta con la
"polis" e che si pone criticamente rispet-
to ad essa, ascoltando le persone e met-
tendo a confronto le diverse posizioni.
Del resto sono poco interessata da un
teatro che si esaurisce nel giro di due
ore, credo che il teatro dovrebbe essere
uno strumento per interrogarsi.
Talvolta attraverso questa forma di
comunicazione possiamo anche portare
alla discussione collettiva temi non
sempre facili.
Non so se lo spettacolo riesca ad
arrivare al cuore degli uomini così come
accade per le donne. Per scoprirlo baste-
rà farsi accompagnare da un marito, un
compagno, un figlio od un amico. Nel
caso, fatemi sapere …..
Cuori di donna dura un'ora e un quar-
to circa, nessuna scena da montare.
Teatro La Baracca, via Frosini 13
Casale PRATO
Tel./fax: 0574-662930; 0574/812363;
labaracca@tin.it
Maila Ermini, direttore artistico:
cell. 3332713136
Maila e il teatro della “polis”
Dritto in fondo al cuore
“Cuori di donne” è scritto ed
interpretato da Maila Ermini
con l'idea di creare un archivio
di esperienze di vita per poi
rappresentarle
Rosa M. Amorevole
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