Numero 6 del 2014
Cultura e futuro, Addio
Testi pagina 48
42 Giugno 2014
È
inconsueta la scelta dell’horror per una donna
regista, ed è proprio questo ad aumentare la curio-
sità verso Controra–House of Shadows, l’opera
prima di Rossella De Venuto la quale, nata a Tren-
to da famiglia pugliese, ha deciso di studiare regia
e sceneggiatura a New York. Il film, prodotto da Maurizio An-
tonini per Interlinea Film e presentato a Bari International Film
Festival, racconta la storia di un architetto italiano che vive
a Dublino con sua moglie Megan, finché la morte di uno zio
e la notizia di aver ereditato l’antico palazzo di famiglia (ove
abitano misteriose presenze), spingeranno la coppia a torna-
re in Italia. NOIDONNE ha intervistato la regista.
Come hai deciso di diventare regista e qual è la tua for-
mazione?
È una cosa che ho sempre voluto fare, ma che per molto
tempo non ho osato ammettere. Anche perché vengo da una
piccola città, Trento, dove il cinema era qualcosa di molto
lontano, diciamo un sogno. Dopo aver studiato filosofia e
aver fatto lavori diversi, ho deciso di provare. Mi sono iscritta
a New York ad una scuola di regia, e di lì è iniziato tutto.
Perché hai scelto, per il tuo primo film ‘Controra–House
of Shadows’ il genere thriller con risvolti ‘paranormali’?
L’horror è il mio genere cinematografico preferito, da sempre.
Amo i film dove ci si tappano gli occhi per la paura, quelli che
ti fanno uscire dal cinema sollevati di essere ancora vivi! Per
questo mi è venuto naturale iniziare così, e spero anche di
andare avanti così.
C’è qualcosa di te nelle donne del film? Credi nella magia
e nel soprannaturale, almeno come fascinazione?
Si, sicuramente in Megan, la protagonista c’è un po’ di me.
Come ho detto sono cresciuta al Nord, ma la mia famiglia è
pugliese per cui ho trascorso tutte le mie vacanze in que-
sta terra bellissima e difficile. Il caldo soffocante, le ore del
pomeriggio chiusi in casa, lo sguardo diffidente della gente
del luogo, per me che ero in qualche modo diversa, sono
elementi personali, autobiografici che ho utilizzato nel con-
cepire il personaggio. Riguardo al soprannaturale non ho
mai avuto esperienze in prima persona ma ne sono molto
attratta. Questo probabilmente perché il soprannaturale ha
un enorme potenziale narrativo, non solo nel meccanismo
di un racconto, ma anche rispetto ai livelli del racconto. Un
buon film dell’orrore non è mai fine a se stesso. Diciamo che
l’orrore permette di spingere l’acceleratore su certi temi clas-
sici, come l’estraneità, la maternità, la coppia e via dicendo,
portandoli all’estremo nella narrazione.
A tutto schermo
EscE nEllE salE ‘controra–HousE
of sHadows’, il lungomEtraggio
di rossella De Venuto
di Elisabetta Colla
L’aLtro horror
è aL femminiLe
Rossella De Venuto, laureata in Filosofia all’Università Statale di Mi-
lano, ha studiato Film Direction and Creative Writing alla New York
Film Academy. Durante il suo soggiorno a New York scrive e dirige
il cortometraggio Bambi e altre sceneggiature. Tornata in Italia lavora
come aiuto regista in diversi film e progetti di documentari internazio-
nali. Scrive la sceneggiatura di Mai dire gatto, cortometraggio diretto
nel 2001 da Giorgio Tirabassi, premiato in molti festival che vince il
David di Donatello come miglior corto. Ha lavorato a numerose sce-
neggiature, tra cui Biancaneve, acquistata dalla Kublakhan films. Nel
2008 ha scritto e diretto Wanted In Rome, corto premiato in molti festi-
val e selezionato come rappresentate italiano dalla ICE. È stata inoltre
assistente alla regia di Renato de Maria in Hotel Paura e di Sergio Citti
in Esercizi di Stile. Controra è il suo primo lungometraggio.