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Numero 6 del 2014

Cultura e futuro, Addio


Foto: Cultura e futuro, Addio
PAGINA 36

Testi pagina 36

30 Giugno 2014
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Riahna Khatum, 20 anni, lavorava come cucitrice al settimo
piano del Rana Plaza. Le hanno dovuto amputare entrambe
le gambe e adesso è quasi un anno che si trova presso il
CRP (Centro per la Riabilitazione dei Paralizzati). Ogni giorno
rimpiange di non essere morta nell’incidente. Non ha un ma-
rito, suo padre è morto e sua madre vive lontano da Dacca.
“Chi si sposerebbe una donna senza le gambe?” ripete con
estrema tristezza. Sta frequentando un programma di riabili-
tazione fi sica. Ogni mattina le insegnano a coordinare i movi-
menti per camminare con i suoi arti artifi ciali. Un anno dopo
la tragedia del Rana Plaza, in Bangladesh, tre quarti dei so-
pravvissuti vive ancora sulla propria pelle il trauma fi sico o
psicologico dovuto al crollo della palazzina dove avevano
sede diverse fabbriche tessili. È que-
sto il risultato di una ricerca sul cam-
po condotta da ActionAid: oggi la
maggior parte dei sopravvissuti
non è in grado di poter tornare al
lavoro. Esiste inoltre un enorme
divario tra le promesse di risar-
cimento fatte alle vittime e la re-
altà. L’indagine sul campo mostra
infatti la disperata vulnerabilità dei
sopravvissuti e delle loro famiglie: oltre
il 70% degli intervistati non sono rientrati al
lavoro; nel 63,64% dei casi per gravi problemi fi sici riportati in
seguito al crollo; nel 23% per traumi psicologici (diffi coltà di
concentrazione, depressione). Di fatto, un anno dopo il crollo
del Rana Plaza, il 95% degli intervistati vive in gravi condizio-
ni di disagio economico. Tra loro c’è anche Sajal Das di 26
anni. Ha dovuto lasciare tre diversi posti di lavoro negli ultimi
sei mesi: la sua resa lavorativa infatti non è più “soddisfa-
cente”. Le ferite riportate nel crollo della fabbrica del Rana
Plaza hanno cambiato il corso della sua vita. “Non posso
VITE SPEZZATE
UN ANNO DOPO IL CROLLO
DEL RANA PLAZA
di Barbara Antonelli
UN ANNO DOPO IL CROLLO DELLA
FABBRICA TESSILE IN BANGLADESH,
GLI OPERAI E LE OPERAIE SOPRAVVISSUTE
PORTANO ANCORA SULLA PELLE
E NELLA TESTA I TRAUMI DI QUELLA
TRAGEDIA. UNA RICERCA DI ACTIONAID
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l’indagine di
actionaid Mostra la
disperata vulneraBilità
dei sopravvissuti e delle
faMiglie: oltre il 70%
degli intervistati non sono
rientrati al lavoro e il 95%
vive in gravi condizioni
di disagio econoMico
solo 15 Milioni di
dollari, sui 40 previsti, sono
stati versati nel rana plaza
donors trust fund, il fondo che
servirà per risarcire tutte le
vittiMe, coMe staBilito dal
rana plaza arrangeMent,
supervisionato dall’ilo
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