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Numero 6 del 2014

Cultura e futuro, Addio


Foto: Cultura e futuro, Addio
PAGINA 23

Testi pagina 23

21Giugno 2014
di Cristina Melchiorri
STRATEGIE
PRIVATE
sono anna elisa e lavoro da tre anni nel settore ammi-
nistrativo di una società multinazionale. tutto bene,
a parte che lo spazio di lavoro è limitato, le scrivanie
sono condivise da più persone negli open space,
una soluzione bella dal punto di vista dell’arredo ma
spesso è diffi cile gestire il microcosmo di persona-
lizzazione che ciascuno fa del suo quadratino, fatto
da ritratti dei bimbi o dei cani, carte sparse, fi ori fi n-
ti, penne mangiucchiate e puntatrici, foglietti, ecc..
spesso arrivo in uffi cio al mattino e sono stanca
solo a vedere il disordine che mi aspetta nello spazio
che sono costretta a condividere e spesso faccio
fatica ad avere le idee chiare per cominciare..d’altra
parte non voglio litigare con le colleghe....
che faccio?
Anna Elisa Quadroni, Milano
Cara Anna Elisa, ti capisco perfettamente. La confu-
sione dello spazio di lavoro non crea solo un fastidio
“estetico”, ma colpisce gli occhi, che mandano al cer-
vello segnali di caos, che affaticano la mente e assor-
bono energia. Oltre al danno psico-fi sico su ciascuno
di noi, la scrivania in disordine rimanda di chi lavora
in quella postazione un’immagine di carente ordine
mentale, che in alcune attività, come la tua, ammi-
nistrativa, sono fondamentali! Ci sono persone che
spacciano il disordine per creatività, ma non è quasi
mai vero. Sono solo disordinate. E se le vedi al lavoro
noterai che fanno spesso degli errori di “distrazione”
e sono sempre in arretrato con le loro attività. C’è una
vera e propria disciplina, che si chiama Space clea-
ring, che teorizza l ‘utilità di fare spazio, piazza pulita,
di tutto ciò che è inutile, che non usiamo al momen-
to, che non amiamo, che teniamo perché ..non si sa
mai...quindi meglio eliminare quello che non ci serve,
e liberare il piano di lavoro, meglio se completamen-
te, la sera prima di lasciare l’uffi cio, e riporre tutti gli
oggetti nella cassettiera. È utile anche fare una lista
dei punti da trattare la mattina dopo, per non lavora-
re rincorrendo le emergenze o le priorità degli altri...
Comincia tu a sistemare la tua postazione la sera e
fallo ogni sera, per abitudine. Ti accorgerai che anche
la tua mente diventerà più chiara. E vedrai che pian
piano anche le altre colleghe seguiranno l’esempio.
Un altro argomento? Fare ordine fa dimagrire!
SgOMbRA
LA MENTE!
differenza di genere, della ripartizione del lavoro tra
uomini e donne e delle relative rappresentazioni e im-
magini legate allo stato della società, alle sue strutture
e alla sua storia.
Si viene così inevitabilmente a creare un divario tra i
valori e le preferenze dei fruitori/consumatori di cultura,
equamente divisi tra donne e uomini, e quelli fi ltrati e
percepiti da decisori del settore, in larga parte uomini.
Una maggiore attenzione ad una equa presenza di ge-
nere anche a livello di ruoli e cariche di potere appor-
terebbe nuove prospettive e benefi ci, anche in termini
economici.
Anche per la cultura, dunque, come per numerosi altri
settori, un cambio sia di valori e di prospettiva, anche fa-
vorita da un ricambio della dirigenza in senso femminile,
permetterebbe di maturare una più lucida sensibilità
politica e amministrativa, favorendo così una crescita
sociale ed economica a vantaggio di tutta la collettività.
Well_B_Lab*
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