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Numero 6 del 2014

Cultura e futuro, Addio


Foto: Cultura e futuro, Addio
PAGINA 18

Testi pagina 18

16 Giugno 2014
LETTERA APERTA
AL PRESIDENTE
DEL CONSIgLIO
MATTEO RENZI
A ProPoSITo DeLLA chiusura
dell’istituto italiano di
cultura di FrancoForte
PUbbLIChIAmo LA LeTTerA APerTA
DI ‘PIAzzA frAnCoforTe e.v’ InvIATA
AnChe AI PArLAmenTArI
Egregio Presidente, a questa lettera, che ha per og-getto la prevista chiusura dell’Istituto di Cultura di Francoforte, uniamo i pareri in proposito di autorevoli
cittadini di Francoforte sul Meno e di altri, che ci
hanno voluto inviare le loro riflessioni sul dan-
no culturale che la soppressione dell’Isti-
tuto italiano di Francoforte arrecherebbe
alla città - una città non solo importan-
te per la sua centralità geografica ed
economica, ma anche per una voca-
zione internazionale vecchia di secoli,
testimoniata dall’attuale presenza di
circa 180 lingue ed altrettante nazio-
nalità. Proponiamo alla Sua attenzione
le concrete ed immediate conseguenze
di questa decisione e cioè le brutte figure
che faremo a fronte dell’attuale clima di col-
laborazione con enti ed istituzioni della città e nel
contempo l’abbandono di iniziative a vantaggio della lo-
cale comunità italiana. La spesa più consistente a carico
dell’istituto è quella dell’affitto dei locali: un appartamento
di cinque stanze, in cui si svolgono i corsi di lingua orga-
nizzati dall’associazione “Italiani in Deutschland”. In man-
canza di locali i corsi verrebbero cancellati, sia quelli per
adulti sia quelli per bambini in età prescolare, propedeu-
tici, questi ultimi, per accedere alle classi bilingui di alcune
scuole della città. Di conseguenza si mette in pericolo
l’esistenza delle classi bilingui, che sono la via principe per
rendere possibile ad italiani, anche poco scolarizzati (la
maggioranza tra i 16.000 italiani residenti a Francoforte),
crescita culturale e spesso il conseguimento della maturità
bilingue. Inoltre si compromette la diffusione dell’italiano
tra i tedeschi, che sono i principali estimatori e fruitori dei
beni culturali d’Italia, con una spesa complessiva di
6,4 miliardi di euro nel 2012. Dato che per l’at-
tuale ristrettezza dei locali le manifestazioni
culturali dell’istituto hanno luogo altrove
- la biblioteca centrale di Francoforte,
il Goethe-Institut, l’Istituto Cervantes,
solo per nominarne alcuni - verrebbe
a cessare una collaborazione, che ha
confermato il carattere multiculturale
della città e che tra l’altro all’Italia non
costa nulla. L’associazione ”Italiani in
Deutschland” ed il Kulturamt della città,
per esempio, organizzano annualmente un
programma di visite guidate di musei per fami-
glie italiane con bambini, sempre nell’ottica di una
progressiva acculturazione della comunità italiana locale.
Forse in Italia non ci si rende conto di quanto siano nec-
essarie simili strategie per avvicinare alla cultura gli ital-
iani emigrati in Germania, oramai alla terza generazione
ma rimasti pericolosamente al di fuori dall’ascesa profes-
sionale e sociale che contraddistingue invece altre nazi-
onalità. Se anche la nostra esperienza non ce lo dicesse,
i dati dello Statistisches Bundesamt ci confermano che la
percentuale di scolari italiani è la più alta nelle scuole diffe-
renziali e la più bassa nei ginnasi/licei. L’Istituto di Cultura è
sempre stato molto sensibile a questa problematica e ci ha
aiutato in tutte le iniziative che le nostre associazioni hanno
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